Che cos’è un’eruzione cutanea virale?

Home / Articoli / Che cos’è un’eruzione cutanea virale?

Che cos’è un’eruzione cutanea virale?

Le eruzioni cutanee possono essere causate da molteplici fattori, ma le infezioni virali sono tra le più comuni. Malattie come il morbillo o il comune raffreddore possono provocare la comparsa di brufoli, protuberanze, cisti o arrossamenti sulla pelle. Le eruzioni virali derivano da un’infezione, non da una reazione allergica, e generalmente non provocano né prurito né dolore. Sebbene possano persistere fino a due settimane, solitamente scompaiono dopo pochi giorni.

Sintomi di un’eruzione cutanea virale

Le eruzioni cutanee virali non rappresentano un pericolo per la vita, però è importante monitorarle attentamente poiché talvolta possono indicare un’infezione più severa, specialmente se tardano a risolversi. Possono comparire insieme ad altri sintomi quali febbre, mal di testa, dolori muscolari, disturbi gastrointestinali, inappetenza e riduzione del livello energetico. È consigliabile consultare un medico se, oltre all’eruzione cutanea, si manifestano anche questi sintomi.

Preoccupazioni per un’eruzione cutanea virale

In caso un’eruzione cutanea si estenda su ampie zone del corpo, è consigliabile rivolgersi a una clinica o a un ospedale, specialmente in presenza di febbre. È fondamentale evitare di grattare le aree coinvolte, per prevenire ulteriori infezioni. Segni di infezione avanzata includono il rilascio di sostanze verdi o gialle, gonfiore, formazione di croste, dolore e la presenza di una striscia rossa che si allunga dall’eruzione. Difficoltà respiratorie, disorientamento, stanchezza estrema, difficoltà a svegliarsi, torcicollo, tachicardia, convulsioni, svenimenti o perdita di coscienza richiedono attenzione medica immediata.

Diagnosi di eruzione virale

Molte eruzioni cutanee presentano caratteristiche non specifiche, rendendo difficile per il medico identificare il virus responsabile. Tuttavia, alcune eruzioni virali sono più facilmente riconoscibili, come quelle dovute alla varicella o al morbillo. Le eruzioni di origine virale variano in forma e dimensione, manifestandosi frequentemente come macchie rossastre su diverse parti del corpo, con comparsa e diffusione rapide.

Trattamenti per l’eruzione virale

Nonostante un’eruzione cutanea possa non arrecare disagio significativo, i sintomi ad essa associati possono risultare fastidiosi e, in certi casi, pericolosi. In presenza di febbre, è consigliato aumentare l’assunzione di liquidi per contrastare la disidratazione. Il prurito e altri disturbi cutanei possono essere alleviati con bagni di farina d’avena (evitando comunque di strofinare la pelle). È importante lasciare l’eruzione esposta all’aria e astenersi dal grattarla.

Bambini e eruzioni cutanee virali

I bambini di ogni età necessitano di un adeguato apporto di liquidi in caso di eruzioni virali. Per i neonati sotto l’anno di età, è indicato integrare le abituali poppate con soluzioni reidratanti orali. I bambini più grandi dovrebbero idratarsi con acqua, succhi di frutta, ginger ale, limonata o ghiaccioli.

Consigli per i bambini con eruzione cutanea virale

I genitori dovrebbero tenere a casa i bambini con eruzioni cutanee e febbre evitando la scuola e promuovendo il riposo e attività tranquille. Il rientro a scuola è consigliabile solo dopo la regressione della febbre. Spesso, i bambini affetti da eruzioni virali possono soffrire di insonnia e avere comportamenti irritabili.

Controllo della temperatura del neonato

In presenza di un’eruzione virale su un neonato di meno di tre mesi associata a febbre, occorre monitorare attentamente il bambino. Le misurazioni di temperatura devono essere eseguite con un termometro digitale, non con uno a mercurio. Una temperatura di 100,4°F o superiore, oppure 101°F ascellare o superiore, richiede un intervento medico. Per i bambini oltre i tre mesi e fino ai tre anni, una temperatura rettale o auricolare superiore a 102°F o 101°F ascellare indica la necessità di una valutazione medica più precisa.

Eruzione virale: Varicella

La varicella è una delle eruzioni virali più comuni e lievi, prevalente nei bambini ma non rara negli adulti. Sebbene non sia grave, è altamente contagiosa, e provoca un’eruzione pruriginosa di vesciche piene di liquido. Prima dell’introduzione della vaccinazione contro la varicella a metà anni ’90, la malattia era largamente diffusa. La vaccinazione ha significativamente ridotto le ospedalizzazioni causate da questo virus.

Eruzione virale: Herpes zoster

L’herpes zoster è un’infezione virale dolorosa caratterizzata spesso da una singola striscia di vesciche lungo il busto. Chi ha avuto la varicella ha il virus inattivo dell’herpes zoster nei nervi vicini al midollo spinale e al cervello. Anni dopo, questo virus può riattivarsi causando l’herpes zoster. Esiste un vaccino che può diminuire il rischio di sviluppare questa malattia.

Eruzione virale: Morbillo

Il morbillo è un’infezione virale infantile altamente contagiosa. La vaccinazione ha quasi eliminato il morbillo negli Stati Uniti, ma recentemente i casi annuali sono aumentati da circa 60 a oltre 200. Il morbillo può essere molto grave e talvolta fatale per i bambini piccoli. Malgrado il vaccino, la malattia causa ancora oltre 100.000 morti annualmente nel mondo.