Biopsia della prostata ed ecografia transrettale

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In cosa consiste il test?

Il medico potrebbe consigliare questo esame se un esame rettale o test del sangue indicano la possibile presenza di un tumore alla prostata. L’esame consiste nel prelievo di campioni di tessuto da varie aree della prostata da parte di un urologo, il quale li analizzerà per individuare eventuali segni di cancro. Durante questa procedura, un’ecografia transrettale offre una visualizzazione precisa della prostata.

Come mi preparo all’esame?

Prima di fissare l’appuntamento, informate il vostro medico sui farmaci che state assumendo. Se state prendendo aspirina, altri FANS o un anticoagulante come il warfarin (Coumadin), il medico vi consiglierà se è necessario modificarne l’assunzione per la biopsia. È importante segnalare eventuali allergie, in particolare agli antibiotici.

Alcuni medici raccomandano di eseguire un clistere la sera prima o la mattina dell’esame. Altri suggeriscono di assumere un antibiotico un’ora prima della procedura.

Cosa succede durante il test?

Di solito il paziente si sdraia su un fianco con le ginocchia piegate verso il petto. Un trasduttore per ecografia, che ha le dimensioni di due dita, viene coperto con un preservativo e un gel lubrificante, quindi inserito nel retto con delicatezza. Si potrebbe avvertire una pressione simile a quella provata prima di evacuare. Una volta inserito, appare un’immagine della prostata su un monitor.

Il trasduttore a ultrasuoni esplora tutta la ghiandola prostatica, identificando zone specifiche per la biopsia. Il medico può decidere di rimuovere il trasduttore e sostituirlo con uno di dimensioni leggermente inferiori. Questo trasduttore più piccolo, oltre a fornire immagini a ultrasuoni, è dotato di un tubicino laterale chiamato guida dell’ago.

Il medico indirizza la guida dell’ago verso specifiche aree della prostata. Un ago a molla viene rilasciato dalla guida per prelevare biopsie da varie sezioni della prostata. Grazie al meccanismo a molla, l’ago entra ed esce dalla prostata rapidamente. Anche se può causare un certo fastidio, il dolore è breve e dura solo un istante.

Generalmente, vengono prelevati più campioni. Dopo la procedura, il medico potrebbe prescrivere antibiotici.

Quali rischi comporta l’esame?

Dopo la biopsia, molte persone possono notare tracce di sangue nelle urine o nelle feci per un giorno o due. Il rischio principale è l’insorgenza di un’infezione alla prostata, ma gli antibiotici possono aiutare a prevenirla.

Devo seguire particolari indicazioni dopo l’esame?

Se il medico vi prescrive antibiotici, seguite attentamente le indicazioni. Contattate il medico in caso di febbre.

Quanto tempo è necessario per ottenere i risultati del test?

Un patologo esaminerà al microscopio i campioni bioptici per individuare la presenza di tumori. I risultati sono generalmente disponibili dopo alcuni giorni.