Come la bulimia influisce sulla salute
La bulimia nervosa è un disturbo complesso caratterizzato da episodi di abbuffate seguiti da comportamenti di compensazione, come il vomito indotto. Negli Stati Uniti, più di sei milioni di persone ne soffrono. Sebbene molte ricerche indichino la bulimia principalmente come un disturbo psicologico, emergono prove che suggeriscono una relazione multifattoriale. La comunità scientifica sta ancora esplorando come la bulimia influisca su diversi aspetti della salute e come si manifesti nei pazienti.
Problemi alla mascella
Il frequente vomito tipico della bulimia non danneggia solo lo smalto, il colore e la forma dei denti, ma compromette anche il palato molle. Quest’ultimo può diventare irritato e graffiato a causa dell’esposizione continua agli acidi gastrici e all’uso delle dita durante lo spurgo. Inoltre, chi soffre di bulimia può sviluppare disturbi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM), che causano dolore e infiammazione alle articolazioni della mascella. Questo provoca difficoltà nella masticazione, mal di testa cronici e dolori al collo e alle spalle.
Tassi di fertilità più bassi
L’ormone follicolo-stimolante (FSH) è fondamentale per la crescita dei follicoli che producono ovuli durante l’ovulazione. La bulimia può interferire con questo processo poiché le persone affette presentano spesso livelli più bassi di estrogeni, causando uno squilibrio metabolico. Questo squilibrio si traduce in una diminuzione della fertilità, a causa della riduzione dei livelli di FSH e dell’ormone luteinizzante (LH), entrambi cruciali per l’ovulazione.
Testosterone più alto
Una conseguenza dei ridotti livelli di estrogeni è l’aumento del testosterone in molti pazienti con bulimia, che potrebbe contribuire al ciclo di abbuffate e purghe. Gli scienziati ipotizzano che un eccesso di testosterone possa indurre il desiderio di cibi ricchi di zuccheri e grassi, causando una fame costante. Ciò porta le persone affette da bulimia a episodi di abbuffate seguiti da sensi di colpa e purghe, reiterando il ciclo. Questa teoria suggerisce che alcune forme di bulimia possano essere legate a un disturbo metabolico, oltre che psicologico.
Cause delle proteine batteriche
Oltre agli studi psicologici e neurobiologici sulla bulimia, una possibile causa molecolare è stata suggerita dagli scienziati. Essi hanno isolato la proteina ClpB, prodotta dall’E. coli, come potenziale fattore nei disturbi alimentari. Questa proteina batterica sembra influenzare l’assunzione di cibo e le emozioni, come l’ansia, nei pazienti, richiedendo comunque ulteriori ricerche per definire meglio il suo ruolo.
Possibile legame genetico
Il disturbo d’ansia da separazione e il disturbo d’ansia generalizzata, che mostrano legami genetici, sono stati rilevati in uno studio del 2005 come comuni tra ragazze gemelle con disturbi alimentari. Sebbene molti fattori contribuiscano allo sviluppo di un disturbo alimentare, ansie e depressioni infantili possono aumentare il rischio di bulimia durante l’adolescenza.
Probabilità di complicazioni fetali
Circa la metà delle donne con bulimia presenta amenorrea, rendendo la gravidanza più difficile. Quando queste donne concepiscono, il rischio di aborto spontaneo, nati morti e morte fetale aumenta. Uno dei motivi principali è l’uso continuo di lassativi e diuretici, che priva il feto dei nutrienti e dei fluidi essenziali per uno sviluppo sano, causando anomalie fetali.
Prolasso rettale associato
Le complicazioni ano-rettali sono comunemente legate alla bulimia. L’uso cronico di lassativi può provocare il prolasso rettale, una condizione dolorosa in cui la parete del retto sporge attraverso l’ano. Anche la pressione intra-addominale costante dovuta al vomito forzato può contribuire a questo problema. Se non trattato, il prolasso rettale può portare a danni permanenti e spesso richiede un intervento chirurgico.
Sindrome di Pseudo Bartter
Interrompere bruscamente l’uso di lassativi o diuretici può essere pericoloso. La sindrome di Pseudo Bartter è una complicanza che può emergere da una cessazione improvvisa e tra i suoi rischi maggiori c’è l’ipopotassiemia, un squilibrio elettrolitico che può causare improvvisi eventi cardiaci.
Uomini e bulimia
Anche se la bulimia colpisce maggiormente le donne, negli Stati Uniti circa 1,5-2 milioni di uomini ne soffrono. Gli studi suggeriscono che gli atleti maschi coinvolti in sport che richiedono un controllo del peso sono particolarmente vulnerabili e spesso non vengono diagnosticati. La natura culturale della psicologia maschile può spingerli verso altri comportamenti di compensazione, come l’eccessivo esercizio fisico e la manipolazione dietetica, al posto del vomito.
Sangue più denso
In rare occasioni, le purghe possono portare a conseguenze fatali. La disidratazione cronica risultante dalle purghe regolari provoca una riduzione del contenuto d’acqua nel sangue, rendendolo più denso. Il cuore deve lavorare di più per pompare questo sangue denso, portando a un ingrossamento dell’organo e l’aumento rischioso di frequenza cardiaca e pressione arteriosa, esponendo il cuore al rischio di aritmie letali.