Le mascherine chirurgiche possono prevenire le infezioni?
Le mascherine facciali rappresentano un dispositivo di protezione individuale ampiamente associato all’ambito sanitario. Da molto tempo fanno parte dell’arsenale degli operatori sanitari per garantire un ambiente asettico e sterile, sia nelle sale operatorie che durante le visite ai pazienti. Ultimamente, il loro impiego si è esteso anche al di fuori degli ospedali. Tuttavia, sussiste un certo pregiudizio culturale nei confronti delle maschere, spesso associate a malattie, anche quando indossate a scopo preventivo. Quindi, può una mascherina prevenire realmente le infezioni?
Modalità di diffusione delle infezioni
Le infezioni respiratorie si trasmettono tramite le goccioline di fluidi corporei contenenti il virus. Queste goccioline si diffondono nell’aria ogni volta che una persona infetta tossisce, starnutisce, parla o espira. Respirando in un ambiente contaminato, si rischia di inalare le goccioline attraverso bocca o naso. Inoltre, le goccioline virali che si depositano su una superficie possono essere una fonte di contagio se una persona tocca la superficie contaminata e poi si porta le mani alla bocca, al naso o agli occhi. Pertanto, il CDC raccomanda in primis di lavarsi frequentemente le mani per prevenire la trasmissione delle infezioni.
Mascherine chirurgiche
Nel contesto sterile della chirurgia, le mascherine chirurgiche sono progettate per prevenire il trasferimento di particelle patogene dagli operatori sanitari ai pazienti. Queste mascherine sono fabbricate in tessuto non tessuto, sono sottili, usa e getta, e destinate a un uso singolo. Per le persone malate, indossare mascherine chirurgiche riduce la diffusione delle particelle infettive, ma non forniscono una protezione affidabile. Infatti, se utilizzate ripetutamente, possono diventare un veicolo di trasmissione di malattie.
Respiratori N95
Il respiratore N95 è un tipo di maschera specializzata destinata a un uso singolo in ambito sanitario. Queste maschere, più spesse delle chirurgiche, aderiscono saldamente al naso e alla bocca creando una barriera che blocca almeno il 95% delle particelle di 0,3 micron e oltre. Ciò le rende efficaci nel bloccare la diffusione di virus respiratori, come quello attualmente in circolazione, sebbene il CDC non ne suggerisca l’uso per il pubblico. Questo perché le N95 devono essere adatte individualmente per ciascun utente e va verificata la tenuta a ogni utilizzo per assicurare la loro effettività. In uno studio del CDC NIOSH, solo il 24% degli utenti ha indossato la maschera correttamente.
Chi dovrebbe indossare una maschera facciale?
Il CDC non consiglia alle persone sane di utilizzare le mascherine come azione preventiva. Viene invece raccomandato ai professionisti sanitari e a coloro che si prendono cura di persone malate, così come ai malati stessi quando si trovano in prossimità di altre persone.
Lo stigma che circonda le mascherine
Nei Paesi asiatici, le mascherine chirurgiche sono di uso comune per diversi motivi, inclusi l’inquinamento atmosferico, la volontà di anonimato o la cortesia verso gli altri negli spazi affollati. In Nord America, però, indossare una maschera in luoghi pubblici può comportare uno stigma negativo, con individui di origine asiatica spesso bersagliati da pregiudizi e paure. È essenziale contrastare l’odio e l’ignoranza attraverso la conoscenza. Nessun gruppo etnico possiede maggiori o minori probabilità di essere portatore o diffusore di malattie.
Migliori pratiche di prevenzione
CDC e OMS, nelle loro raccomandazioni per la prevenzione dei virus, in generale non contemplano l’uso di mascherine, fatta eccezione per coloro che manifestano sintomi o sono a contatto con persone malate. Le migliori pratiche includono un attento lavaggio delle mani e l’utilizzo di disinfettanti a base alcolica al 60% o più pulizia e disinfezione di superfici domestiche, concentrandosi su quelle di uso comune come maniglie e pulsanti. Evitare il contatto non necessario con persone potenzialmente infette può anche ridurre la trasmissione di goccioline virali.
In pubblico
L’attuale epidemia potrebbe non essere di breve durata, pertanto chi organizza o partecipa a eventi pubblici deve attenzione agrandi assembramenti e adottare le necessarie precauzioni. In caso di malessere, gli esperti consigliano di rimanere a casa piuttosto che unirsi a grandi raduni. Coprire tosse e starnuti con fazzoletti di carta e gettarli subito via. Lavarsi frequentemente le mani è più efficace se si evita di toccarsi occhi, naso e bocca. Le mani, così come le superfici che tocchiamo di frequente come ringhiere e porte, devono essere mantenute pulite e disinfettate.
Igiene delle vie respiratorie
Il modo migliore per prevenire l’infezione è mantenere una igiene respiratoria adeguata, che significa coprire tosse e starnuti e smaltire velocemente fazzoletti e altro materiale potenzialmente contaminato. Lavare subito le mani dopo tosse o starnuti è essenziale. Molti esperti sottolineano che la disinfezione di superfici e mani con soluzioni alcoliche è una misura preventiva più efficace delle mascherine chirurgiche.
Come affrontare l’esposizione a un virus
Nel caso di esposizione a un’infezione respiratoria, gli esperti consigliano l’autoisolamento. Il CDC suggerisce di adottare l’acronimo CARE per “Controllare e Riferire Ogni Giorno”. È importante restare a casa, seguire l’andamento dei sintomi e comunicare con il proprio medico riguardo al progresso o alla risoluzione della malattia. Per la maggior parte delle persone, i sintomi sono lievi e non richiedono ospedalizzazione.
Precauzioni contro le goccioline
Esistono specifiche precauzionibasate sulla trasmissione per le infezioni virali veicolate dalle goccioline. In un contesto ospedaliero, ciò impone ai pazienti e agli operatori di indossare adeguati dispositivi di protezione individuale, comprese le mascherine. Al di fuori di un ambiente sanitario, l’impiego corretto delle mascherine è fondamentale per la prevenzione della diffusione delle infezioni.