Un’eruzione cutanea sul viso del bambino: Aspettare o preoccuparsi?

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Un’eruzione cutanea sul viso del bambino: quando preoccuparsi?

Molti genitori alle prime esperienze si allarmano di fronte alla comparsa improvvisa di un’eruzione cutanea sul viso del loro bambino. Con così tante possibili cause, è comprensibile preoccuparsi. Tuttavia, le eruzioni cutanee sono comuni e spesso non sono motivo di preoccupazione. Molte condizioni cutanee appaiono senza una causa apparente e spariscono da sole. Tuttavia, alcune eruzioni possono indicare che il bambino necessita di un controllo medico.

Eritema tossico neonatale

L’eritema tossico neonatale è la forma di eruzione cutanea più comune nei neonati sani, colpendo circa il 50% di essi. Questa condizione benigna si presenta come macchie rosse di 1-3 centimetri con piccole vescicole centrali. Un neonato può avere solo poche di queste macchie oppure molte. L’eruzione non è infettiva e può comparire su viso, arti e soprattutto tronco, generalmente entro i primi giorni di vita, ma può manifestarsi anche dopo il quarto giorno. Le vescicole non sembrano dar fastidio al bambino e spariscono spontaneamente entro sette giorni.

Miliaria Pustolosa

La Miliaria pustolosa è una condizione cutanea caratterizzata da gruppi di pustole su fronte, collo, parte superiore della schiena e arti. Origina dall’ostruzione delle ghiandole sudoripare, causata da ambienti caldi e umidi, vestiti eccessivi o pori ancora immaturi. Non è dovuta a un’infezione, ma le lesioni possono infettarsi e causare prurito. Il pediatra potrebbe consigliare antistaminici e lozioni calmanti come la calamina.

Acne del bambino

Circa il 20% dei neonati sviluppa acne neonatale, che può insorgere dalla nascita fino alle sei settimane di vita. L’acne appare solitamente su naso, guance, fronte, mento, cuoio capelluto, collo, schiena e petto. Raramente provoca cicatrici e tende a risolvere spontaneamente in poche settimane o mesi. Se l’acne compare dopo le sei settimane, è bene consultare un dermatologo per identificare la causa e il trattamento più idoneo. Gli esperti consigliano:

  • Non applicare prodotti anti-acne sulla pelle del neonato a meno che non siano stati consigliati da un pediatra o dermatologo.
  • Detergere delicatamente la pelle del bambino con acqua tiepida, evitando sfregamenti.
  • Sospendere l’uso di prodotti per la pelle grassi o oleosi.

Pustolosi eosinofila

La pustolosi eosinofila, nota anche come follicolite eosinofila, comporta la comparsa ricorrente di lesioni pruriginose anuliformi su viso, cuoio capelluto, tronco ed estremità. Si manifesta nei primi sei mesi di vita, con circa il 25% dei casi alla nascita o poco dopo. Le eruzioni si incrostano entro 5-10 giorni, risolvendosi senza lasciare cicatrici, ma possono ricomparire ogni 2-8 settimane. Il medico potrebbe prescrivere antistaminici e steroidi topici per alleviare il prurito.

Pustolosi cefalica neonatale transitoria

La Pustolosi cefalica neonatale transitoria può insorgere nelle prime tre settimane di vita. Le vescicole rossastre sono circondate da aloni rossi su palpebre, guance, mento, collo e parte superiore del tronco del neonato. Solitamente questa eruzione non richiede trattamento e guarisce senza lasciare cicatrici entro tre mesi. Se persiste, potrebbe essere utile un antimicotico topico.

Orticaria

L’orticaria si presenta come eruzioni cutanee rosse, in rilievo e pruriginose. Può comparire in tutta il corpo sotto forma di macchie, chiazze o protuberanze. Le singole lesioni durano da poche ore a giorni e spesso ne compaiono di nuove. L’orticaria acuta dura fino a sei settimane, mentre quella cronica più a lungo. Può risultare da reazioni allergiche a cibi, farmaci, animali, punture d’insetti, polline o infezioni virali, nonché dalla luce solare o contatto con sostanze chimiche. Talvolta la causa resta sconosciuta. Il trattamento potrebbe non essere necessario, ma in casi severi si ricorre a antistaminici o steroidi.

Eczema

L’eczema rappresenta un insieme di condizioni croniche caratterizzate da infiammazioni, rossori e prurito della pelle. I tipi più comuni nei bambini includono dermatite atopica, dermatite da contatto e dermatite seborroica. L’eczema spesso inizia tra i sei mesi e i cinque anni, ed è attribuito sia a fattori genetici che ambientali. Sebbene diffusa in famiglia, non è contagiosa. Non esistendo cure definitive, i trattamenti comprendono farmaci topici, fototerapia e riduzione dei trigger ambientali.

Roseola Infantum

L’roseola infantum colpisce bambini tra i sei e i 36 mesi ed è causata dall’Herpesvirus 6 umano. Si presenta prevalentemente in primavera e autunno ma può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno. I sintomi includono febbre alta improvvisa e successiva comparsa di un’eruzione cutanea. L’eruzione si manifesta principalmente sul torace e addome, ma può coinvolgere anche viso, braccia e gambe. Nonostante la febbre possa richiedere trattamento, l’eruzione non necessita di cure e scompare da sola.

Varicella

La varicella è causata dal virus della varicella-zoster e comporta un’eruzione pruriginosa con vescicole. Compaiono da 10 a 21 giorni dopo l’esposizione al virus e sono accompagnate da febbre, mal di testa, perdita di appetito e letargia. L’eruzione segue tre fasi: macchie rosse, vescicole e croste. È solitamente lieve nei bambini sani. In caso di sospetta varicella in un bambino, specialmente sotto i sei mesi, è opportuno consultare un medico.

Quando rivolgersi alle cure immediate

È fondamentale chiamare subito il 112 (numero unico emergenze in Italia) se un bambino con eruzione cutanea presenta estrema debolezza o immobilità. Un neonato di meno di un mese che appare o si comporta in modo anomalo necessita cure mediche immediate. È importante richiedere assistenza se un bambino sotto le 12 settimane ha febbre o se si notano lesioni cutanee particolari a carattere sanguinante assenti alla nascita. Inoltre, un’attenzione particolare deve essere rivolta a eruzioni dolorose o a pelle infetta con piaghe che si diffondono, pus o arrossamenti.