Gli effetti del fumo sull’intero organismo

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Gli effetti del fumo su tutto l’organismo

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il tabacco causa ogni anno la morte di oltre sette milioni di fumatori e 1,2 milioni di non fumatori, tra cui bambini. Per decenni, i professionisti della salute hanno evidenziato il legame tra il consumo di tabacco e malattie respiratorie, alcuni tipi di cancro e altre patologie. Tuttavia, le condizioni potenzialmente letali non sono le uniche conseguenze possibili. Gli effetti del fumo sono più deleteri per l’intero organismo di quanto si pensi, soprattutto perché una singola sigaretta contiene migliaia di sostanze chimiche nocive.

Bronchite

La bronchite è un’infiammazione delle vie respiratorie che comporta un aumento della produzione di muco. La cosiddetta “tosse del fumatore” è una tosse umida dovuta a questo tipo di infiammazione. Normalmente, le cellule che rivestono le vie aeree muoiono e si rigenerano costantemente. Tuttavia, gli esperti hanno scoperto che il fumo interrompe questo processo sopprimendo la BIK, una proteina responsabile della morte naturale delle cellule. Una carenza di questa proteina porta le cellule delle vie aeree a produrre una quantità eccessiva di muco.

Ansia

Per alcuni, le sigarette sono una risposta allo stress e all’ansia, e possono persino sembrare alleviarli. Tuttavia, la ricerca suggerisce che il fumo può causare disturbi dell’umore, compresi gli attacchi di panico. I medici affermano che il fumo altera l’integrità microstrutturale della materia bianca del cervello nella corteccia prefrontale, influenzando così la capacità di elaborare l’ansia. Inoltre, riduce la quantità di materia grigia nel cervelletto e in altre aree del cervello che regolano le emozioni.

Menopausa precoce

La menopausa precoce si verifica nelle donne di età inferiore ai 45 anni ed è associata a un aumento del rischio di diverse malattie, tra cui disfunzioni cognitive e osteoporosi. Uno studio ha analizzato donne di circa 35 anni, la cui abitudine al fumo variava da leggera a pesante prima e durante i test. I medici hanno scoperto che coloro che continuavano a fumare fino a 35 anni erano a maggior rischio di menopausa precoce, mentre le forti fumatrici che hanno smesso alla stessa età avevano un rischio ridotto, ma comunque significativo. I ricercatori ritengono che la nicotina e gli idrocarburi policiclici abbiano effetti tossici sui livelli di estrogeni nel siero e sui follicoli ovarici.

Aumento delle infezioni

Le cellule del sistema immunitario, come le cellule T e le cellule B, proteggono l’organismo dalle infezioni. I fumatori e le persone esposte al fumo passivo sono più suscettibili alle infezioni batteriche, come la vaginosi e la meningite, perché le sostanze chimiche presenti nelle sigarette compromettono la funzione immunitaria. I fumatori sono anche più vulnerabili alle condizioni gastrointestinali causate dall’Heliobacter pylori, un batterio legato alle ulcere, e il fumo rende i trattamenti per questo batterio significativamente meno efficaci.

Uveite

Quando l’uvea, la parete oculare, si infiamma, si sviluppa una condizione chiamata uveite. Questa può causare arrossamenti e offuscamenti della vista in uno o entrambi gli occhi, ma progredisce rapidamente e può condurre alla cecità totale. Gli studi dimostrano che i fumatori hanno una probabilità più che doppia rispetto ai non fumatori di sviluppare l’uveite, e tale probabilità è ancora più alta nel caso di uveite infettiva causata da batteri, virus o parassiti.

Aborto spontaneo

Negli Stati Uniti, tra il 10 e il 15% delle gravidanze termina con un aborto spontaneo nel primo trimestre. Le donne che fumano non solo incontrano difficoltà nel concepire, ma affrontano anche un rischio maggiore di aborto spontaneo nei primi mesi. Alcune ricerche indicano che il rischio di aborto aumenta dell’1% per ogni sigaretta fumata al giorno. Le donne incinte non fumatrici, ma esposte al fumo passivo, presentano un rischio di aborto del 11%.

Gravidanza ectopica

Una gravidanza ectopica si verifica quando l’embrione si impianta nelle tube di Falloppio o in un’altra area fuori dall’utero. Nelle donne che fumano, i test dimostrano che la cotinina, un sottoprodotto della nicotina, altera l’espressione del recettore-1 della prokineticina, PROKR1, una proteina essenziale per l’impianto dell’embrione. I medici ritengono che la cotinina aumenti i livelli di questa proteina nelle tube di Falloppio, portando a questo sviluppo potenzialmente mortale.

SIDS

Secondo il CDC, circa il 7% delle donne fuma durante la gravidanza, aumentando così il rischio di infezioni virali e batteriche per il neonato. Questo incrementa il rischio di morte per sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Gli studi dimostrano che le madri fumatrici hanno risposte antinfiammatorie IL-10 ridotte contro i batteri e risposte proteiche dell’interferone contro i virus. Ciò facilita l’adesione dei batteri alle mucose, aumentando le infezioni infantili e il rischio di SIDS.

Alterazione della coagulazione del sangue

Il fumo, sia attivo che passivo, fa sì che le piastrine del sangue aderiscano tra loro, aumentando il rischio di coaguli indesiderati. Inoltre, il fumo danneggia il rivestimento dei vasi sanguigni, favorendo la formazione di coaguli e aumentando il rischio di eventi coronarici o polmonari. La ricerca indica che la nicotina modifica il rapporto tra plasma, fibrinogeno e l’enzima procoagulante trombina, alterando le proprietà della coagulazione.

Resistenza all’insulina

In uno studio su fumatori e non fumatori con diabete non insulino-dipendente, i ricercatori hanno scoperto che il processo di assorbimento del glucosio – cioè l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule muscolari – era del 50% inferiore nei fumatori rispetto ai non fumatori. Questa compromissione dell’azione insulinica era collegata all’aumento dei livelli plasmatici di insulina e trigliceridi. Ciò dimostra che il fumo peggiora la resistenza all’insulina e può portare a complicazioni cardiovascolari, come l’aterosclerosi.