Che cos’è?
Il Pap test, noto anche come striscio di Papanicolaou, è un esame clinico impiegato per individuare il cancro del collo dell’utero e le condizioni precancerose della cervice. Nel caso in cui il Pap test rilevi un’alterazione precancerosa—una modificazione del tessuto cervicale che potrebbe evolversi in cancro—il medico può intervenire per trattare o rimuovere il tessuto anomalo, prevenendo così l’insorgenza del cancro cervicale. Se invece il Pap test individua un tumore allo stadio iniziale, è possibile procedere con trattamenti per eliminare il tumore prima che questo si diffonda.
Quasi tutte le alterazioni precancerose o i tumori della cervice sono causati da un’infezione virale nota come papilloma virus umano (HPV). Alcuni ceppi di HPV generano verruche genitali, mentre altri possono essere responsabili del cancro. Solitamente, le persone infette da HPV non manifestano sintomi, pur potendo trasmettere il virus ad altri individui. L’HPV viene trasmesso attraverso il contatto sessuale con una persona infetta.
Le donne possono essere sottoposte al test per l’HPV. Il medico utilizza un tampone di cotone o un piccolo pennello per prelevare cellule dalla superficie della cervice. Il campione viene poi inviato in laboratorio per l’analisi del DNA dell’HPV.
Grazie al test del DNA dell’HPV, i ricercatori hanno potuto comprendere la reale diffusione di questo virus. Tra il 20% e il 40% delle adolescenti sessualmente attive risultano positive a una recente esposizione all’HPV, e circa il 40% delle donne tra i 20 e i 29 anni ottengono un risultato positivo. La buona notizia è che la maggior parte delle donne guarisce dal virus senza necessità di trattamento.
A causa della diffusa presenza del virus, ma della sua rara evoluzione in cancro, il test dell’HPV da solo non è considerato un efficace metodo di screening per il cancro cervicale.
Il Pap test continua a essere il metodo più affidabile per lo screening del cancro del collo dell’utero. Viene eseguito durante una visita ginecologica, prelevando delicatamente cellule dalla cervice per inviarle a un laboratorio. L’esecuzione del Pap test richiede solo pochi istanti ed è solitamente parte di una visita ginecologica completa, che può durare dai 5 ai 20 minuti.
A cosa serve
Il Pap test è una procedura fondamentale per lo screening del cancro del collo dell’utero. Il suo utilizzo è principalmente rivolto all’individuazione di alterazioni precancerose che, se lasciate non trattate, possono condurre al cancro cervicale. In alcuni casi, il Pap test individua cellule maligne prima che il cancro del collo dell’utero diventi visibile ad occhio nudo e prima che si diffonda oltre un’area localizzata.
Le donne con rischio medio di cancro cervicale dovrebbero iniziare regolarmente a sottoporsi al Pap test a partire dai 21 anni. Il test dovrebbe essere ripetuto ogni tre anni nelle donne dai 21 ai 65 anni. Per le donne tra i 30 e i 65 anni, è possibile optare per uno screening combinato con il test dell’HPV e il Pap test ogni cinque anni.
Un Pap test più frequente potrebbe essere indicato per donne a maggior rischio di cancro cervicale per motivi quali:
- Inizio precoce dell’attività sessuale
- Molteplici partner sessuali
- Uso di tabacco
- Storia di infezione da certi ceppi di papilloma virus umano
Preparazione
È consigliabile programmare il Pap test a metà del ciclo mestruale (tra il 15° e il 20° giorno) ed evitare di effettuare lavaggi vaginali all’incirca tre giorni prima del test. Se si usano schiume o gelatine contraccettive, è preferibile scegliere un altro metodo contraccettivo o astenersi dall’attività sessuale per alcuni giorni prima del Pap test, poiché alcune donne possono sperimentare una leggera irritazione cervicale a seguito dell’uso di spermicidi.
Come viene eseguito
Il Pap test è eseguito dal medico durante la visita ginecologica. Di solito, si sarà invitati a spogliarsi e a indossare una vestaglia o un camice forniti. Una visita ginecologica annuale include in genere un esame del seno insieme all’esame pelvico. Si riceve anche un telo di stoffa per coprire la parte inferiore del corpo. Durante il Pap test, ci si sdraia sul tavolo da visita con le gambe divaricate e i piedi appoggiati, con le ginocchia flesse. Il medico introduce uno speculum lubrificato nella vagina per mantenere aperte le pareti vaginali.
Dopo aver controllato la cervice e la vagina per eventuali anomalie visibili, il medico raschia delicatamente la superficie della cervice con una piccola spatola per raccogliere cellule dall’esterno di essa. Verrà utilizzato anche un piccolo pennellino per prelevare cellule dall’interno della cervice. Questi campioni saranno immersi in un liquido specifico, chiamato ThinPrep, e inviati al laboratorio per la preparazione e l’analisi dei vetrini al microscopio. Alcuni medici preparano i vetrini direttamente in ambulatorio.
Follow-up
Al termine dell’esame ginecologico, si può tornare a vestirsi e riprendere le normali attività quotidiane. È possibile notare un leggero spotting dopo l’esame, per questo si può preferire l’uso di un assorbente sottile per un giorno. Dopo alcuni giorni, il medico comunicherà i risultati del Pap test e le relative raccomandazioni per un eventuale follow-up. Nel caso in cui non si ricevano notizie, è importante contattare il medico per conoscere i risultati.
Rischi
Il Pap test è una procedura sicura e priva di dolore significativo.
Quando chiamare un professionista
Si consiglia di contattare il medico qualora si riscontri disagio, sanguinamento prolungato oltre un giorno, o perdite vaginali insolite in seguito all’esame ginecologico.