Che cos’è?
La scabbia è una condizione cutanea causata da acari. L’acaro della scabbia, noto anche come acaro del prurito umano, provoca un intenso prurito ed è altamente contagioso. Gli acari femmine gravide scavano piccoli tunnel nella pelle umana e depongono le uova. Queste si schiudono dopo tre-otto giorni, e i giovani acari emergono in superficie, dove maturano, si accoppiano e le femmine continuano il ciclo riproduttivo. Dopo aver deposto le uova, l’acaro femmina vive per circa due mesi al fondo dei tunnel cutanei. Sulla pelle infetta, i cunicoli scavati dagli acari possono essere visibili, ma il prurito intenso e il grattamento spesso ne modificano l’aspetto.
La trasmissione degli acari della scabbia avviene tramite contatto diretto pelle a pelle con una persona infetta o tramite l’uso di indumenti, lenzuola, asciugamani o mobili contaminati. La scabbia si diffonde facilmente attraverso stretto contatto fisico, come durante l’attività sessuale. Tuttavia, può diffondersi anche in ambienti non sessuali dove le persone vivono a stretto contatto, come ospedali, case di cura, carceri, asili nido e abitazioni. La scabbia è una condizione che chiunque può contrarre, indipendentemente dall’età o dallo status sociale, poiché non è indice di scarsità di igiene personale o di comportamento promiscuo.
Ogni anno, si verificano circa 300 milioni di nuovi casi di scabbia in tutto il mondo, e le categorie più vulnerabili includono:
- Persone con più partner sessuali
- Chi vive in condizioni di affollamento
- Pazienti e operatori sanitari in strutture ospedaliere e case di cura
- Studenti, insegnanti e personale degli asili nido
- Persone residenti o lavoranti in istituzioni o carceri
Sintomi
I sintomi della scabbia comprendono:
- Prurito intenso – Più accentuato durante la notte, può interessare qualsiasi parte del corpo, non solo le aree con eruzioni cutanee o noduli.
- Eruzione cutanea – Solitamente colpisce mani (soprattutto tra le dita), polsi, gomiti, ascelle, vita, genitali, seni e scapole. Negli adulti e nei bambini più grandi, appare come piccole protuberanze rosse simili a punture d’insetti; nei bambini piccoli possono presentarsi come vescicole. Nei bimbi sotto i 2 anni, può estendersi a collo, testa, palmi delle mani e piante dei piedi.
- Noduli rossi o marroni – In alcuni casi, si formano noduli al posto dell’eruzione, comunemente su tronco e parte superiore delle gambe.
I sintomi derivano da una reazione del sistema immunitario agli acari e ai loro residui. La reazione può impiegare settimane per svilupparsi in chi contrae la scabbia per la prima volta, da due a sei settimane dopo l’infestazione. Chi invece ha già sofferto in passato di scabbia può iniziare a mostrare sintomi entro uno o quattro giorni.
Diagnosi
Data l’elevata contagiosità, è importante non autodiagnosticarsi la scabbia. È consigliabile rivolgersi a un professionista per una valutazione accurata dei sintomi e dei fattori di rischio (come contatti sessuali e condizioni di vita affollate). Il medico esaminerà la pelle e cercherà segni specifici come protuberanze e cunicoli tra le dita. Può eseguire una raschiatura della pelle per cercare gli acari o le loro uova.
Durata prevista
Con il trattamento adeguato, l’eruzione cutanea e il prurito iniziano a ridursi entro uno o due giorni, anche se lievi pruriti possono persistere per qualche settimana. In assenza di trattamento, la scabbia può diventare un’infestazione a lungo termine, con potenziale diffusione ad altri. Il grattamento persistente può causare croste croniche o infezioni cutanee secondarie.
Prevenzione
Per prevenire la scabbia:
- Evitate di condividere indumenti e asciugamani.
- Fornite ai bambini sacco a pelo, cuscino e coperta da casa per usi esterni.
- Se nella famiglia qualcuno ha contratto la scabbia, lavate indumenti, lenzuola e asciugamani a temperature elevate. Conservate gli indumenti non lavabili in sacchi sigillati per circa una settimana, poiché gli acari muoiono senza contatto umano in uno-quattro giorni.
Trattamento
Oggi, il trattamento di prima scelta è l’applicazione topica di permetrina (Nix, Elimite). Altri farmaci disponibili possono essere scelti in base all’età del paziente, alla gravidanza, o ad altre condizioni. I trattamenti vengono applicati dalla testa ai piedi e lasciati agire per 8-14 ore. L’ivermectina (Stromectol), un medicinale orale, è anch’esso efficace, somministrato in una singola dose seguita da un’altra dose dopo due settimane.
Per ridurre il prurito, possono essere utilizzati rimedi topici come la lozione alla calamina. Se il prurito persiste, può essere utile la difenidramina (Benadryl). È importante che tutti i contatti stretti del paziente, inclusi i partner sessuali e i familiari, ricevano un trattamento.
Quando rivolgersi a un professionista
Consultate il medico se sospettate di avere la scabbia o se siete stati esposti a qualcuno che ne è affetto. È consigliato contattare il medico se non ci sono miglioramenti significativi entro una settimana dal trattamento.
Prognosi
Seguendo correttamente le indicazioni mediche, la prognosi è eccellente. Il contagio si interrompe nel giro di 24 ore e i sintomi migliorano notevolmente in un paio di giorni.