Colonscopia

Che cos’è?

La colonscopia è un esame medico che consente di ispezionare l’intero colon, noto anche come intestino crasso. Per condurre questo esame, il medico utilizza un dispositivo chiamato colonscopio, che è un tubo flessibile dotato di lenti, una piccola telecamera e una fonte luminosa all’estremità. Grazie alla tecnologia a fibre ottiche e a un piccolo chip video, il colonscopio esplora l’interno del colon e trasmette le immagini a uno schermo video.

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La colonscopia permette di esaminare l’interno del colono. Ciò la rende uno strumento efficace per individuare il cancro del colon, i polipi, le infiammazioni e altre problematiche del tratto gastrointestinale. La colonscopia periodica è considerata ancora il metodo più efficace per lo screening dei polipi e del cancro in fase iniziale. Per le persone con rischio medio, la colonscopia o un altro test di screening alternativo dovrebbe iniziare a 50 anni. Tuttavia, alcuni esperti consigliano di iniziare lo screening già a 45 anni.

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A cosa serve

La colonscopia viene utilizzata per osservare la superficie interna del colon, rendendola uno strumento chiave per identificare cancro del colon, polipi, infiammazioni e altre problematiche gastrointestinali. Rimane il metodo preferito per lo screening di polipi e cancro in stadio precoce. Per chi ha un rischio medio, lo screening è consigliato a partire dai 50 anni, sebbene alcuni esperti suggeriscano di iniziare a 45 anni.

Per le persone ad alto rischio di cancro del colon-retto, a causa di una storia familiare di questa malattia, di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino o di sindromi genetiche come la poliposi adenomatosa familiare, lo screening dovrebbe cominciare prima. Le colonscopie regolari a intervalli più frequenti sono raccomandate anche a chi ha già subito l’asportazione di un polipo o di una lesione cancerosa.

La colonscopia è indicata anche dopo un risultato positivo a un test del sangue occulto fecale, per indagare sull’origine di un’emorragia rettale o per confermare aree di colite in caso di sintomi evidenti.

Se durante la colonscopia si individuano aree sospette, il medico può prelevare una biopsia per ulteriori analisi di laboratorio. Nel caso venga scoperto un polipo, quest’ultimo può essere rimosso e inviato per esami di laboratorio.

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Preparazione

Affinché il medico possa avere una chiara visione dell’intestino durante la colonscopia, è essenziale che l’intestino sia completamente svuotato. Il medico fornirà istruzioni dettagliate sull’uso dei lassativi il giorno precedente l’operazione. Le indicazioni potrebbero variare a seconda del medico e potrebbero includere anche l’impiego di clisteri. In certi casi, sarà necessario seguire una dieta liquida nei giorni precedenti l’intervento e astenersi dal consumo di cibo e bevande dalla mezzanotte precedente la procedura. Poiché la colonscopia prevede la somministrazione di farmaci sedativi, è preferibile farsi accompagnare e riportare a casa da un amico o un familiare.

Come si svolge

Prima della colonscopia vi verrà chiesto di indossare un camice da ospedale. L’assistente del medico rileverà i vostri parametri vitali, come temperatura, polso e pressione sanguigna. Potrà essere applicato un pulsossimetro per misurare il livello di ossigeno nel sangue e, se necessario, cerotti per registrare l’elettrocardiogramma (ECG) per monitorare il battito cardiaco. Durante l’esame, vi saranno date istruzioni per mettervi sul lettino su un fianco, con il corpo coperto da un lenzuolo. Potrebbe esservi chiesto di portare una o entrambe le ginocchia verso il petto.

Prima dell’inserimento del colonscopio flessibile e lubrificato nel retto, verrà somministrato un sedativo leggero. Il medico guiderà il colonscopio fino alla fine del colon, introducendo, se necessario, una piccola quantità di aria per dilatare l’intestino e migliorare la visibilità. Durante l’esame, il medico potrebbe raccogliere campioni di feci o tessuti per ulteriori analisi.

Follow-up

Una volta terminata la colonscopia, sarà possibile rivestirsi. Tuttavia, a causa degli effetti sedativi dei farmaci, si raccomanda l’accompagnamento di un amico o un familiare fino a casa. Si potrebbe avvertire la necessità di espellere gas accumulati nell’intestino durante l’esame.

Sarà possibile riprendere la normale alimentazione quando lo si desidera. Se durante l’esame è stato raccolto un campione di feci o è stata effettuata una biopsia, i risultati verranno comunicati dopo alcuni giorni.

Rischi

Le colonscopie comportano il rischio di complicazioni gravi in circa 1 o 3 casi su 1.000. Queste possono includere sanguinamenti importanti, perforazione o danni alla parete intestinale.

Quando chiamare un professionista

Contattare immediatamente il medico in caso di emorragie rettali post-colonscopia o se si avvertono sintomi come svenimenti, vertigini, difficoltà respiratorie o palpitazioni. È importante avvisare il medico se si manifestano dolori addominali con o senza nausea e vomito, febbre, brividi, mal di testa intenso o dolori muscolari.