Che cos’è l’esame?
L’ecografia è una tecnica diagnostica che utilizza onde sonore per ottenere immagini statiche o in movimento delle strutture interne del corpo umano, senza impiegare radiazioni ionizzanti. Il principio di funzionamento di questo metodo di imaging è simile a quello del radar e del sonar. Le tecnologie ad ultrasuoni sono state inizialmente sviluppate durante la Seconda Guerra Mondiale per il rilevamento di aerei, missili e sottomarini.
Durante un’ecografia, il medico o l’ecografista applica sulla pelle un sottile strato di gel per ultrasuoni, che serve a ridurre l’attrito e migliorare la trasmissione delle onde sonore. Successivamente, un trasduttore a ultrasuoni, simile per forma a un microfono, viene posizionato sulla pelle e spostato. Questo dispositivo emette onde sonore che penetrano nel corpo, dove vengono riflesse dagli organi e dai tessuti interni. Tali echi vengono catturati dal trasduttore e, grazie a un computer, trasformati in immagini visualizzate su uno schermo.
Un’ecografia mammaria è utile per distinguere se un nodulo al seno è una cisti riempita di liquido o una massa solida, come nel caso di un tumore.
Come mi preparo all’esame?
Non è richiesta alcuna preparazione particolare.
Cosa succede quando si esegue l’esame?
Durante l’ecografia, la paziente è distesa supina su un lettino. Un tecnico o un medico applicherà un gel trasparente sulla pelle per facilitare lo scorrimento del trasduttore a ultrasuoni. Successivamente, posizionerà il trasduttore sopra il seno, permettendo così di visualizzare le immagini sul monitor. Muovendo il trasduttore avanti e indietro, il medico può esaminare il tessuto interno del seno da diverse angolature.
In alcuni casi, i risultati dell’ecografia possono giustificare il drenaggio di una cisti o una biopsia di un nodulo mammario. Se il medico decide di procedere con una biopsia, la pelle verrà disinfettata con alcol o un altro agente detergente. Potrebbe essere somministrato un anestetico locale per ridurre al minimo il dolore, che comunque dovrebbe essere lieve anche senza anestesia.
Successivamente, con delicatezza, il medico immobilizzerà il nodulo e inserirà un ago sottile collegato a una siringa nel nodulo stesso. Il dispositivo aspira il liquido e/o le cellule attraverso l’ago, raccogliendo un campione. Per ottenere un campione adeguato, il medico potrebbe dover muovere l’ago dentro e fuori dal nodulo più volte.
Quali rischi comporta l’esame?
L’ecografia è una procedura sicura e non comporta rischi. Tuttavia, se viene eseguita una biopsia, potrebbe comparire un piccolo ematoma nella zona di inserzione dell’ago e un lieve dolore successivamente.
Devo fare qualcosa di particolare dopo la fine dell’esame?
No, non sono richieste particolari accortezze dopo l’ecografia.
Dopo quanto tempo si conoscono i risultati dell’esame?
I risultati dell’ecografia mammaria vengono, talvolta, comunicati immediatamente. Se l’esame è stato eseguito da un tecnico, potrebbe essere necessario attendere che un radiologo interpreti le immagini prima di ricevere informazioni dettagliate. Qualora si sia proceduto con una biopsia, i risultati dovrebbero essere disponibili entro alcuni giorni. Se dalle analisi risulta che le cellule prelevate non sono cancerose ma il nodulo appare sospetto, il medico potrebbe consigliare ulteriori esami, come un’agobiopsia di grandi dimensioni o una biopsia chirurgica.