Iperpigmentazione e ruolo della melanina

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Iperpigmentazione e ruolo della melanina

L’iperpigmentazione è una condizione caratterizzata da un oscuramento della pelle o delle unghie, generalmente innocua. Questo fenomeno si verifica a causa di un eccesso di melanina, spesso provocato dall’esposizione solare. Macchie epatiche (o macchie dell’età), nei, lentiggini e voglie rientrano tra gli esempi di iperpigmentazione. Nella maggior parte dei casi, la condizione non è grave o pericolosa per la vita, ma può indicare un aumento del rischio di sviluppare il cancro della pelle.

La melanina

La melanina è un pigmento naturale prodotto dalle cellule della pelle sia negli esseri umani che negli animali; è responsabile del colore di pelle, occhi e capelli. La quantità e il tipo di melanina sono determinate dai geni di un individuo. Esistono due tipi di melanina: l’eumelanina, che dona tonalità brune, e la feomelanina, che conferisce il colore rossastro spesso associato a lentiggini e capelli rossi. Gli individui albinisti nascono con livelli estremamente bassi di melanina, il che rende la loro pelle e i loro capelli pallidi o bianchi. Al contrario, persone con pelle molto scura, come quelle di origine etiope, presentano alti livelli di melanina.

Iperpigmentazione

Oltre a determinare il colore della pelle e dei capelli, la melanina svolge una importante funzione protettiva, contribuendo a bloccare le radiazioni ultraviolette (UV) assorbendo tali raggi e i radicali liberi derivati, riducendo così il rischio di cancro della pelle. Più melanina assorbe i raggi UV, più la pelle assume un aspetto scuro. Tuttavia, quando la capacità di assorbimento è saturata, i raggi UV nocivi iniziano a danneggiare le cellule cutanee, provocando scottature e aumentando ulteriormente il rischio di cancro.

Fattori di rischio

L’iperpigmentazione può colpire persone di ogni etnia. Tuttavia, le persone con tonalità di pelle più scure sono più predisposte, e coloro che si espongono frequentemente al sole (attraverso l’esposizione naturale o l’uso di lettini abbronzanti) sono maggiormente a rischio. Una forma particolare di iperpigmentazione, il melasma, è più comune nelle donne. Per il resto, sia uomini che donne hanno la stessa probabilità di sviluppare la condizione. Le probabilità di sviluppare iperpigmentazione dipendono da molteplici fattori, tra cui predisposizione genetica, lesioni cutanee, variazioni ormonali, esposizione solare, e alcune malattie e farmaci.

Genetica – Efelidi (lentiggini)

Le lentiggini rappresentano una forma di iperpigmentazione che colpisce spesso persone con carnagione chiara e capelli biondi o rossi. Esiste una componente genetica, rendendo più probabile l’insorgenza di lentiggini se genitori o nonni ne sono portatori. Le lentiggini sono quasi sempre benigne (non cancerose), ma indicano un rischio aumentato di sviluppo di melanoma. Chi ha lentiggini dovrebbe monitorare eventuali nuovi segni o alterazioni nella forma e nelle dimensioni esistenti, che potrebbero indicare una malignità.

Ferite o traumi – iperpigmentazione post-infiammatoria

Dopo una lesione o un trauma agli strati della pelle, alcune persone sviluppano macchie scure in quanto il corpo produce melanina extra per favorire la guarigione. L’iperpigmentazione post-infiammatoria può manifestarsi dopo ustioni, acne cistica profonda, dermatiti, infezioni da lupus, reazioni allergiche o eczema. Queste macchie tendono a essere temporanee, svanendo nel tempo senza necessità di trattamento. L’iperpigmentazione post-infiammatoria è più evidente nei soggetti con pelle più scura, come quelli di etnia afroamericana, asiatica, nativa americana, ispanica o mediorientale.

Ormoni – Melasma

I melasmi sono macchie scure che di solito si manifestano su guance e fronte. Sono causati da una combinazione di esposizione alla luce solare e alterati livelli ormonali di estrogeni e progesterone. Le donne con carnagione scura che assumono anticoncezionali o sono in gravidanza sono maggiormente colpite. Le chiazze possono attenuarsi durante l’inverno e ripresentarsi in primavera. Generalmente, scompaiono dopo la gravidanza o al termine dell’assunzione di anticoncezionali. Anche chi soffre del morbo di Addison può sviluppare l’iperpigmentazione da melasma, a causa dell’incapacità della patologia di produrre alcuni ormoni.

Esposizione al sole – Lentiggini

Le lentiggini, conosciute comunemente come macchie del fegato o macchie dell’età, sono tra le forme più comuni di iperpigmentazione. Somigliano a grandi lentiggini, sono piatte, scure e di forma irregolare. Poiché spesso derivano da danni dei raggi UV, le lentiggini si trovano generalmente su mani, viso e altre aree soggette a frequente esposizione solare. Le macchie dell’età tendono a scurirsi ulteriormente con l’esposizione solare continua e con l’età. Queste macchie sono in genere benigne, ma vi è la possibilità che si trasformino in melanoma.

Farmaci che causano iperpigmentazione

Quando l’iperpigmentazione interessa tutto il corpo, potrebbe essere indotta da un trattamento farmacologico o dall’esposizione a una sostanza chimica. Farmaci antimalarici, antibiotici, farmaci per la chemioterapia del cancro e antidepressivi triciclici possono causare alterazioni cromatiche della pelle, così come un eccesso di ferro nel sangue e l’esposizione ad argento, oro o mercurio. Alcuni individui possono sperimentare reazioni ricorrenti a determinati farmaci, sviluppando iperpigmentazione localizzata con l’uso ripetuto. Gran parte dell’iperpigmentazione indotta da farmaci sparisce una volta sospesa l’assunzione, ma alcune possono permanere.

Diagnosi

Il medico deve prima identificare la causa sottostante dell’iperpigmentazione, che può derivare da una maggiore produzione di melanina, dall’aumento del numero di cellule produttrici di melanina o dall’effetto di altre sostanze sulla pelle. Un esame fisico e un’anamnesi completa aiuteranno il medico a determinare quando la colorazione è apparsa inizialmente e a individuare potenziali correlazioni con farmaci, esposizione al sole o altre sostanze. Sebbene la diagnosi possa spesso essere formulata tramite un esame fisico, può essere necessaria una biopsia per identificare la causa precisa dell’iperpigmentazione. Alcuni medici possono utilizzare una speciale lampada, chiamata lampada di Wood, per esaminare gli strati della pelle e localizzare il punto d’inizio della pigmentazione.

Trattamento e prevenzione

L’iperpigmentazione non richiede un trattamento, a meno che non venga desiderato dal paziente per ragioni estetiche o psicologiche. Le persone interessate a ridurre la visibilità dell’iperpigmentazione possono provare peelings chimici, trattamenti laser, luce pulsata intensa e crioterapia. Per evitare o prevenire l’aggravarsi dell’iperpigmentazione, i medici consigliano di limitare l’esposizione solare indossando cappelli, indumenti protettivi e, in particolare, l’uso di una protezione solare con un alto SPF. È importante monitorare qualsiasi variazione della pigmentazione cutanea per identificare eventuali cambiamenti che potrebbero indicare un problema più serio.