Fondamenti di terminologia anatomica

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Fondamenti di terminologia anatomica

Nel campo medico, l’uso della terminologia anatomica è essenziale per descrivere con precisione le posizioni rispetto alla linea mediana del corpo e altre caratteristiche specifiche. Le parole utilizzate possono sembrare inusuali nella vita di tutti i giorni, ma sono di grande precisione. Questa terminologia è prevalentemente di origine greca e latina e ha subito poche variazioni nel tempo. L’utilizzo di un linguaggio preciso è cruciale per evitare errori e ambiguità nella cura del paziente.

Posizione anatomica

Per garantire precisione, i professionisti medici si avvalgono di una mappa corporea standard, la posizione anatomica, che facilita una descrizione chiara e univoca delle aree del corpo. In questa posizione, il corpo è eretto, con i piedi posizionati all’altezza delle spalle e paralleli, mentre le dita puntano in avanti. Le braccia sono distese lungo i fianchi, con i palmi delle mani rivolti in avanti. La terminologia anatomica si riferisce sempre a questa posizione, anche quando il soggetto è seduto o sdraiato, presupponendo che sia in posizione eretta.

Termini direzionali generali

La terminologia anatomica include termini specifici per descrivere le relazioni tra diverse strutture del corpo. “Anteriore” o “ventrale” indica la parte frontale, mentre “posteriore” o “dorsale” si riferisce alla parte posteriore. “Superiore” si riferisce a una posizione più alta rispetto a un’altra, come il ginocchio rispetto al piede. Al contrario, “inferiore” indica una posizione più bassa, ad esempio lo stomaco è inferiore al cuore.

Altri termini direzionali

Ulteriori termini direzionali descrivono i movimenti nelle diverse direzioni del corpo. “Laterale” indica una posizione verso il lato del corpo, come il pollice rispetto alle dita quando il palmo è rivolto in avanti. “Mediale” si riferisce a qualcosa che è più vicino al centro del corpo, come il naso rispetto alle orecchie. “Prossimale” e “distale” descrivono la vicinanza o la lontananza dal tronco: il gomito è prossimale rispetto alla mano, mentre il piede è distale rispetto all’anca. Infine, termini come “superficiale” e “profondo” descrivono la profondità relativa, come un follicolo pilifero superficiale rispetto al midollo osseo profondo.

Piani del corpo

In anatomia, i piani del corpo sono superfici immaginarie bidimensionali che attraversano il corpo. Esistono tre piani principali. Il piano sagittale divide il corpo in una porzione sinistra e una destra. Il piano frontale o coronale separa la parte anteriore da quella posteriore, formando un angolo di 90 gradi con il piano sagittale. Il piano trasversale divide il corpo in sezioni superiore e inferiore. Questi piani non sempre dividono il corpo in modo simmetrico.

Regioni addominali

L’addome è convenzionalmente diviso in quattro quadranti. Questa suddivisione è utile per identificare la posizione degli organi e localizzare con precisione dolori o anomalie. Le linee orizzontali e verticali che si intersecano all’altezza dell’ombelico dividono l’addome nei quadranti superiori e inferiori, sia a destra che a sinistra.

Tipi di ossa

Gli anatomisti suddividono le ossa in diverse categorie basate sulla loro forma e funzione. Le ossa piatte, come quelle del cranio, della gabbia toracica e del bacino, forniscono protezione agli organi interni. Le ossa lunghe, come il femore, supportano il peso e facilitano il movimento degli arti. Le ossa corte, trovate nei polsi e nelle caviglie, offrono supporto e flessibilità. Le ossa sesamoidi, come la rotula, sono incorporate nei tendini per proteggerli dall’usura. Le ossa irregolari, come le vertebre, presentano una forma complessa e proteggono strutture vitali.

Termini anatomici del movimento

Nella terminologia anatomica, esistono specifici termini per descrivere i movimenti muscolari. La “flessione” diminuisce l’angolo tra due parti del corpo, come piegare il gomito. L'”estensione” aumenta questo angolo, come quando il gomito si estende. “Abduzione” si riferisce all’allontanamento di una parte del corpo dalla linea mediana, mentre “adduzione” è il movimento verso la linea mediana.

Termini speciali di movimento

Alcuni movimenti si applicano esclusivamente a determinate parti del corpo. Per i piedi, la “dorsiflessione” descrive l’avvicinamento delle dita al dorso del piede, come quando si cammina sui talloni, mentre la “flessione plantare” comporta l’estensione del piede verso il basso, come camminare sulle punte. Nella mano, la “dorsiflessione” avvicina il dorso della mano al braccio, mentre la “flessione palmare” avvicina il palmo all’avambraccio.

I muscoli

Per comprendere il modo in cui i muscoli muovono le ossa, è necessario conoscere i punti di attacco dei muscoli stessi. L'”origine” è il punto di attacco su un osso che rimane fermo durante la contrazione muscolare, mentre l'”inserzione” è il punto dove il muscolo si attacca e genera movimento. L’inserzione solitamente collega muscolo, tendine e osso, permettendo la funzionalità muscolare e il movimento.

Membrane

I termini anatomici sono fondamentali anche nella descrizione delle membrane interne. Le cavità addominali e toraciche e gli organi in essi contenuti sono rivestiti da membrane sierose che evitano l’attrito. La pleura avvolge i polmoni, il pericardio circonda il cuore e il peritoneo avvolge gli organi addominali e pelvici.