Cybersickness: Più del mal d’auto digitale

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Cybersickness: Oltre il disagio da dispositivi digitali

Il cybersickness si manifesta con sintomi come nausea, disorientamento, affaticamento degli occhi e mal di testa, tra gli altri. Questa condizione è collegata all’uso di dispositivi digitali e può essere paragonata a fenomeni come la cinetosi o i disturbi legati alla realtà virtuale. Molti esperti vedono queste condizioni come varianti di un problema comune.

Segni e sintomi

I sintomi del cybersickness si suddividono generalmente in tre categorie: disorientamento, che include sensazioni come vertigini e capogiri; problemi oculomotori, che comprendono affaticamento, mal di testa e stanchezza oculare, derivanti dallo stress sul sistema visivo; e sintomi che si sovrappongono come perdita di concentrazione e visione offuscata.

Cause

Sebbene le cause precise del cybersickness non siano del tutto chiare, è noto che esistono alcune meccaniche alla base del fenomeno. Molti esperti ritengono che il cybersickness derivi da una discrepanza tra gli input sensoriali: il sistema visivo segnala al cervello il movimento, mentre il sistema vestibolare dell’orecchio interno e il sistema propriocettivo del corpo suggeriscono staticità.

Inneschi

Il cybersickness può emergere durante l’utilizzo di qualsiasi dispositivo con schermo digitale, sebbene telefoni e monitor di computer siano i colpevoli più comuni. Un tipico innesco è la visualizzazione di pagine web con uno sfondo statico e uno scorrimento rapido. Con il crescente lavoro da remoto, sempre più persone manifestano sintomi di cybersickness durante riunioni online dove qualcun altro controlla lo schermo. Anche la realtà virtuale e aumentata può contribuire allo sviluppo della condizione.

Realtà virtuale e aumentata

Alcuni esperti distinguono la nausea e i sintomi oculomotori correlati alla realtà virtuale e aumentata dalla cybersickness, mentre altri li considerano manifestazioni della stessa condizione. La realtà virtuale, implicando l’uso di visori che isolano l’utente dal mondo reale, può provocare elevati livelli di nausea, che aumentano con il prolungato utilizzo. La realtà aumentata, sovrapponendo contenuti digitali al mondo reale attraverso dispositivi come smartphone, tende a causare più problemi oculomotori.

Aspetti tecnici

Gli studiosi hanno individuato alcune caratteristiche tecniche che possono facilitare la comparsa del cybersickness. La parallasse di movimento, che crea l’impressione di maggiore velocità per gli oggetti vicini rispetto ai lontani, se mal strutturata, può indurre il disturbo. Altri fattori coinvolti sono l’ampiezza del campo visivo, comune nei videogiochi, e la dissonanza tra movimento percepito e movimento reale.

Differenze di suscettibilità

La suscettibilità al cybersickness varia tra le persone, con differenze anche di 10.000 volte. Le ricerche dimostrano che le donne sono più inclini a soffrire di cybersickness rispetto agli uomini, sebbene spesso si riprendano più rapidamente. Chi non gioca regolarmente ai videogiochi e chi ha preesistenti problemi di equilibrio può manifestare sintomi più gravi.

Cybersickness vs. Cinetosi

La cybersickness e la cinetosi presentano sintomi simili, come nausea e disorientamento, ma si verificano in contesti opposti: la cinetosi si manifesta quando il corpo sente movimento senza vederlo (come su una nave), mentre la cybersickness avviene quando si vede il movimento senza percepirlo fisicamente.

Gestione dei sintomi

I sintomi del cybersickness possono essere invalidanti in base alla loro gravità. Si consiglia di rallentare lo scorrimento e di prendere appunti manuali se compaiono segnali del disturbo. Alcuni trovano sollievo respirando profondamente, mentre nei casi più severi può essere utile ricorrere a farmaci da banco contro la cinetosi.

Prevenzione

Chi è incline al cybersickness può implementare alcune misure preventive. Occhiali con filtri per la luce blu possono ridurre i problemi oculomotori. Utilizzare caratteri più grandi e lo zoom sui dispositivi con piccoli schermi può essere utile. Si consiglia inoltre di evitare pasti pesanti, fare pause frequenti e limitare l’uso di più monitor.

Quando consultare un medico

Di solito, la cybersickness non richiede assistenza medica. Tuttavia, nel caso in cui i sintomi persistano per oltre 24 ore dopo aver ridotto l’esposizione agli schermi digitali, potrebbe essere presente un problema soggiacente. Coloro che devono usare dispositivi digitali per lavoro o studio e soffrono frequentemente di cybersickness potrebbero beneficiare di farmaci per la cinetosi a lungo termine.