Qual è l’olio più adatto per cucinare a fuoco vivo?
Tra gli oli più benefici dal punto di vista salutare troviamo quelli ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi, come l’olio d’oliva e l’olio vegetale. Questi grassi contribuiscono alla riduzione del rischio di malattie cardiache se utilizzati in sostituzione dei grassi saturi.
Tuttavia, quando si cucinano piatti a temperature elevate, non tutti gli oli si comportano allo stesso modo. Alcuni oli riescono a resistere meglio al calore rispetto ad altri.
Il punto di fumo di un olio rappresenta la temperatura a cui inizia a emettere fumo e a deteriorarsi. Un olio che raggiunge il suo punto di fumo può perdere le sue proprietà nutritive e alterare il sapore degli alimenti con cui viene utilizzato.
Gli oli con un punto di fumo alto sono ideali per friggere e saltare in padella a temperature elevate. Tra questi vi sono:
- Olio di arachidi
- Olio di sesamo
- Olio di soia
Gli oli che hanno un punto di fumo moderatamente alto sono adatti per la cottura a fuoco medio-alto. Tra questi troviamo:
- Olio di avocado
- Olio di mais
- Olio di canola
- Olio di oliva
Gli oli con un basso punto di fumo, come quelli di semi di lino, di zucca e di noce, sono più indicati per l’uso a crudo, come condimento per insalate e salse. Alcuni oli, come quello di avocado, di vinacciolo, di oliva e di sesamo, sono particolarmente versatili, essendo adatti sia per la frittura che per il condimento delle insalate.