Linee guida per la mammografia: Cosa è cambiato?

Con le molteplici linee guida per la mammografia, non so quando iniziare lo screening mammografico. Quali sono i vostri consigli?

Lo screening mammografico è generalmente suggerito a partire dai 40 anni con cadenza annuale. Tuttavia, la decisione su quando iniziare lo screening e con quale frequenza eseguirlo dipende dalle preferenze personali.

È fondamentale discutere con il proprio medico i benefici, i rischi e i limiti della mammografia, per poi prendere insieme la decisione migliore. Il medico può aiutarti a valutare i vantaggi dello screening in rapporto ai suoi limiti e ai possibili rischi.

Negli Stati Uniti, diverse organizzazioni mediche forniscono linee guida per lo screening del tumore al seno, ma non tutte concordano su quando iniziare le mammografie di screening e sulla loro frequenza. La maggior parte delle linee guida sottolinea comunque l’importanza di consultare il proprio medico per elaborare un piano adatto alla propria situazione personale.

Equilibrio tra benefici e preoccupazioni

Lo screening a partire dai 40 anni è consigliato perché la mammografia può identificare precocemente il tumore al seno. Studi randomizzati condotti su donne tra i 40 e i 50 anni hanno evidenziato che la mammografia riduce il rischio di mortalità per tumore al seno.

Tuttavia, la mammografia non è priva di imperfezioni. Un altro studio ha rilevato che, nonostante un numero maggiore di tumori al seno diagnosticati in fase precoce grazie allo screening, i casi di tumori al seno avanzati non sono diminuiti. Questo suggerisce che alcuni tumori diagnosticati in fase iniziale potrebbero non aver mai causato problemi di salute significativi.

I medici non possono prevedere quali tumori si diffonderanno al di fuori del seno e quali rimarranno confinati. Pertanto, una mammografia annuale rappresenta ancora il miglior strumento per rilevare in modo tempestivo il cancro, migliorando le opportunità di guarigione e riducendo il rischio di mortalità.

Una delle principali preoccupazioni legate alla mammografia per lo screening del cancro al seno è la possibilità di falsi positivi, ossia risultati che indicano un’anomalia che, dopo ulteriori esami, non è cancerosa. I falsi positivi sono più comuni tra i 40 e i 50 anni.

Se una mammografia individua un’area sospetta, si richiederanno ulteriori esami, tra cui un’altra mammografia o un’ecografia, per verificare se l’area in questione non è probabilmente cancerosa.

In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una biopsia per raccogliere un campione di tessuto mammario e analizzarlo. Una biopsia che esclude la presenza di cancro è spesso rassicurante e tendenzialmente non aumenta l’ansia.

Collaborazione con il medico

Se avete dubbi su quando iniziare le mammografie e sulla loro frequenza, è fondamentale collaborare con il medico per prendere decisioni consapevoli. Insieme, potrete stabilire cosa è più adatto a voi in base alle vostre preferenze personali, alla storia clinica, alla storia familiare e al rischio individuale di cancro al seno.

Discussioni utili con il medico possono riguardare:

  • Il vostro rischio personale di sviluppare il cancro al seno.
  • I benefici, i rischi e i limiti della mammografia di screening.
  • Il ruolo dell’autoesame del seno per aumentare la consapevolezza, che aiuta a familiarizzare con il proprio corpo e rilevare eventuali anomalie o cambiamenti.