Tutto sulla scansione HIDA
La scansione HIDA è un esame diagnostico che permette di ottenere immagini del fegato, della cistifellea, dell’intestino tenue e dei dotti biliari che li collegano. Spesso indicata anche come colecintigrafia o scintigrafia epatobiliare, questa procedura viene utilizzata dai medici insieme a altre tecniche di imaging, come radiografie ed ecografie, per una valutazione completa delle condizioni di salute del paziente.
Scopo
Di solito, la scansione HIDA si utilizza per valutare lo stato di salute della cistifellea. In alcuni casi, i medici possono impiegarla per esaminare il fegato, monitorare le sue funzioni biliari e il flusso della bile. È efficace anche per diagnosticare ostruzioni dei dotti biliari, colecistite e complicazioni post-operatorie. Inoltre, queste scansioni sono utili nell’assessment dei trapianti di fegato.
Come funziona
Un membro dell’équipe sanitaria inietta un tracciante radioattivo in una vena del braccio. Un tecnico utilizza quindi una gamma camera posizionata sull’addome per catturare immagini del tracciante mentre questo si sposta nel corpo. I radiologi monitorano il processo su un computer. L’intero esame dura circa un’ora, anche se in alcuni casi possono essere necessarie immagini aggiuntive.
Preparazione al test
I medici solitamente richiedono ai pazienti di digiunare per almeno quattro ore prima della scansione HIDA. Alcuni pazienti possono bere liquidi chiari durante questo periodo. È importante informare il radiologo in caso di gravidanza e fornire l’elenco dei farmaci assunti. Chi si sottopone a questo esame deve comunicare se ha effettuato recentemente una radiografia con bario o se ha assunto farmaci contenenti bismuto, poiché potrebbero interferire con i risultati. Verrà richiesto di togliere eventuali gioielli o accessori metallici.
HIDA con CCK
Il radiologo può ordinare una scansione HIDA con colecistochinina (CCK) o un farmaco simile, che stimola la cistifellea causando il rilascio della bile. Questo consente di ottenere un’immagine dell’organo più dettagliata. In alcuni casi, può rendersi necessaria una dose di morfina per facilitare la visualizzazione della cistifellea.
Come ci si sente
Le scansioni HIDA sono indolori, anche se si potrebbe avvertire un leggero bruciore al momento dell’inserimento della flebo. Alcuni pazienti percepiscono un lieve dolore passeggero allo stomaco se viene utilizzato un farmaco che stimola la cistifellea. Il tracciante non dovrebbe causare dolore, anche se in rare occasioni potrebbe provocare una reazione allergica.
Dopo la procedura
Dopo la scansione, la maggior parte delle persone può riprendere le proprie attività quotidiane senza problemi. Il tracciante viene eliminato dal corpo principalmente attraverso l’urina o le feci entro un giorno. I pazienti devono assicurarsi di lavarsi accuratamente le mani dopo essere stati in contatto con il tracciante. Essendo la quantità di radiazioni contenuta nel tracciante minima, non comporta pericoli.
Rischi
Le scansioni HIDA sono molto sicure e comportano solo pochi rischi. Talvolta, in particolare nei soggetti anziani, possono comparire lievi ecchimosi nel punto di iniezione. Inoltre, alcune persone potrebbero essere allergiche al tracciante e sviluppare una reazione. L’esposizione alle radiazioni è minima e non rappresenta un rischio significativo.
I risultati
Il radiologo analizza le immagini per rilevare eventuali anomalie. Ad esempio, se il tracciante attraversa il corpo più lentamente del previsto, potrebbe indicare un’ostruzione. Il radiologo redige un referto dettagliato e lo invia al medico del paziente, che solitamente riceverà i risultati in meno di 24 ore.
Chi non può partecipare
La maggior parte delle persone può sottoporsi a una scansione HIDA, ma esistono alcune eccezioni. Le donne in gravidanza o in allattamento devono informare immediatamente il medico prima di sottoporsi all’esame, poiché le radiazioni potrebbero rappresentare un rischio per il bambino. Inoltre, chi ha una potenziale reazione allergica al tracciante dovrebbe evitare la scansione.
Scansioni simili
La scansione HIDA è solo un tipo di colecintigrafia. Esami simili utilizzano diversi radiotraccianti ma sono pressoché equivalenti. Il nome “scansione HIDA” deriva da un comune tracciante chiamato acido iminodiacetico epatobiliare. Sebbene questo tracciante specifico sia meno usato oggi, il termine “scansione HIDA” è diventato di largo impiego per tutte le forme di colecintigrafia.