I molteplici benefici terapeutici dell’angelica
L’angelica è spesso chiamata “l’angelo delle erbe” per i suoi presunti numerosi poteri curativi. Questa pianta si presenta in molte varietà ed è diffusa in diverse aree del mondo, dalla Siria all’Olanda, dall’Himalaya all’Islanda, fino al Giappone, alla Cina e persino alla Nuova Zelanda. Sebbene la ricerca sugli effetti medicinali dell’angelica sia ancora in corso, le attuali evidenze scientifiche supportano la sua reputazione benefica.
Varietà
Esistono circa 90 specie di angelica, anche se non tutte sono state oggetto di studio per le loro proprietà medicinali. Alcune specie offrono maggiori prospettive di ricerca poiché le proprietà di una varietà non si trasferiscono necessariamente alle altre, a causa delle differenze nella loro composizione chimica.
Migliora la salute mentale
L’angelica è stata tradizionalmente impiegata nella medicina indiana come trattamento per l’ansia e gli studi supportano questa applicazione. Un esperimento condotto sull’Angelica archangelica nei ratti ha dimostrato che l’angelica ha un’efficacia simile al diazepam, un noto farmaco ansiolitico. Un altro studio sulla stessa varietà ha rilevato che gli estratti di radici e della pianta intera risultano più efficaci rispetto agli estratti delle foglie e dei frutti.
Tratta le infezioni microbiche
L’Angelica archangelica può essere utile nel trattamento di infezioni microbiche, siano esse batteriche o virali. Un ricerca ha dimostrato che gli estratti di questa pianta riducono efficacemente la replicazione del virus Herpes simplex di tipo 1, mentre un altro studio ha evidenziato che l’olio essenziale può trattare efficacemente infezioni batteriche da E. coli o stafilococco.
Potenziale trattamento del cancro
L’angelica è stata oggetto di diverse ricerche come possibile trattamento oncologico, con risultati promettenti. L’Angelica archangelica ha mostrato potenzialità contro alcuni tipi di tumori polmonari, della laringe e alcune forme di tumore al seno, nonché contro il tumore della cervice, inibendo la crescita e la diffusione delle cellule tumorali in laboratorio, anche se non è stata ancora studiata su cellule umane di cancro cervicale.
Previene l’osteoartrite
Studi sull’angelica sinensis indicano che questa pianta potrebbe essere efficace nel prevenire l’osteoartrite. I ricercatori ritengono che due componenti della pianta agiscano sinergicamente per prevenire la distruzione della cartilagine e favorirne la riparazione. Il ferulato di sodio pare avere proprietà antinfiammatorie, mentre una catena di carboidrati stimola la ricostruzione.
Migliora la funzione epatica
La varietà Angelica keiskei Koidzumi sembra migliorare la funzionalità epatica. Un studio ha valutato gli effetti degli integratori su bevitori abituali, rilevando che i livelli di GGT, un enzima principalmente presente nel fegato, erano più bassi nei partecipanti che assumevano l’integratore rispetto a quelli che assumevano un placebo, suggerendo un possibile miglioramento della funzionalità epatica.
Previene le ulcere gastriche
L’Angelica keiskei Koidzumi può anche contribuire alla prevenzione delle ulcere gastriche. Uno studio ha dimostrato che gli estratti della pianta inibiscono la secrezione acida e prevengono le lesioni gastriche indotte dallo stress. Tuttavia, questi risultati sono stati ottenuti su maiali, e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare gli effetti sugli esseri umani.
Aumenta le prestazioni fisiche
Uno studio ha esaminato gli effetti dell’angelica sinensis sulla fatica fisica e sulle prestazioni negli esercizi nei ratti. I ratti trattati con l’angelica mostravano maggiore resistenza e livelli più bassi di lattato sierico rispetto al gruppo di controllo, suggerendo che questa varietà di angelica può potenziare le prestazioni fisiche e supportare l’allenamento.
Controindicazioni
L’angelica presenta alcune controindicazioni, tra cui una potenziale interazione con il warfarin, un potente anticoagulante. La pianta può inoltre innalzare la pressione sanguigna e causare reazioni di fotosensibilità in alcune persone, che dovrebbero evitarne l’uso. Anche le donne che allattano devono evitare l’assunzione di angelica. È fondamentale scegliere integratori di alta qualità, in quanto non sono soggetti agli stessi standard normativi dei farmaci.
Utilizzo dell’Angelica
L’angelica si sviluppa bene in terreni ricchi e umidi, prediligendo il pieno sole. È ideale piantarla all’inizio della primavera. Le foglie e i fusti si raccolgono quando sono ancora teneri, mentre i semi vengono raccolti a fine estate o inizio autunno. Radici, semi, foglie e giovani steli sono commestibili e possono essere usati in varie preparazioni, inclusi tè e canditi.