Cosa causa gli attacchi di panico?

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Cosa causa gli attacchi di panico?

Alcune persone vivono episodi di panico intenso che provocano reazioni fisiche, noti come attacchi di panico, anche in assenza di un pericolo reale o di una minaccia evidente. Mentre la maggior parte delle persone sperimenta solo pochi episodi di questo tipo nel corso della vita, alcuni individui soffrono di disturbi di panico, con attacchi più frequenti. Sebbene ci siano molti fattori scatenanti, la causa esatta dei disturbi di panico rimane sconosciuta. Inoltre, gli attacchi di panico possono essere un sintomo di varie malattie e disturbi.

Genetica ed ereditarietà

A causa della complessità genetica dei disturbi di panico, identificare i geni specifici responsabili è difficile. Tuttavia, alcuni ricercatori ritengono che gli attacchi di panico possano avere una componente genetica, manifestandosi spesso all’interno delle famiglie. Studi sui gemelli dimostrano che se un gemello identico soffre di un disturbo d’ansia, l’altro ha tra il 31% e l’88% di probabilità di svilupparne uno. Le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di soffrire di disturbi di panico; tuttavia, i motivi di questa differenza sono ancora poco chiari.

Disturbo ossessivo-compulsivo

Gli attacchi di panico possono manifestarsi come sintomo del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Le persone con DOC sentono il bisogno irresistibile di ispezionare oggetti o eseguire ripetutamente azioni specifiche, faticando a controllare questi impulsi. Tentare di resistere può occasionalmente sfociare in un attacco di panico. Tuttavia, non tutti gli attacchi di panico sono direttamente correlati al DOC, e una persona affetta da questo disturbo può avere attacchi di panico anche durante i suoi rituali abituali.

Disturbo post-traumatico da stress (PTSD)

Dopo un evento traumatico, una persona può sviluppare un disturbo che induce pensieri, sogni o emozioni sconvolgenti riguardo all’esperienza vissuta. Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) può alterare il modo in cui una persona pensa e reagisce, causando anche cambiamenti significativi della personalità. Pensieri intrusivi o flashback possono essere innescati da elementi che ricordano l’evento traumatico, scatenando attacchi di panico di elevata intensità.

Ipoglicemia

Un calo dei livelli di zucchero nel sangue, o ipoglicemia, provoca una serie di sintomi variabili. Una carenza di glucosio nel cervello può causare tremori, pensieri alterati e affaticamento. In rari casi, le persone con ipoglicemia possono sperimentare episodi di ansia grave che conducono a un attacco di panico. Alcuni studi mettono in dubbio questa correlazione, suggerendo che i disturbi di panico e l’ipoglicemia siano fenomeni distinti. Alcuni medici ipotizzano che i sintomi dell’ipoglicemia possano imitare quelli di un attacco di panico.

Labirintite

I labirinti ossei compongono le strutture protettive circostanti le orecchie interne. La labirintite è l’infiammazione del sistema vestibolare dell’orecchio interno. Dato che quest’area gestisce l’equilibrio e la percezione dei movimenti della testa, la labirintite può causare vertigini, nausea e vomito, oltre ad ansia cronica che può sfociare in un attacco di panico. Ciò può avvenire perché le orecchie interpretano erroneamente gli stimoli interni, inducendo una sensazione di pericolo imminente.

Carenza del sistema neurotrasmettitoriale

Nel cervello, i neurotrasmettitori sono responsabili della trasmissione dei segnali necessari per attivare diverse funzioni corporee. La noradrenalina, ad esempio, ha un ruolo nella regolazione delle emozioni, dell’ansia e del sonno, oltre che nella gestione degli ormoni dello stress, come il cortisolo. Nei disturbi da panico, le vie nervose della noradrenalina risultano disturbate. Di fronte a situazioni altamente stressanti, un aumento drastico dei livelli di noradrenalina nel cervello può innescare un attacco di panico.

Fobie

La fobia è una reazione di paura eccessiva verso oggetti o situazioni specifiche, un disturbo d’ansia piuttosto comune. Le fobie possono essere suddivise in tre categorie principali. Le fobie specifiche includono, tra le altre, l’aracnofobia (paura dei ragni) e la neiktofobia (paura del buio). Le fobie sociali concernono l’intensa paura e apprensione in contesti pubblici o sociali. L’agorafobia, infine, consiste nella percezione che l’ambiente circostante sia pericoloso o impossibile da sfuggire. Anche se tutte le fobie possono indurre stati di panico, l’agorafobia è particolarmente soggetta a causare attacchi di panico.

Stress maggiore

Anche eventi stressanti a breve termine possono determinare l’insorgenza di attacchi di panico. Situazioni come il lutto per la perdita di una persona cara, lo stress legato alla partenza per l’università, al pensionamento o al parto possono incrementare lo stress a livelli tali da scatenare un attacco di panico. Inoltre, alcune persone possono sperimentare attacchi di panico in risposta a situazioni apparentemente minori, come un episodio emotivo con un partner romantico.

Temperamento e stato mentale

Sono emersi collegamenti tra il temperamento, lo stato mentale e la predisposizione agli attacchi di panico. Alcuni studi evidenziano che pensieri ansiosi e negativi, inclusa la preoccupazione costante per le situazioni ipotetiche (“se succedesse…?”), possono facilitare l’insorgenza di attacchi di panico. Anche la repressione di emozioni come rabbia e tristezza può servire da scatenante.

Astinenze

Le persone che smettono di assumere farmaci o altre sostanze possono essere più suscettibili agli attacchi di panico. Molte persone usano antidepressivi o marijuana per gestire i disturbi d’ansia e possono sperimentare la sindrome da interruzione degli antidepressivi riducendo il dosaggio. Sebbene i sintomi somiglino spesso a quelli influenzali, possono includere anche problematiche legate all’ansia. Secondo la Harvard Mental Health Letter, tra il 20% e il 30% dei consumatori di marijuana per scopi ricreativi sviluppa problemi di ansia e attacchi di panico dopo averne ridotto l’uso.