Bere alcolici in modo sociale è sicuro dopo aver completato il trattamento dell’epatite C con agenti ad azione diretta (DAA) ed essere considerati guariti?
I nuovi trattamenti per l’epatite C, conosciuti come DAA, non sono in uso da abbastanza tempo per rispondere con certezza a questa domanda. Tuttavia, come principio generale, chiunque abbia a cuore la salute del proprio fegato dovrebbe evitare il consumo di alcol.
Alcuni studi hanno dimostrato che alcune anomalie epatiche possono persistere per anni anche dopo un trattamento DAA di successo. Inoltre, numerosi studi pregressi dimostrano chiaramente che l’alcol aggrava i danni epatici associati all’epatite C cronica e aumenta i rischi per la salute correlati in modo persistente. Ecco alcuni degli effetti osservati:
- Cicatrizzazione del fegato (fibrosi). L’infezione cronica da epatite C spesso provoca fibrosi epatica, un effetto che può persistere a lungo dopo il trattamento. Anche in presenza di fibrosi lieve, il consumo di alcol può aggravare la cicatrizzazione, così come provoca danni al fegato anche in persone senza epatite C cronica.
- Recidiva dell’infezione. Sebbene sia raro, l’infezione da epatite C può ricomparire dopo un trattamento apparentemente efficace, con ricadute che di solito accadono nei primi mesi dopo che il virus non è più rilevabile nel sangue. A volte, tuttavia, la recidiva può manifestarsi molto più tardi. Anche se la causa della ricaduta non è completamente nota, la possibilità, seppur remota, che l’infezione possa ritornare è un ulteriore motivo per evitare l’alcol.
- Rischio di cancro al fegato. I danni epatici legati all’epatite C aumentano il rischio di sviluppare il cancro al fegato. Fortunatamente, l’eradicazione del virus dell’epatite C tramite il trattamento DAA riduce questo rischio. Tuttavia, l’assunzione di alcol è uno dei fattori associati al rischio di sviluppare il cancro al fegato anche dopo la cura dell’epatite C.