Eiaculazione retrograda

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Che cos’è?

L’eiaculazione è il processo attraverso il quale lo sperma viene espulso dall’uretra durante un orgasmo maschile. Normalmente, lo sperma viene spinto attraverso l’uretra fino alla parte terminale del pene. Questo avviene perché un piccolo sfintere, un muscolo circolare all’ingresso della vescica, si contrae per chiudere l’apertura e impedire allo sperma di entrare nella vescica. Tuttavia, nel caso dell’eiaculazione retrograda, lo sperma si muove in direzione opposta, entrando nella vescica.

L’eiaculazione retrograda si verifica quando il muscolo che dovrebbe chiudere l’ingresso della vescica non funziona correttamente. Di conseguenza, tutto o parte dello sperma può fluire all’indietro nella vescica durante l’eiaculazione, riducendo la quantità di sperma che esce dalla punta del pene.

Le cause possibili dell’eiaculazione retrograda includono:

  • Danni derivanti da interventi chirurgici ai muscoli della vescica o ai nervi che li controllano. Tali danni possono verificarsi a seguito di interventi chirurgici come:
    • Chirurgia prostatica – Gli uomini sottoposti a prostatectomia transuretrale (rimozione del tessuto prostatico tramite l’uretra) possono avere una probabilità del 10-15% di sviluppare eiaculazione retrograda. La prostatectomia (rimozione dell’intera ghiandola prostatica per cancro o ipertrofia benigna) comporta un rischio maggiore.
    • Interventi su alcune sezioni della vescica
    • Chirurgia pelvica ampia, in particolare per cancro alla prostata, ai testicoli, al colon o al retto
    • Stadiazione del cancro alla pelvi o all’addome inferiore (rimozione dei linfonodi per determinare la diffusione del cancro)
    • Alcuni interventi chirurgici sulla colonna vertebrale inferiore
  • Danni ai nervi causati da malattie: questo è comune in uomini con sclerosi multipla o diabete di lunga data e mal controllato.
  • Effetti collaterali dei farmaci – Alcuni farmaci possono indurre l’eiaculazione retrograda, come farmaci per:
    • Sintomi di ipertrofia prostatica – tamsulosina (Flomax), alfuzosina (Uroxatral) o terazosina (Cardura)
    • Depressione – specialmente gli SSRI come fluoxetina (Prozac) e sertralina (Zoloft)
    • Psicosi – farmaci come clorpromazina (Thorazine), tioridazina (Mellaril) e risperidone (Risperdal)

L’eiaculazione retrograda non influisce sulla capacità di raggiungere un’erezione o un orgasmo, ma può causare infertilità poiché lo sperma non raggiunge il tratto riproduttivo femminile. È responsabile di circa l’1% dei casi di infertilità maschile negli Stati Uniti.

I sintomi

Un uomo adulto sano espelle solitamente tra mezzo e un cucchiaino di sperma durante l’orgasmo, ma questa quantità può variare. In coloro che soffrono di eiaculazione retrograda, la quantità di sperma rilasciato diminuisce drasticamente o si presenta un “orgasmo asciutto” (orgasmo senza espulsione di sperma).

Diagnosi

La diagnosi è generalmente effettuata da un medico di base o un urologo, esperto in problemi di fertilità maschile e disturbi del tratto urinario. Si effettua attraverso l’anamnesi, che include interventi chirurgici precedenti e farmaci in uso, seguita da un esame fisico. La diagnosi può essere confermata se molti spermatozoi vengono rilevati in un campione di urina post-eiaculazione.

Durata prevista

La durata del disturbo dipende dalla causa. Se è provocato da un farmaco, potrebbe risolversi con la sostituzione del medicinale. Tuttavia, se è causato da danni significativi ai nervi o ai muscoli, potrebbe essere permanente.

La prevenzione

Recentemente sono stati sviluppati metodi chirurgici minimamente invasivi per trattare l’ipertrofia prostatica che causano meno frequentemente l’eiaculazione retrograda rispetto alle tecniche tradizionali. Questi includono l’ablazione transuretrale della prostata con ago (TUNA) e la termoterapia transuretrale a microonde (TUMT). Tuttavia, non sono sempre adatti a tutti.

Il trattamento

La maggior parte degli uomini non necessita di un trattamento specifico per l’eiaculazione retrograda, soprattutto se è un effetto collaterale di un farmaco che può essere sostituito. È importante rassicurare il paziente sul fatto che non si tratta di un problema medico grave. In caso di problemi di fertilità, potrebbe essere necessario trattare il disturbo con farmaci come la pseudoefedrina (Sudafed) o l’imipramina (Tofranil), per migliorare il tono muscolare nella giunzione tra vescica e uretra.

Se l’eiaculazione retrograda è dovuta a danni significativi ai nervi o ai muscoli, ripristinare la normale eiaculazione può non essere possibile. In questi casi, per concepire un figlio, si può ricorrere a tecniche di fecondazione assistita come:

  • Inseminazione intrauterina (inserimento di sperma lavato direttamente nell’utero durante l’ovulazione)
  • Fecondazione in vitro (unione di ovuli e spermatozoi in laboratorio)
  • Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (introduzione di un singolo spermatozoo nell’ovulo)

Quando rivolgersi a un professionista

Si consiglia di contattare un medico se si osserva una riduzione significativa o l’assenza di sperma durante l’eiaculazione, soprattutto se si desidera avere figli.

Prognosi

Interventi semplici hanno buone possibilità di ridurre l’eiaculazione retrograda abbastanza da permettere il concepimento. Per chi non risponde ai trattamenti farmacologici, la paternità potrebbe ancora essere possibile grazie a tecniche di fecondazione assistita.