Cosa sono le emorragie subcongiuntivali?
Un’emorragia subcongiuntivale si verifica quando un piccolo vaso sanguigno si rompe appena sotto la congiuntiva. Il termine “subcongiuntivale” indica che il sanguinamento avviene sotto la congiuntiva. Le cause di questo fenomeno possono essere diverse: alcune sono innocue e non necessitano di alcun trattamento, altre giustificano invece una visita medica. I danni fisici alla superficie dell’occhio spesso coinvolgono la congiuntiva, con cause che includono ustioni termiche o chimiche e traumi contundenti o penetranti. Anche se il danno potrebbe essere limitato alla congiuntiva, l’emorragia subcongiuntivale potrebbe indicare un problema più grave. Un’attenta valutazione, una corretta gestione iniziale e il triage delle lesioni congiuntivali sono essenziali per favorire la guarigione.
Quanto spesso accade?
Un’emorragia subcongiuntivale può sembrare allarmante, ma è una condizione piuttosto comune, con oltre duecentomila casi l’anno. Il trattamento può essere utile, anche se di per sé non cura la condizione. Questa emorragia è facilmente identificabile e non richiede esami di laboratorio o diagnostici per immagini. L’intera parte bianca dell’occhio può diventare rossa, oppure solo una porzione di essa. Tale fenomeno può verificarsi a qualsiasi età. Le cause nelle persone più giovani possono differire da quelle negli adulti più anziani.
Cause dell’emorragia subcongiuntivale
Le emorragie subcongiuntivali possono avere diverse cause, tra cui traumi contusivi significativi all’occhio, traumi minori o complicazioni dovute all’uso di lenti a contatto, oltre a situazioni di aumento della pressione venosa (come tosse o vomito), ipertensione, diabete mellito o disturbi della coagulazione del sangue. L’emorragia può anche avvenire spontaneamente. Nei soggetti anziani, è più comune a causa dell’ipertensione. È frequente anche nei neonati e può persistere per diverse settimane. Tuttavia, se non ci sono segni di traumi precedenti nei neonati, i professionisti sanitari potrebbero considerare la possibilità di abuso infantile.
Congiuntiva
La congiuntiva si suddivide in congiuntiva palpebrale (o tarsale), congiuntiva bulbare (o oculare) e congiuntiva del fornice. È composta da cellule epiteliali specifiche, chiamate epitelio colonnare stratificato ed epitelio squamoso stratificato non cheratinizzato con cellule caliciformi. La congiuntiva palpebrale riveste la palpebra, la congiuntiva bulbare copre il bulbo oculare, mentre la congiuntiva del fornice rappresenta una giunzione lassa e flessibile tra le altre due, consentendo il libero movimento delle palpebre e del bulbo.
Vasi sanguigni dell’occhio
Piccoli rami dell’arteria oftalmica portano il sangue all’occhio. L’arteria oftalmica deriva dall’arteria carotide interna. Tra le arterie più piccole ci sono l’arteria retinica centrale, le arterie ciliari posteriori corte e lunghe, e le arterie ciliari anteriori. Queste ultime, insieme ai piccoli vasi della coroide anteriore e alle arterie ciliari posteriori, riforniscono l’iride e il corpo ciliare nella tunica vascolare, seguendo diversi percorsi per unirsi infine al circolo arterioso maggiore dell’iride.
Segni
Quando uno dei vasi sanguigni si rompe per le cause menzionate, il sangue si accumula nella zona circostante. Visivamente, appare come una macchia rosso vivo sul bianco dell’occhio. Il sangue è localizzato sotto la congiuntiva, da cui il nome “emorragia subcongiuntivale”, e non fuoriesce sulla superficie. Il sangue può restare visibile per due o tre settimane, a seconda del paziente, a causa del lento assorbimento attraverso la congiuntiva.
Sintomi
Di frequente, un’emorragia subcongiuntivale non porta con sé alcun sintomo, ma alcuni individui possono avvertire una sensazione di corpo estraneo o di sfregamento sulla superficie oculare. I pazienti che assumono farmaci anticoagulanti devono essere valutati per evitare un eccesso di farmaci, soprattutto se le emorragie subcongiuntivali sono ricorrenti o si presentano insieme ad altri segni di disturbi della coagulazione, come sanguinamento gengivale. Nei pazienti anziani si può osservare un aumento della pressione sanguigna. Questa condizione non influisce sulla vista, non provoca secrezione oculare e non è dolorosa.
Complicazioni
Nei casi di emorragia subcongiuntivale traumatica, i pazienti possono presentare lesioni nell’integrità del bulbo oculare o sangue nella camera anteriore dell’occhio. Lacerazioni o rotture della sclera possono aumentare la visibilità delle emorragie subcongiuntivali e camuffare eventuali lacerazioni sottostanti. Altre potenziali lesioni oculari da considerare includono lacerazioni, abrasioni o la presenza di corpi estranei. Le lacerazioni e abrasioni minori possono essere trattate con antibiotici, mentre quelle più gravi richiedono un’ulteriore valutazione e trattamento medico. Il medico può rimuovere corpi estranei utilizzando un applicatore di cotone e un anestetico topico.
Azioni
Di solito, le emorragie subcongiuntivali vengono notate quando qualcun altro le evidenzia. La presenza di sangue nell’occhio in seguito a un trauma, o nei casi in cui non si possa escludere un trauma, potrebbe richiedere un consulto oculistico urgente. Quando non vi è alcun trauma evidente e l’emorragia è spontanea, di solito si risolve da sola in due o tre settimane, senza necessità di ulteriori farmaci o trattamenti. Se l’emorragia non si risolve, è importante contattare un professionista sanitario.
Domande da considerare
Il medico prenderà un’anamnesi accurata sugli eventi che hanno preceduto la comparsa dell’emorragia subcongiuntivale. Esaminerà l’occhio colpito e controllerà la pressione sanguigna del paziente. Se si sospetta una lesione traumatica, l’esame dell’occhio sarà effettuato con una lampada a fessura. Durante la visita, i pazienti potrebbero voler porre le seguenti domande:
- Ci sono danni all’occhio?
- Quali sono le conseguenze per la mia vista?
- Quali sono le possibili cause del sangue nell’occhio?
- Cosa posso fare per evitare che questo accada di nuovo?
Esiti
In genere, non c’è motivo di preoccuparsi se un’emorragia subcongiuntivale si manifesta spontaneamente. Questi pazienti di solito si riprendono senza alcuna perdita della vista. Tuttavia, se vi è una storia di diabete o ipertensione, uso di anticoagulanti, precedenti emorragie subcongiuntivali, traumi o altre condizioni concomitanti, è consigliabile consultare un medico. In tali situazioni, gli esiti visivi dipendono dalla gravità della lesione.