I benefici e gli effetti collaterali dell’acido glicolico
L’acido glicolico è uno degli ingredienti chiave nei peeling chimici, rappresentando un’alternativa meno invasiva per contrastare i segni dell’invecchiamento e i danni solari. Sebbene sia molto utilizzato, questo non implica un’assenza totale di rischi. Mentre l’acido glicolico può apportare notevoli miglioramenti alla pelle, non è adatto a tutti e, talvolta, potrebbe non produrre i risultati sperati.
Esfoliazione
Il processo di esfoliazione consiste nella rimozione dello strato superficiale di cellule morte della pelle, favorendo una penetrazione più efficace dei trattamenti topici. Tra gli alfa-idrossiacidi, l’acido glicolico si distingue per il suo basso peso molecolare ed è idrosolubile, caratteristiche che lo rendono un efficace agente esfoliante chimico. Agisce allentando l’adesione tra le cellule legate alla cheratina nello strato corneo della pelle, permettendo alle cellule vecchie di staccarsi e svelando un aspetto più luminoso e fresco.
Vesciche
I peeling chimici richiedono concentrazioni di acido glicolico tra il 20% e il 70%. Questo acido può seccare la pelle, causando desquamazione, specialmente nei trattamenti più profondi. È quindi essenziale proteggere le aree più sensibili del viso, come gli angoli della bocca, il contorno occhi e le pieghe nasolabiali. Il trattamento post-procedura prevede di solito l’applicazione di ghiaccio per ridurre le vesciche o, in alcuni casi, un breve ciclo di steroidi.
Trattamento dell’acne
Oltre l’80% delle persone tra i 12 e i 24 anni soffre di acne. Una ricerca su 120 partecipanti ha mostrato che una soluzione di acido glicolico al 10% incorporata in un’emulsione di olio e acqua, insieme a peeling pianificati, ha ridotto l’acne leggera e moderata. Anche se l’acido glicolico non elimina i batteri dell’acne né agisce sulla produzione di sebo, aiuta a ridurre le eruzioni cutanee liberando i pori dalle impurità e dalle cellule morte.
Pigmentazione irregolare
Le persone con pelle di tipo III e IV – di colore marrone medio o scuro – possono sviluppare iperpigmentazione, soprattutto dopo un peeling medio. Coloro con pelle di tipo I e II, più inclini alle scottature, possono invece notare macchie scure post-procedura. Inoltre, l’uso concomitante di alcuni farmaci può aumentare questo rischio. Un caso ha evidenziato come una donna in trattamento con retinoidi orali a basso dosaggio per la psoriasi abbia sviluppato iperpigmentazione dopo un peeling superficiale al 70% di acido glicolico. È fondamentale che i pazienti comunichino l’assunzione di farmaci retinoidi o estrogeni prima di sottoporsi a trattamenti con acido glicolico.
Potenziamento del collagene
L’acido ialuronico è una sostanza naturale che aiuta a mantenere l’idratazione, con circa il 50% di esso presente nella pelle. Esso lega l’acqua al collagene, conferendo turgore alla pelle. A partire dai 25 anni, la produzione di collagene comincia a diminuire per vari motivi, favorendo la formazione di rughe e rilassamenti cutanei. Ricerche dimostrano che una crema con il 20% di acido glicolico può supportare il rimodellamento della pelle stimolando la produzione di collagene.
Eritema
Dopo un peeling glicolico, è normale che si verifichi un eritema o arrossamento della pelle. Per peeling superficiali e medi, che interessano gli strati epidermici e dermici, questo effetto scompare rispettivamente entro un massimo di cinque o trenta giorni. Nei peeling profondi, che sono interventi di singola esecuzione, il limite può arrivare a 90 giorni. Se l’arrossamento persiste oltre questi periodi, potrebbe indicare la formazione di cicatrici. L’acido glicolico stimola la fibroplasia, un processo di guarigione naturale che può causare tessuto cicatriziale. Le cicatrici possono essere trattate con laser o steroidi.
Schiarire l’iperpigmentazione
Il melasma si manifesta con chiazze cutanee marroni o grigio-marroni. Uno studio su donne asiatiche che usavano una crema combinata di acido glicolico e idrochinone ha riportato un certo schiarimento del melasma. Tuttavia, una ricerca pubblicata su JAMA Dermatology afferma che non vi è un miglioramento statisticamente significativo nell’uso di idrochinone con o senza acido glicolico. Ciò sottolinea la necessità di ulteriori ricerche in questo ambito.
Contatto Orticaria
L’orticaria da contatto o CU è un gonfiore e arrossamento che si verifica immediatamente dopo l’esposizione a una sostanza irritante, come l’acido glicolico. In alcuni soggetti, si manifestano orticarie, sollevamenti sulla pelle simili ai segni lasciati da uno schiaffo. Ci sono due tipi di CU: quella non immunologica, che è immediata e può presentarsi alla prima esposizione, e quella immunologica, che stimola una risposta del sistema immunitario e richiede ripetute esposizioni per svilupparsi. I sintomi dell’orticaria da contatto possono variare da lievi a gravi, includendo in alcuni casi anafilassi.
Cicatrici atrofiche
Le cicatrici atrofiche risultanti da acne o varicella si formano quando la pelle non riesce a rigenerare i tessuti. Una ricerca ha dimostrato che chi si sottopone a varie procedure con acido glicolico ha notato miglioramenti. Mentre le basse dosi di acido glicolico presentano minori effetti collaterali, le sessioni limitate con peeling al 70% hanno portato ai migliori risultati. I medici suggeriscono almeno sei sessioni di peeling per notare un miglioramento; per chi non può tollerare peeling intensi, i prodotti a bassa concentrazione offrono comunque dei benefici significativi a lungo termine.
Risvegliare l’herpes
Il virus dell’herpes simplex provoca eruzioni cutanee sul viso e intorno alla bocca. I peeling glicolici possono riattivare il virus. Gli studi hanno scoperto che questo è dovuto a una proteina del tegumento virale, suggerendo che l’acido glicolico possa attivare una risposta immunitaria che attiva questa proteina. Le persone con una storia di herpes dovrebbero seguire un trattamento antivirale per 10-14 giorni prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento viso con acido glicolico.