Herpes Simplex: la malattia invisibile
Il virus dell’herpes è noto fin dai tempi di Ippocrate (460-370 a.C.), che documentò lesioni simili all’herpes sui corpi delle persone. Il termine herpes deriva dal greco “herpein”, che significa “strisciare”, una descrizione evidente per questa infezione che si insinua sulla pelle. Questa patologia è una delle malattie a trasmissione sessuale più antiche, con una comprensione migliorata solo negli ultimi cento anni. Curiosità: Shakespeare ha menzionato l’herpes in “Romeo e Giulietta”.
Che cos’è l’Herpes Simplex?
L’herpes simplex è un’infezione virale altamente contagiosa, nota anche come HSV. La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto diretto tra le persone. Nei bambini, l’infezione viene spesso contratta presto nella vita tramite il contatto con un adulto. Esistono principalmente due tipi di herpes simplex: HSV-I e HSV-II, e una forma acquisita al momento della nascita. È possibile contrarre più di un tipo di herpes contemporaneamente. L’herpes simplex è un’infezione che persiste per tutta la vita.
Che cos’è l’Herpes di tipo 1 (HSV-1)?
L’Herpes simplex di tipo I, noto come HSV-1, è la forma orale del virus. I suoi sintomi si manifestano principalmente sul viso, nella bocca o sulle labbra come l’herpes labiale o vescicole. I pazienti possono avvertire dolore nella zona colpita o febbre. L’HSV-I è ben visibile e si consiglia di evitare il contatto diretto quando si notano le vesciche o altre lesioni.
Come si contrae l’Herpes 1 o HSV-1?
L’Herpes simplex 1 si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto, con il bacio che è uno dei modi più comuni di trasmissione. Anche condividere posate o trucchi con persone infette può facilitare la diffusione del virus. Anche il sesso orale con un partner infetto può essere una fonte di trasmissione. Inoltre, HSV-I può essere trasmesso durante il parto. L’infezione si diffonde rapidamente durante un focolaio attivo. Studi indicano che tra il 30% e il 95% degli adulti risultano positivi a HSV-1, anche se molti non manifestano sintomi evidenti.
Che cos’è l’Herpes di tipo 2 (HSV-II)?
L’Herpes di tipo 2, o HSV-II, riguarda prevalentemente le aree genitali ed è una malattia a trasmissione sessuale. Le lesioni possono apparire sui genitali, sull’ano e, talvolta, sulla bocca. Questo tipo di herpes è piuttosto comune: circa una persona su sei tra i 14 e i 49 anni ne è affetta. L’herpes genitale può assomigliare a brufoli o peli incarniti, ma può evolvere in dolorose vesciche. Spesso, l’HSV-II è contratta attraverso la trasmissione di HSV-1.
Come si contrae l’herpes di tipo 2 o HSV-II?
L’herpes simplex 2 si trasmette solitamente attraverso il contatto sessuale con qualcuno che ha l’infezione. La trasmissione avviene attraverso diversi tipi di contatto, inclusi il contatto con le lesioni erpetiche, la saliva infetta, le secrezioni genitali, rapporti vaginali, anali e orali. Circa il 20% della popolazione statunitense risulta infetta da HSV-II, spesso contratta da partner asintomatici.
Che cos’è l’herpes acquisito alla nascita?
L’herpes acquisito alla nascita si verifica quando un neonato viene esposto al virus durante il parto, se la madre ha un focolaio attivo. Tale esposizione avviene sia nel parto naturale sia cesareo, mettendo il neonato a rischio di gravi complicazioni come infezioni sistemiche o cutanee.
Quali sono gli effetti dell’herpes acquisito alla nascita?
L’herpes acquisito alla nascita può causare gravi complicazioni nel neonato, comprese infezioni della pelle e herpes sistemico. Mentre le infezioni cutanee possono colpire diverse parti del corpo, l’herpes sistemico può attaccare il sistema nervoso centrale o altri organi vitali, potendo risultare fatale. Si verifica in 30 neonati su 100.000 nascite, con sintomi che possono includere convulsioni, danni cerebrali e problemi respiratori.
Herpes e rischi in gravidanza
Sebbene l’herpes non sia stato correlato alla fertilità, può comunque influire sulla gravidanza. Un focolaio primario nel primo trimestre può aumentare il rischio di aborto spontaneo, poiché il virus è particolarmente virulento in questa fase iniziale. In caso di focolaio nel terzo trimestre, possono verificarsi infezioni trasmesse al bambino, col rischio di parto morto.
Chi è a rischio?
Chiunque, indipendentemente dall’età, razza o sesso, può essere esposto al rischio di herpes. Tuttavia, alcuni fattori aumentano la vulnerabilità: comportamenti sessuali a rischio, rapporti con più partner, inizio precoce dell’attività sessuale, essere donne, avere altre malattie sessualmente trasmissibili o un sistema immunitario compromesso. Tra tutti, il sesso non protetto rappresenta il rischio più elevato.
Prevenzione dell’herpes
Per ridurre il rischio di infezione da herpes, è importante adottare misure preventive. Conoscere bene il proprio partner e praticare sesso sicuro sono passi fondamentali; sebbene i preservativi non garantiscano una protezione totale, riducono comunque il rischio. Discutete apertamente col vostro partner sulla storia clinica relativa alla malattia e, se necessario, fate il test. Se siete in gravidanza, parlate con il medico delle opzioni di parto e dei farmaci per minimizzare i rischi di trasmissione al neonato.