Che cos’è l’esame?
L’ecografia utilizza onde sonore, anziché radiazioni, per generare immagini statiche o in movimento delle strutture all’interno del corpo umano. Questa tecnologia di imaging funziona in modo analogo al radar e al sonar, sviluppati durante la Seconda Guerra Mondiale per localizzare oggetti non visibili come aerei, missili e sottomarini. Il processo inizia applicando un lubrificante su una piccola area della pelle per ridurre l’attrito. Successivamente, un radiologo o un tecnico ecografico posiziona un trasduttore a ultrasuoni, che assomiglia a un microfono, sopra la pelle e lo muove delicatamente per ottenere la posizione di visualizzazione ottimale. Il trasduttore emette onde sonore nel corpo e raccoglie gli echi che ritornano dagli organi e dai tessuti interni. Un computer elabora questi echi trasformandoli in un’immagine visualizzata su un monitor.
L’ecografia Doppler è una variante di questa tecnica che fornisce non solo immagini delle strutture interne, ma consente anche di esaminare il flusso sanguigno all’interno dei vasi. Grazie all’effetto Doppler – che consiste nella variazione di frequenza delle onde sonore o luminose quando colpiscono un oggetto in movimento – questo tipo di ecografia genera immagini del sangue in movimento.
L’ecografia carotidea consente di visualizzare la quantità di sangue che fluisce attraverso le arterie carotidi, i principali vasi che trasportano sangue al cervello e si trovano su entrambi i lati del collo. Questa tecnica di imaging permette al medico di determinare se vi è un restringimento delle arterie dovuto a depositi di colesterolo o altre anomalie. Solitamente, tale esame viene utilizzato per valutare individui che hanno subito un ictus o che sono a rischio elevato a causa di un ridotto flusso sanguigno nelle arterie carotidi.
Come ci si prepara all’esame?
Non è necessaria alcuna preparazione specifica.
Cosa succede quando si esegue il test?
Dopo aver applicato un gel trasparente su una parte del collo per facilitare il movimento del sensore a ultrasuoni, il tecnico posiziona il sensore sulla pelle. Sulla schermata di un monitor compare un’immagine. Mentre il tecnico sposta il sensore lungo il collo, varie visualizzazioni dell’arteria carotidea vengono mostrate sullo schermo. Con l’apparecchiatura che misura il flusso sanguigno attraverso l’arteria, si possono sentire suoni simili a un battito cardiaco. L’altro lato del collo viene esaminato nello stesso modo. L’esame solitamente dura tra i 15 e i 30 minuti.
Quali rischi comporta l’esame?
Non ci sono rischi associati all’esame.
Devo fare qualcosa di particolare dopo la fine dell’esame?
Non è richiesto alcun intervento particolare dopo l’esame.
Quanto tempo passa prima che si conosca il risultato dell’esame?
Il tecnico registra il test e il video è esaminato da un radiologo. Quest’ultimo effettua le misurazioni necessarie e prepara un rapporto per il medico curante. Solitamente, il medico riceve i risultati entro pochi giorni.