Quanto è preoccupante la pressione alta sistolica e quella bassa diastolica?
La risposta è affermativa. Quando la pressione arteriosa sistolica aumenta mentre quella diastolica rimane in un intervallo accettabile, si verifica una condizione chiamata ipertensione sistolica isolata.
Si parla di ipertensione sistolica isolata quando la pressione diastolica è inferiore a 80 millimetri di mercurio (mm Hg) e la pressione sistolica è pari o superiore a 130 mm Hg. Questa forma di ipertensione è la più comune tra gli individui oltre i 65 anni, sebbene anche i giovani possano esserne affetti.
Le cause dell’ipertensione sistolica isolata possono includere:
- Rigidità delle arterie
- Ipertiroidismo
- Diabete
- Patologie delle valvole cardiache
- Obesità
Una pressione sistolica elevata prolungata può aumentare il rischio di ictus, malattie cardiovascolari e insufficienza renale cronica.
Per gli adulti sotto i 65 anni con un rischio del 10% o più di sviluppare malattie cardiovascolari, si raccomanda di mantenere la pressione sistolica sotto i 130 mm Hg. Anche per le persone sane di 65 anni o più, l’obiettivo è di tenerla sotto i 130 mm Hg.
Per prevenire problemi di salute, il controllo dell’ipertensione sistolica isolata richiede spesso farmaci. È fondamentale, tuttavia, che il trattamento non abbassi eccessivamente la pressione diastolica, poiché ciò potrebbe causare altre complicazioni.
Oltre ai farmaci, anche modifiche dello stile di vita possono migliorare la pressione arteriosa sistolica. Tra gli interventi più efficaci vi sono:
- Adottare una dieta salutare.
- Ridurre l’assunzione di sale.
- Perdere peso se necessario.
- Praticare almeno 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana.
- Consumare alcolici con moderazione, se si sceglie di bere. Per gli adulti sani, questo equivale a un massimo di un drink al giorno per le donne e due per gli uomini.
Il medico vi inviterà a tornare per una visita di controllo per monitorare l’efficacia del trattamento e delle modifiche allo stile di vita nel migliorare la vostra pressione arteriosa.