Fattori che possono causare un infarto
Un infarto si manifesta quando un’arteria coronarica viene ostruita, interrompendo l’afflusso di sangue al cuore. L’ostruzione può essere provocata da accumuli di grasso, coaguli di sangue o spasmi che bloccano il flusso sanguigno. Generalmente, diversi fattori concorrono a causare un infarto e non uno solo. L’accumulo nelle arterie può impiegare anni per raggiungere un livello critico. Un evento cardiovascolare può sembrare improvviso, ma in realtà è il risultato di un processo protratto nel tempo.
Rabbia
I sentimenti di rabbia intensa possono scatenare cambiamenti fisiologici che incrementano il rischio di infarto. Un afflusso di ormoni dello stress aumenta la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, favorendo la formazione di coaguli di sangue. Questo porta a un rischio maggiore di un evento cardiovascolare rischioso per circa due ore dopo un’esperienza di rabbia intensa. Qualsiasi evento stressante può avere un simile impatto sul cuore.
Infezioni
Gli scienziati hanno trovato correlazioni tra infezioni come polmonite e influenza e un accresciuto rischio di malattie cardiovascolari, inclusi gli attacchi di cuore. Il pericolo è particolarmente elevato nelle due settimane successive a un’infezione, a causa dell’infiammazione persistente che segue la risposta immunitaria del corpo. Infezioni virali che causano iperinfiammazione e formazione di coaguli di sangue possono aumentare il rischio di infarto.
Esercizio fisico troppo intenso
L’esercizio fisico intenso può provocare un infarto in persone già a rischio, specialmente se non sono abituate all’attività fisica. L’inverno è spesso definito la “stagione degli infarti” poiché le nevicate spingono le persone sedentarie a spalare la neve, mettendo grande stress sul cuore e aumentando il rischio di ostruzioni o battiti irregolari, soprattutto in presenza di patologie preesistenti. Molti non sono consapevoli di avere condizioni cardiache latenti, quindi è consigliato consultare un medico prima di iniziare una nuova attività fisica.
Mangiare un pasto pesante
Il rischio di infarto è significativamente più alto nelle due ore successive a un pasto abbondante. Questo aumento è dovuto al fatto che il flusso sanguigno viene deviato dall’apparato cardiaco a quello digestivo, riducendo l’afflusso di ossigeno al cuore. Un eccessivo riempimento dello stomaco può portare a un battito cardiaco accelerato e irregolare, fattori pericolosi per chi già presenta problemi cardiovascolari.
Esposizione all’inquinamento
L’inquinamento atmosferico non solo danneggia la salute polmonare, ma aumenta anche il rischio di malattie cardiache, inclusi gli attacchi di cuore. L’esposizione prolungata all’inquinamento accelera l’invecchiamento delle cellule sanguigne, innesca lo stress ossidativo e favorisce l’accumulo di depositi di calcio che contribuiscono all’aterosclerosi, ovvero l’ostruzione delle arterie coronarie.
Svegliarsi
Il risveglio, in particolare tra le 6 e mezzogiorno, può rappresentare un momento critico per i soggetti a rischio di infarto. L’ormone dello stress associato al ritmo circadiano che al mattino aumenta il flusso sanguigno può contribuire al rischio, insieme alla disidratazione e alla ridotta efficacia dei medicinali per il cuore dopo una notte di sonno.
Fare sesso
Una vita sessuale attiva non dovrebbe essere dannosa per il cuore, ma l’aumento di frequenza cardiaca e pressione sanguigna durante l’attività sessuale può rappresentare un rischio per chi ha malattie cardiovascolari instabili. Tuttavia, se una persona può salire una rampa di scale senza problemi, fare sesso dovrebbe essere sicuro, sempre sotto controllo medico se necessario.
Tempo estremo
Condizioni climatiche estreme, sia calde che fredde, possono aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. Negli Stati Uniti, queste condizioni sono comuni nei mesi di dicembre e gennaio. Le basse temperature provocano il restringimento dei vasi sanguigni, mentre durante i caldi le arterie coronarie già ostruite possono ricevere meno flusso sanguigno, scatenando un infarto.
Uso di droghe
L’uso di droghe, sia legali che illegali, aumenta il rischio di infarto. Gli stimolanti sono particolarmente pericolosi perché incrementano la frequenza cardiaca. Il THC nella marijuana è collegato a eventi cardiovascolari per lo stesso motivo, mentre il fumo di tabacco è un noto fattore di rischio. Anche le droghe iniettabili possono causare problemi cardiaci tramite infezioni e collasso delle vene.
Invecchiamento e genetica
L’invecchiamento è un fattore di rischio per gli infarti, particolarmente frequenti negli uomini oltre i 45 anni e nelle donne oltre i 55. Anche la genetica gioca un ruolo importante: alcune persone hanno un rischio più alto di problemi cardiaci già alla nascita. Chiunque abbia antecedenti familiari di malattie cardiache dovrebbe discuterne con il medico e fare una valutazione appropriata.