Chi dovrebbe considerare il vaccino contro l’herpes zoster?
Molti adulti ricordano la varicella dall’infanzia, caratterizzata da un’eruzione cutanea rossa e pruriginosa. Sebbene la varicella sia generalmente una malattia lieve, in alcuni casi può portare a complicazioni gravi. Tuttavia, il virus della varicella-zoster, che causa questa malattia, non scompare mai completamente. Può riattivarsi più tardi nella vita e causare l’herpes zoster, noto anche come fuoco di Sant’Antonio. Circa un adulto su tre sviluppa l’herpes zoster, ma il vaccino può ridurre significativamente il rischio di sviluppo della malattia.
Chi dovrebbe sottoporsi al vaccino contro l’herpes zoster
Il vaccino contro l’herpes zoster è il metodo più efficace per proteggersi dalla malattia e dalle sue possibili complicazioni. Il CDC raccomanda che gli adulti dai 50 anni in su si vaccinino contro l’herpes zoster. Anche gli adulti dai 19 anni in su con un sistema immunitario indebolito dovrebbero considerare la vaccinazione. È possibile contrarre l’herpes zoster più di una volta, quindi è consigliabile vaccinarsi anche se si è già avuta un’epidemia.
Efficacia del vaccino
Sebbene nessun vaccino sia efficace al 100%, il vaccino contro l’herpes zoster è efficace per circa il 95% nelle persone tra i 50 e i 69 anni. Per chi ha un sistema immunitario compromesso, l’efficacia varia tra il 68% e il 91%, secondo le ricerche più recenti.
Considerazioni sulla salute
Le donne in gravidanza o che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero consultare un medico prima di ricevere il vaccino contro l’herpes zoster. È importante anche discutere con il proprio medico se si ha un sistema immunitario indebolito, si è sottoposti a un trapianto di cellule staminali, o si è avuta una reazione allergica a un vaccino. Una reazione allergica a un vaccino precedente non esclude sempre la possibilità di vaccinarsi. Il medico potrebbe gestire la reazione o suggerire un’alternativa appropriata.
Somministrazione del vaccino
Il vaccino contro l’herpes zoster è somministrato in due dosi, distanziate di 2-6 mesi. Solitamente, viene iniettato nella parte superiore del braccio. Può essere somministrato anche in presenza di una lieve malattia, come un raffreddore. Tuttavia, se si è gravemente malati o se la temperatura supera i 38,5°C, è meglio posticipare la vaccinazione. A volte, il vaccino può causare dolore nel sito di iniezione, quindi è opportuno pianificare la vaccinazione in giorni in cui non è necessario fare grande uso del braccio.
Effetti collaterali
L’effetto collaterale più comune del vaccino contro l’herpes zoster è il dolore nel punto di iniezione. Altri effetti collaterali possono includere arrossamento o gonfiore nella zona dell’iniezione, affaticamento, mal di testa, nausea, febbre e dolore addominale. In rari casi, possono verificarsi effetti collaterali gravi come tachicardia, vertigini o debolezza. Sintomi come orticaria, gonfiore al viso o alla gola, e difficoltà respiratorie potrebbero indicare una reazione allergica. È fondamentale contattare un medico immediatamente se si verificano sintomi gravi o di allergia.
Esposizione al virus della varicella
È consigliabile sottoporsi al vaccino contro l’herpes zoster anche se non si ricorda di aver avuto la varicella. Circa il 99% degli americani nati prima del 1980, e la maggior parte di quelli nati dopo, sono stati esposti al virus della varicella-zoster. L’esposizione al virus non sempre causa sintomi. Alcuni individui possono rimanere asintomatici ma portare comunque il virus in stato latente e sviluppare l’herpes zoster in seguito.
Vaccino per la varicella e il vaccino per l’herpes zoster
I vaccini per l’herpes zoster e per la varicella proteggono entrambi dallo stesso virus, ma non sono intercambiabili. Per le persone vaccinate contro la varicella, potrebbe essere necessario eseguire un esame del sangue per verificare l’immunità prima di somministrare il vaccino contro l’herpes zoster. Se il test risulta negativo, il vaccino contro la varicella potrebbe essere più indicato.
Considerazioni a lungo termine
Il vaccino contro l’herpes zoster può offrire protezione per circa 5 anni. Alcune persone con particolari condizioni di salute potrebbero necessitare di ulteriori dosi per mantenere l’immunità. Non è raccomandato vaccinarsi mentre si ha un’epidemia di herpes zoster, poiché il vaccino non cura i sintomi né previene le complicazioni a lungo termine di un precedente episodio. È meglio vaccinarsi preventivamente per evitare la malattia.
Segni e sintomi dell’herpes zoster
L’herpes zoster provoca un’eruzione cutanea con piccole vesciche piene di liquido su un lato del corpo o del viso. L’eruzione può verificarsi ovunque, ma inizia spesso nella zona del tronco. Prima della comparsa dell’eruzione, possono manifestarsi alterazioni della sensibilità cutanea, formicolio, prurito o bruciore. Altri sintomi iniziali possono includere febbre, mal di testa, dolori addominali, sensibilità alla luce, fatica e letargia. Poiché l’herpes zoster segue i percorsi nervosi, il dolore può essere intenso, lancinante o radiante, variando in intensità. Le vesciche generalmente si incrostano entro 7-10 giorni e guariscono completamente in 2-4 settimane.
Complicazioni a lungo termine
I medici possono prescrivere farmaci antivirali per trattare l’herpes zoster, ma questi non sempre prevengono le complicazioni. In rari casi, l’eruzione sul viso può causare cecità o sordità sul lato colpito. Casi gravi possono danneggiare i nervi coinvolti, portando a una condizione nota come nevralgia post-erpetica (PHN), con dolore che può persistere per mesi o anni dopo la guarigione dell’eruzione cutanea.