Che cos’è?
Il cancro anale è una crescita incontrollata di cellule anomale nell’ano, l’apertura terminale dell’intestino crasso attraverso cui i rifiuti solidi vengono espulsi dal corpo. I trattamenti per il cancro anale e per il cancro rettale possono variare; pertanto, per scegliere il trattamento più adeguato, i medici devono conoscere la localizzazione precisa e il tipo specifico di cellule interessate dal tumore.
Il corpo immagazzina i rifiuti digestivi (feci) nel retto, la parte inferiore dell’intestino crasso. Attraverso il canale anale, un breve passaggio che collega il retto all’apertura anale, le feci vengono espulse durante l’evacuazione.
Il canale anale è rivestito da diversi tipi di cellule. Le ghiandole anali, collocate sotto il rivestimento, lubrificano il canale anale facilitando i movimenti intestinali.
Nell’ano possono svilupparsi vari tipi di tumori. Questi comprendono tumori benigni, che non sono cancerosi, e tumori maligni, che possono diffondersi in altre parti del corpo. Alcune formazioni non cancerose possono trasformarsi in tumori maligni col passare del tempo.
Fattori di rischio
Il principale fattore di rischio è legato all’infezione da papillomavirus umano (HPV), che può causare escrescenze simili a verruche intorno all’ano. L’HPV-16 è particolarmente associato a un aumento del rischio di cancro anale, benché molte persone infette da HPV non sviluppino il cancro anale.
In generale, altri fattori di rischio includono:
- Infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus responsabile dell’AIDS.
- Storia di cancro cervicale, vaginale o vulvare.
- Partner sessuali multipli.
- Pratiche sessuali anali.
- Frequente arrossamento, gonfiore e dolore anale.
- Aperture anali anomale (fistole).
- Sistema immunitario compromesso.
- Uso prolungato di farmaci steroidei, in particolare nei pazienti sottoposti a trapianto d’organo.
- Fumo.
Alcune persone possono sviluppare il cancro anale anche in assenza di fattori di rischio noti.
Sintomi
- Sanguinamento dall’ano o dal retto (può essere lieve).
- Prurito nella zona anale.
- Dolore nella zona anale.
- Perdite anomale dall’ano.
- Modifiche nella forma dei movimenti intestinali (le feci possono diventare più sottili).
- Nodulo vicino all’ano.
- Ingrossamento dei linfonodi nella zona anale/inguinale.
È importante consultare un medico se si manifestano questi sintomi, poiché altre condizioni non tumorali, come le emorroidi, possono causare sintomi simili.
Diagnosi
Il cancro anale potrebbe essere rilevato durante un esame fisico di routine o una procedura medica minore. Alcuni tipi di cancro anale non presentano sintomi fino a stadi avanzati. Il medico potrebbe prescrivere i seguenti esami per diagnosticare il cancro anale:
- Esame fisico e anamnesi: il medico esaminerà la presenza di segni di salute o malattia e consulterà la storia medica del paziente.
- Esame rettale digitale: il medico inserisce un dito guantato e lubrificato nell’ano per rilevare noduli o anomalie.
- Endoscopia: con l’ausilio di un tubo illuminato dotato di lente o videocamera, il medico esamina l’ano, il retto e parte dell’intestino crasso.
- Biopsia: consiste nel prelievo di un campione di tessuto da analizzare al microscopio per individuare la presenza di tumore. Talvolta, durante la biopsia, può essere rimosso l’intero tumore e analizzati eventuali linfonodi coinvolti.
Se viene rilevato un tumore, si procede per determinare la sua espansione all’interno dell’ano o in altre parti del corpo, in un processo chiamato stadiazione, essenziale per stabilire le opzioni di trattamento.
Nell’ambito della stadiazione potrebbero essere effettuati esami di diagnostica per immagini come:
- Tomografia computerizzata (TC) del bacino, addome e torace.
- Ecografia dell’ano o del retto.
- Tomografia a emissione di positroni (PET).
I tumori del canale anale sono classificati in stadi dal 0 (precocissimo) al IV (più avanzato). Il cancro anale può ripresentarsi dopo il trattamento, situazione definita come cancro anale ricorrente.
Durata prevista
In assenza di trattamento, il cancro anale continuerà a crescere.
Prevenzione
Per ridurre il rischio di cancro anale:
- Praticare sesso sicuro: la miglior prevenzione è evitare comportamenti sessuali che possano esporre a infezioni da HPV e HIV.
- Usare il preservativo per proteggersi da malattie sessualmente trasmessibili.
- Limitare il numero di partner sessuali.
- Vaccinarsi contro l’HPV: un nuovo vaccino è disponibile per proteggere da alcune forme di HPV correlate al cancro cervicale, con la speranza di protezione anche contro il cancro anale e altre forme tumorali.
- Evitare il fumo, in quanto può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro anale.
Trattamento
Il trattamento per il cancro anale dipende da vari fattori:
- Il tipo di cellule tumorali coinvolte: cancro a cellule squamose, adenocarcinoma o cancro della pelle perianale.
- Stadio e posizione del tumore anale.
- Trattamenti precedenti del tumore anale.
I trattamenti standard includono radioterapia, chemioterapia e chirurgia, spesso in combinazione.
- Radioterapia: utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali e ridurre le dimensioni del tumore. Può essere somministrata da un dispositivo esterno oppure tramite sostanze radioattive posizionate vicino al tumore.
- Chemioterapia: impiega farmaci per uccidere o inibire la divisione delle cellule tumorali. Può essere somministrata per via orale, endovenosa o tramite iniezioni, agendo sistemicamente o localmente.
- Intervento chirurgico: a volte il trattamento può includere interventi chirurgici, a seconda della dimensione e della diffusione del tumore.
- Resezione locale: rimozione del tumore e del tessuto sano circostante se il tumore è piccolo e non si è diffuso, preservando i muscoli controllanti l’evacuazione.
- Resezione addominoperineale: rimozione dell’ano, del retto, di parte del colon e dei linfonodi cancerosi; l’intestino viene collegato a un’apertura nell’addome per la raccolta dei rifiuti in una sacca per colostomia.
Un approccio combinato di chemioterapia e radioterapia è spesso il più efficace.
Quando discutete delle opzioni di trattamento, chiedete al vostro medico degli effetti benefici e dei rischi associati, dell’impatto sulla prognosi e della qualità della vita durante e dopo il trattamento.
Controlli regolari durante il trattamento aiuteranno a monitorare la sua efficacia, mentre esami di follow-up post-trattamento verificheranno cambiamenti nelle condizioni del paziente.
Quando rivolgersi a un professionista
È consigliabile contattare il medico in presenza di sintomi riconducibili al cancro anale, tra cui:
- Sanguinamento dall’ano o dal retto.
- Dolore o prurito nella zona anale.
- Perdite anomale dall’ano.
- Modifiche nella forma dei movimenti intestinali.
- Nodulo vicino all’ano.
- Linfonodi ingrossati nella zona anale/inguinale.
Prognosi
Il cancro anale è spesso trattabile con un’ottima probabilità di cura. La prognosi dipende dalla localizzazione, dimensione del tumore e dalla sua possibile diffusione ai linfonodi.