Sintomi e trattamenti dell’eritema da edera velenosa

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Sintomi e trattamenti per l’eruzione cutanea da edera velenosa

Gli oli di urushiol contenuti in diverse parti della pianta dell’edera velenosa sono la causa di un’eruzione cutanea allergica, conosciuta come dermatite da contatto. Questo olio vischioso si attacca facilmente agli indumenti, alla pelle e al pelo degli animali domestici. Sebbene l’eruzione cutanea che può svilupparsi a seguito del contatto con l’edera velenosa non sia contagiosa, le vesciche che si formano non contengono urushiol. È l’olio che si trasferisce da una superficie o persona all’altra a provocare e prolungare la reazione allergica. Esistono numerosi rimedi domestici per trattare questa condizione, e l’eruzione cutanea generalmente scompare dopo due o tre settimane senza effetti a lungo termine.

Sintomo: arrossamento

L’arrossamento della pelle non è un segnale specifico dell’edera velenosa, in quanto può essere causato anche da scottature solari, allergie e varie altre condizioni. Il cambiamento di colore si verifica quando il corpo reagisce all’irritante: il sangue fluisce verso la superficie della pelle per iniziare a combattere l’agente estraneo. L’arrossamento può diventare fastidioso se la reazione persiste.

Sintomo: prurito

Il prurito intenso può rendere difficile resistere alla tentazione di grattarsi, un comportamento da evitare assolutamente in caso di eruzione da edera velenosa. Quando il prurito, noto anche come prurito cutaneo, è causato dalla secchezza, idratare la pelle o effettuare bagni freddi può offrire sollievo temporaneo, lo stesso vale per le eruzioni da edera velenosa.

Sintomo: gonfiore

Il gonfiore è una risposta immunitaria a fattori esterni come punture di insetti, lesioni o, appunto, il contatto con piante allergizzanti come l’edera velenosa. Questo può portare alla formazione di pelle ispessita o squamosa nelle aree colpite. Nei casi più gravi, il gonfiore può diffondersi, rendendo difficile l’apertura degli occhi e persistere per settimane.

Sintomo: vesciche

Le vesciche, aree di pelle sollevate e piene di liquido, risultano spesso dolorose e fastidiose. Dopo il contatto con l’edera velenosa, possono formarsi in piccole linee sulla pelle. Graffiando o irritando le vesciche, esse possono gonfiarsi e diffondersi. Nella maggior parte dei casi guariscono autonomamente, ma in caso di persistenza oltre le due settimane, infezioni o dolore intenso, è consigliato consultare un medico.

Sintomo: difficoltà di respirazione

L’edera velenosa può causare problemi respiratori, specialmente se si inala il fumo di una pianta in fiamme; l’olio di urushiol può irritare polmoni e vie respiratorie. Quando la pianta brucia, gli oli trasportati nell’aria possono provocare eruzioni diffuse, anche all’interno della bocca. Se i polmoni o la gola si infiammano, respirare diventa difficile, e l’urushiol può entrare nel flusso sanguigno causando febbre. Senza trattamento medico, queste reazioni possono risultare mortali.

Trattamento: Alcool per sfregamento

L’alcol per sfregamento può alleviare i sintomi se applicato entro dieci minuti dal contatto, rimuovendo l’olio di urushiol dalla pelle e riducendo il disagio. Molti portano salviette di alcol durante campeggi o escursioni. Secondo la Food and Drug Administration statunitense, l’urushiol può restare su oggetti per anni se non rimossi con alcol.

Trattamento: Doccia

Dopo aver utilizzato l’alcol per rimuovere gli oli di urushiol, è consigliabile fare una doccia con sapone delicato, assicurandosi di pulire sotto le unghie per evitare la diffusione su altre parti del corpo. È preferibile fare la doccia entro un’ora dall’esposizione. Lavare anche indumenti, attrezzi e scarpe che potrebbero essere venuti a contatto con l’olio.

Trattamento: Impacco freddo

Gli impacchi freddi sono un metodo efficace per alleviare prurito, gonfiore e infiammazione. Applicare un impacco freddo, fatto con un panno e acqua fredda, sulla pelle per 15-30 minuti a intervalli regolari. Alcuni utilizzano panni immersi nell’alcol o altri astringenti, come aceto di sidro di mele o tè nero freddo, per ridurre il gonfiore e lenire il prurito.

Trattamento: Evitare di grattarsi

Grattarsi può aggravare le condizioni della pelle, facendo scoppiare le vesciche da edera velenosa, possibilità di infezione e diffusione dell’eruzione. È importante evitare che le vesciche scoppino, poiché la pelle che le ricopre trattiene l’eruzione. Inoltre, se ci si gratta prima di rimuovere gli oli, si rischia di diffonderli ulteriormente.

Trattamento: Bagno di farina d’avena

I bagni di farina d’avena sono utili per trattare condizioni della pelle come l’eczema, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della farina d’avena. Lo stesso beneficio si applica alle eruzioni da edera velenosa. Aggiungere farina d’avena cruda o un prodotto a base di avena a un bagno tiepido e immergersi per circa 30 minuti per ridurre l’infiammazione.