Cosa sapere sul pompaggio del latte materno
Il latte materno rappresenta l’opzione più nutriente per nutrire il neonato, tuttavia, l’allattamento al seno richiede un notevole impegno. L’uso del tiralatte diventa una valida alternativa quando il lavoro, la scuola o altre responsabilità impediscono al genitore che allatta di essere presente a casa durante l’orario della poppata. Tuttavia, come ogni strumento che offre convenienza, anche l’utilizzo del tiralatte presenta alcuni svantaggi e richiede un corretto equipaggiamento e tecniche appropriate.
Vantaggi
Esprimere il latte materno con un tiralatte comporta diversi benefici rispetto all’allattamento diretto al seno, all’estrazione manuale e all’uso di latte artificiale. Il latte materno è naturalmente più facile da digerire per il bambino e offre maggiori benefici per la salute anche dopo lo svezzamento. Inoltre, l’uso del tiralatte consente una maggiore libertà, facilitando il ritorno al lavoro o ad altre attività, e permettendo al partner di partecipare all’alimentazione del neonato.
Svantaggi
L’aspirazione di un tiralatte può risultare eccessivamente potente e dolorosa per coloro che hanno un seno sensibile. Inoltre, un uso frequente del tiralatte può irritare il seno e i capezzoli, causando secchezza o irritazioni cutanee. Sebbene esistano soluzioni a questi problemi, come l’uso di un tiralatte diverso o l’applicazione di latte materno sulla pelle secca, alcuni genitori potrebbero preferire evitare del tutto il tiralatte.
Ostacoli
Permangono numerose barriere che limitano l’uso del tiralatte. Il pompaggio del latte può richiedere tempo, una risorsa che molte persone, soprattutto con un neonato, non hanno. Inoltre, l’assenza di opzioni di conservazione adeguate, come bottiglie e frigoriferi, può complicare il pompaggio fuori casa. Anche i luoghi di lavoro possono non offrire supporto per il pompaggio, non fornendo un ambiente sicuro e igienico o addirittura proibendo questa pratica.
Quando iniziare a pompare
È possibile iniziare a usare il tiralatte in qualsiasi momento dopo il parto. Chi prevede di stare lontano dal bambino per periodi prolungati dovrebbe programmare di avviare il pompaggio qualche settimana prima. In questo modo, sarà possibile fare pratica e dare al neonato la possibilità di abituarsi all’alimentazione tramite biberon.
Frequenza di pompaggio
Più frequentemente si pompa, maggiore sarà la produzione di latte. L’ideale sarebbe pompare ogni volta che il bambino si nutre normalmente. Per la maggior parte delle persone significa pompare per circa 15 minuti ogni poche ore, garantendo così che la produzione di latte sia sufficiente per sostenere il bambino. Se possibile, utilizzare un tiralatte doppio per ridurre il tempo necessario per il pompaggio.
Livelli di stress
Mantenere bassi i livelli di stress durante l’allattamento è essenziale, poiché lo stress può ridurre la capacità dell’organismo di rilasciare il latte materno. Chi si avvicina per la prima volta al tiralatte può trovarlo sgradevole e potrebbe necessitare di un po’ di tempo per abituarsi prima di riuscire a esprimere una quantità sufficiente di latte. In caso di difficoltà, può essere utile massaggiare il seno, applicare un impacco caldo o guardare una foto del bambino.
Rimanere idratati
Durante l’allattamento e il pompaggio, è importante limitare l’assunzione di caffè, soda e altre bevande contenenti caffeina, poiché possono disturbare il sonno del bambino e causarne l’irritabilità. Anche la disidratazione può ostacolare la produzione e il rilascio di latte materno, quindi è fondamentale bere regolarmente liquidi idratanti come acqua, succhi di frutta e latte durante la giornata.
Pompare e rilasciare
Alcune credenze comuni indicano che si debba esprimere una piccola quantità di latte materno e scartarla prima di riempire un intero biberon. Questa pratica è basata sull’idea che i batteri del seno e del tiralatte possano contaminare il latte e far ammalare il bambino. Tuttavia, se il tiralatte viene pulito correttamente, i pochi batteri presenti possono addirittura contribuire a rafforzare le difese immunitarie del bambino. Inoltre, non è necessario tirare e scartare il latte dopo aver consumato alcol, anche se è consigliabile attendere almeno due ore prima di pompare o allattare.
Ingorgo mammario
Anche se si è a casa con il bambino, il tiralatte può risultare utile in caso di ingorgo mammario. Durante l’allattamento, e in particolare durante lo svezzamento, il latte materno può accumularsi nel tessuto intorno ai dotti, causando dolore e potenzialmente ostruendo i dotti stessi. Durante lo svezzamento, il tiralatte può anche aiutare ad allenare il seno a ridurre gradualmente la produzione di latte.
Conservare in modo sicuro il latte materno pompato
Per evitare contaminazioni, è fondamentale seguire le corrette tecniche di preparazione e conservazione del latte materno estratto. Utilizzate sacchetti appositi per la conservazione del latte materno o contenitori alimentari puliti, in vetro o plastica, con coperchi a chiusura ermetica. Il latte appena estratto è sicuro a temperatura ambiente per circa quattro ore e può essere conservato in frigorifero fino a quattro giorni. Il latte congelato è sicuro fino a 12 mesi, ma la qualità migliore si mantiene fino a sei mesi. Non ricongelare mai il latte materno dopo che è stato scongelato.