In cosa consiste l’esame?
La biopsia epatica è una procedura medica che prevede il prelievo di un campione di tessuto del fegato per una successiva analisi al microscopio. Questo esame è fondamentale per identificare la causa e determinare il miglior trattamento per varie malattie epatiche, tra cui l’epatite e il cancro.
Come mi preparo all’esame?
Prima dell’esame, sarà necessario firmare un modulo di consenso che autorizza il medico a procedere. È importante informare il medico se avete avuto reazioni allergiche alla lidocaina o ad altri anestetici usati in odontoiatria. Se state assumendo insulina, è fondamentale discuterne con il medico. Lo stesso vale per farmaci quali aspirina, antinfiammatori non steroidei, vitamina E o altri che influenzano la coagulazione del sangue, poiché potrebbe essere necessario interrompere o modificare il loro dosaggio. Verranno inoltre eseguite analisi del sangue per determinare se esiste un rischio di sanguinamento post-procedura.
La sera prima dell’esame vi verrà chiesto di non mangiare o bere nulla dopo la mezzanotte. Si tratta di una misura precauzionale nel raro caso in cui si verifichi una complicazione che richieda un intervento chirurgico immediato.
Cosa succede quando viene eseguito il test?
La biopsia epatica si svolge in genere in un’area speciale dell’ospedale chiamata area endoscopica. Il paziente viene fatto indossare un camice ospedaliero e dotato di un bracciale per monitorare la pressione arteriosa, oltre a un dispositivo per misurare il livello di ossigeno nel sangue. Viene anche inserita una linea endovenosa nel braccio o nella mano per poter somministrare liquidi durante la procedura, se necessario.
Il fegato si trova sotto le costole sul lato destro del corpo. Il medico palpa questa zona per determinare i contorni del fegato. Se il fegato è piccolo, si può usare un’ecografia per localizzare la parte superiore e inferiore del fegato. Un anestetico viene iniettato nella pelle tra le costole inferiori per intorpidirla. Dopo di ciò, si inserisce l’ago per la biopsia epatica: sebbene l’ago sia lungo 5-6 pollici, non viene inserito completamente. Un piccolo frammento di tessuto epatico viene prelevato e l’ago viene poi rimosso.
La maggior parte dei pazienti sperimenta un leggero dolore o crampi sul lato destro o alla spalla subito dopo l’esame, ma l’indolenzimento di solito svanisce in 10-15 minuti.
In alternativa, il campione di tessuto epatico può essere raccolto tramite una biopsia epatica transgiugulare. In questo metodo, si inserisce un ago nella vena giugulare del collo e un catetere flessibile viene introdotto fino al fegato, guidato mediante raggi X o ultrasuoni. All’interno del fegato, un ago speciale viene passato attraverso il catetere per prelevare il campione di tessuto, che viene poi estratto attraverso il catetere stesso. Questa tecnica è considerata leggermente più sicura, benché i campioni ottenuti possano essere più piccoli e quindi più difficili da analizzare.
Quali rischi comporta l’esame?
La biopsia epatica è generalmente sicura, ma possono verificarsi complicazioni. Un possibile rischio è un’emorragia nel punto in cui l’ago penetra nel fegato, con il sangue che di solito si accumula nella sacca che avvolge il fegato, causando dolore per alcuni giorni. Emorragie più gravi sono rare, ma potrebbero richiedere un intervento chirurgico. Altri rischi, anch’essi rari, includono danni ai polmoni, all’intestino o alla cistifellea.
Devo fare qualcosa di particolare dopo la fine dell’esame?
Dopo la biopsia, è consigliato rimanere sdraiati sul fianco destro per due ore per permettere al peso corporeo di premere sul fegato, riducendo il rischio di sanguinamento. Successivamente, si resta sotto osservazione per altre quattro ore, con monitoraggio regolare della pressione sanguigna per escludere emorragie interne. Durante questo periodo, in genere, si può mangiare e bere normalmente.
Nei giorni successivi, mentre il fegato si riprende, è importante evitare di sollevare pesi e di praticare attività aerobica intensa.
Quanto tempo passa prima che si conosca il risultato dell’esame?
I patologi necessitano di circa cinque giorni per esaminare il campione di fegato e fornire i risultati dell’esame.