10 segni rivelatori degli attacchi di panico
Gli attacchi di panico causano un’intensa ansia o paura che può durare da pochi minuti fino a un’ora, con una durata media di 20-30 minuti. Queste sensazioni si manifestano spesso in modo imprevisto, senza una causa apparente, anche se possono insorgere in risposta a specifici fattori scatenanti. Normalmente, un attacco di panico non mette in pericolo la vita, ma gli esperti consigliano a chi ne soffre di frequente di apprendere tecniche per affrontarli e di evitare i fattori scatenanti. Per classificare un episodio come attacco di panico, una persona deve sperimentare almeno quattro dei vari sintomi fisici associati.
Iperventilazione
Durante un attacco di panico, può verificarsi iperventilazione. La persona coinvolta tende a respirare rapidamente e superficialmente, oppure in maniera affrettata come se non riuscisse a ottenere abbastanza ossigeno. Questa reazione può spaventare ulteriormente la persona, accentuando il sintomo.
Vertigini
Chi sperimenta un attacco di panico spesso riferisce vertigini. Le vertigini possono manifestarsi come stordimento, un senso di squilibrio o, in alcuni casi, come la sensazione che tutto giri attorno. Questo sintomo potrebbe essere parzialmente dovuto alla carenza di ossigeno al cervello causata dall’iperventilazione. Solitamente, le vertigini scompaiono entro pochi minuti, anche se nei casi più estremi possono portare a svenimenti o cadute.
Visione a tunnel
Un attacco di panico può indurre una visione a tunnel, cioè l’incapacità di percepire oggetti nel proprio campo visivo periferico. Questo accade perché il corpo, durante una risposta di stress, concentra il flusso sanguigno verso aree chiave per affrontare la situazione, come il cuore, riducendolo nel cervello. La perdita della visione periferica è temporanea.
Dolore al petto
Durante un attacco di panico, può insorgere un dolore fastidioso o una sensazione di morsa al petto che può sembrare simile a un attacco di cuore, anche se è causato da ansia piuttosto che da problemi fisici. L’iperventilazione può contribuire a questa sensazione, aumentando il timore di un attacco cardiaco, ciò che aggrava ulteriormente il panico.
Nausea
Molte persone avvertono nausea durante un attacco di panico, anche se raramente questa sensazione porta effettivamente al vomito. Nelle crisi più intense, potrebbe verificarsi un conato di vomito o un respiro affannoso. La combinazione di iperventilazione e espulsione di aria può aumentare il rischio di soffocamento.
Vampate di calore e di freddo
Durante un attacco di panico, si verificano numerosi cambiamenti ormonali legati allo stress, che possono influire sulla temperatura corporea e sulla percezione sensoriale, causando vampate di calore o di freddo. Sebbene una persona possa percepire febbre e brividi, questi sintomi di solito diminuiscono al termine dell’attacco.
Sudorazione
L’inizio di un attacco di panico innesca il rilascio di ormoni dello stress, che, uniti allo sforzo della respirazione rapida, possono provocare sudorazione. In un ambiente climatizzato, l’eccessiva sudorazione unita all’aria fresca può causare brividi, amplificando la sensazione di freddo.
Parestesia
Un’altra sensazione comune durante gli attacchi di panico è la parestesia, ovvero formicolio, bruciore o pizzicorio sulla pelle, spesso descritto come “spilli e aghi”. Questa sensazione può essere fastidiosa e distraente, e in alcuni casi persiste occasionalmente anche dopo la fine dell’episodio.
Risposta di lotta o fuga
Il panico scatena una risposta di lotta o fuga, inducendo un rilascio massiccio di adrenalina. Questo provoca sintomi come aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, respirazione accelerata e un potenziamento della vigilanza. Anche i sensi, come vista e udito, si acuiscono. La persona colpita potrebbe diventare più agitata e nervosa.
Derealizzazione
Durante un attacco di panico, un individuo può entrare in uno stato di derealizzazione, o distacco dalla realtà, facendolo sentire come se stesse perdendo il contatto con la realtà. Questa condizione altera la percezione, facendo sembrare tutto irreale. La persona interessata potrebbe isolarsi e comportarsi come se il mondo circostante fosse distorto, similmente a un sogno o una trance. Può anche provare una percezione alterata del tempo e dello spazio.