Che cos’è il test di Allen?
Il test di Allen è un esame diagnostico utilizzato dai medici per valutare il flusso sanguigno arterioso nelle mani. Edgar Van Nuys Allen ha sviluppato questo test nel 1929, ma nel 1952 Irving S. Wright ha introdotto una variante che ha sostituito ampiamente l’originale nella pratica clinica moderna. Questo nuovo approccio è noto come test di Allen modificato. Negli anni, sono stati proposti diversi adattamenti al metodo moderno, ma pochi hanno acquisito la stessa importanza delle versioni originali.
Test originale
Il test di Allen originale si esegue attraverso pochi semplici passaggi:
- Il medico chiede al paziente di sollevare entrambe le braccia e di chiudere i pugni strettamente per un minuto.
- Successivamente, si fa pressione sulle arterie radiali ai polsi del paziente per interrompere il flusso di sangue.
- Mantenendo la pressione sulle arterie, il paziente apre rapidamente le mani e il medico osserva il colore delle stesse.
- Ripetendo l’esame, è possibile studiare anche le arterie ulnari.
L’obiettivo finale del test è identificare eventuali anomalie nella circolazione sanguigna.
Test di Allen modificato
La versione modificata del test viene condotta esaminando ogni mano separatamente.
- Il paziente si siede, solleva una mano e la stringe a pugno per circa 30 secondi.
- Il medico applica pressione sulle arterie ulnari e radiali del braccio sollevato.
- Con la mano ancora sollevata, il paziente la apre.
- Il medico rilascia la pressione sull’arteria ulnare mentre continua a premere sull’arteria radiale.
Questo metodo permette un’analisi più accurata del flusso sanguigno nelle arterie del paziente.
Pazienti incoscienti
Sono state sviluppate varianti del test di Allen per migliorarne la precisione o adattarlo a una più ampia gamma di pazienti. Per esempio, in caso di pazienti incoscienti o incapaci di chiudere i pugni, si può ricorrere a una modifica che prevede l’uso di una benda di Esmarch per arrestare il flusso sanguigno alla mano, consentendo così l’esecuzione del test.
Test di Allen a tre dita
I risultati del test di Allen possono essere influenzati dalla pressione esercitata dal medico. Per evitare risultati falsi e conseguenti complicazioni, alcuni medici utilizzano il metodo a tre dita. Invece di premere sulle arterie con i pollici, il medico utilizza le prime tre dita della mano, chiedendo al paziente di aprire e chiudere la mano dieci volte e poi di tenerla aperta.
Anatomia
Il test di Allen è possibile grazie alla presenza delle arterie radiali e ulnari nel braccio. L’arteria radiale, prossima alla superficie sul lato inferiore dell’avambraccio, è facilmente accessibile per misurare il polso quando il palmo è rivolto verso l’alto. L’arteria ulnare, invece, corre parallela alla radiale e rifornisce la mano insieme ad essa. In caso di insufficienza di una delle due arterie, l’altra può compensare fornendo il flusso ematico necessario.
Scopo del test di Allen
I medici utilizzano il test di Allen principalmente per valutare l’arteria ulnare, che non è facilmente accessibile come la radiale. Il test verifica la capacità della mano di ricevere sangue dall’arteria ulnare quando la radiale è occlusa, dimostrando così l’efficacia dell’arteria ulnare nel fornire sangue sufficiente.
Procedure
Tutte le varianti del test di Allen sono utili per valutare il flusso sanguigno prima di procedure mediche invasive. Ad esempio, prima di inserire una cannula o un catetere nell’arteria radiale, i medici devono accertarsi che l’arteria ulnare sia in grado di garantire un adeguato apporto di sangue. Il test di Allen modificato viene spesso eseguito anche prima di interventi di bypass cardiaco, per verificare se l’arteria radiale è adatta come innesto senza compromettere la circolazione della mano.
Risultati
I risultati del test di Allen possono avere due interpretazioni. Nella prima, se il colore della mano ritorna entro cinque secondi, il risultato è negativo e indica che l’arteria ulnare fornisce un adeguato apporto di sangue. Se invece il colore non ritorna entro cinque secondi, il risultato è positivo o anormale, suggerendo la necessità di considerare un altro sito per l’incannulamento o l’inserimento del catetere. Una seconda interpretazione classifica i risultati in tre categorie:
- Ritorno del flusso sanguigno in meno di sette secondi: normale.
- Ritorno del flusso sanguigno in 8-14 secondi: dubbio.
- Ritorno del flusso sanguigno in più di 14 secondi: anormale.
Falsi negativi
Il test di Allen può portare a falsi negativi se eseguito in modo errato. In tali casi, l’incannulamento potrebbe essere effettuato e la mano non riceverebbe un sufficiente flusso sanguigno. Questa eventualità è uno dei motivi per cui viene utilizzato il metodo a tre dita, che permette una superficie di pressione più ampia e precisa. Le posizioni delle arterie radiali e ulnari possono variare leggermente tra le persone, pertanto una pressione adeguata è essenziale per un esito corretto del test.
Complicazioni
Sebbene il test di Allen stesso non causi complicazioni, i falsi negativi possono essere pericolosi. L’ischemia, una condizione in cui i tessuti non ricevono un adeguato apporto di sangue e ossigeno, può verificarsi, compromettendo il metabolismo cellulare e portando alla necrosi del tessuto. L’ostruzione dell’arteria radiale è una causa comune di ischemia. Se durante un intervento l’arteria ulnare è l’unico vaso a fornire sangue e non funziona adeguatamente, c’è il rischio che la mano subisca danni ischemici. In generale, tuttavia, quando una mano ha un flusso sanguigno compromesso dall’arteria ulnare, l’altra mano spesso compensa avendo un adeguato flusso ematico. Il test di Allen può essere utilizzato per valutare anche questo aspetto.