Di cosa si tratta?
Le aderenze addominali sono strisce di tessuto cicatriziale fibroso che si sviluppano sugli organi dell’addome, causando l’adesione degli organi tra loro o alla parete addominale.
Queste aderenze spesso si formano dopo un intervento chirurgico addominale. Durante l’operazione, gli organi possono essere spostati dalla loro posizione naturale, stimolando in alcune persone la crescita di tessuto cicatriziale in eccesso.
Le aderenze possono anche svilupparsi nelle persone che hanno avuto una peritonite, ossia un’infezione che colpisce la membrana che riveste gli organi addominali. L’endometriosi è un’altra causa possibile: in questa condizione, il tessuto che di norma riveste l’utero cresce altrove nel corpo, come nell’addome.
Per la maggior parte delle persone, le aderenze non presentano problemi di salute. Tuttavia, in alcuni casi, le bande di tessuto cicatriziale possono causare un’ostruzione completa o parziale dell’intestino, un problema noto come ostruzione intestinale.
A volte, l’intestino può bloccarsi e sbloccarsi, provocando sintomi che vanno e vengono.
In rari casi, il tessuto cicatriziale attorciglia strettamente una parte dell’intestino, interrompendo il normale apporto di sangue. Questo fenomeno, chiamato “strangolamento”, può portare alla necrosi della parte colpita dell’intestino e richiede un intervento chirurgico d’urgenza.
Le aderenze sono rare in coloro che non hanno mai subito interventi chirurgici addominali, ma sono comuni in pazienti con un passato chirurgico addominale frequente.
Sintomi
Spesso, le aderenze addominali non provocano alcun sintomo. Tuttavia, quelle che causano un’ostruzione intestinale parziale possono dare luogo a dolori addominali crampiformi intermittenti.
Un’ostruzione intestinale più grave può manifestare sintomi come:
- Intenso dolore addominale con crampi
- Nausea e vomito
- Distensione addominale
- Difficoltà ad espellere gas e feci
- Segni di disidratazione, come secchezza della pelle, bocca asciutta, sete estrema, minzione rara, tachicardia e ipotensione
Se l’intestino è strangolato, il dolore addominale è in genere molto forte e costante. L’addome appare gonfio e sensibile al tatto. Spesso, i pazienti con intestino strangolato mostrano segni di malattia sistemica, quali febbre, tachicardia e pressione arteriosa bassa.
Diagnosi
Il medico effettuerà un esame fisico concentrandosi sull’addome e, se necessario, sull’area rettale. Nelle donne, verrà eseguito un esame pelvico. Diagnosticare le aderenze può richiedere esami del sangue, radiografie del torace e dell’addome e solitamente una TAC addominale. In alcuni casi, una diagnosi definitiva è possibile solo attraverso la chirurgia.
Durata prevista
Le aderenze addominali sono permanenti a meno che non vengano rimosse tramite un intervento chiamato lisi delle aderenze, in cui il chirurgo taglia e rimuove il più possibile il tessuto cicatriziale.
Prevenzione
Non esiste un metodo sicuro per prevenire le aderenze. Questa possibilità rende i medici cauti nell’indicare la chirurgia addominale solo quando strettamente necessaria. Durante l’intervento, l’utilizzo di tecniche delicate e di guanti senza polvere può ridurre il rischio di svilupparle.
Trattamento
Le ostruzioni complete dell’intestino tenue spesso richiedono un intervento chirurgico. Nei casi meno gravi, l’intervento può essere ritardato di 12-24 ore per permettere al paziente di reidratarsi tramite infusioni endovenose, dando tempo all’ostruzione di risolversi senza chirurgia. Un tubo di aspirazione gastrico può essere usato per alleviare il dolore e la nausea. Se le aderenze causano uno strangolamento, è urgente un intervento chirurgico per rimuovere le aderenze e ripristinare il flusso sanguigno.
Quando rivolgersi a un professionista
Consultate un medico ogni volta che accusate un dolore addominale grave, principalmente se è accompagnato da febbre, nausea, vomito o movimenti intestinali poco frequenti.
Prognosi
Le aderenze addominali possono essere trattate ma tendono a ricorrere. Poiché la chirurgia è sia causa che cura delle aderenze, il problema può ripresentarsi, come nel caso in cui si eseguono interventi per risolvere ostruzioni intestinali che risultano in nuove aderenze.