I pericoli del vaping e le malattie associate al vaping
Le sigarette elettroniche, note anche come e-cigarette, sono state lanciate sul mercato nel 2003 con l’intento di fornire un’alternativa alle sigarette tradizionali e di assistenza per chi desidera smettere di fumare. Attualmente, più di 10 milioni di persone utilizzano quotidianamente questi dispositivi, sia per ridurre il consumo di tabacco che per semplice svago. Tuttavia, non esiste ancora un consenso scientifico definitivo sull’efficacia delle sigarette elettroniche nel supportare la dismissione del fumo. Allo stesso modo, i rischi associati al vaping a breve e lungo termine non sono stati completamente compresi dai ricercatori.
Come funzionano le sigarette elettroniche e cosa contengono?
Le sigarette elettroniche sono dispositivi a batteria che permettono all’utente di inalare nicotina attraverso vapore, piuttosto che fumo. Tali dispositivi riscaldano un liquido che solitamente si compone di glicole propilenico, glicerolo, nicotina e aromi diversi, insieme ad altre sostanze chimiche. Questa miscela viene contenuta in cartucce usa e getta o ricaricabili, o in serbatoi, dove viene vaporizzata tramite calore generando particelle ultrafini. Alcuni dispositivi permettono di regolare la temperatura del riscaldatore per modulare la quantità di nicotina inalata. Esistono oltre 7000 aromi differenti, fattore che contribuisce alla diffusione delle sigarette elettroniche.
Abitudini di fumo
Le sigarette elettroniche sono state ampiamente commercializzate come strumenti per smettere di fumare e il loro utilizzo è in crescita, soprattutto tra chi fuma già tabacco. Tuttavia, i dati attuali non sono sufficienti per raccomandarle come metodo efficace. Gli studi indicano che le e-cigarette non sono più efficaci della terapia sostitutiva con nicotina nell’assistenza alla cessazione del fumo di tabacco. Sebbene si rilevi una certa riduzione del consumo di sigarette convenzionali tra gli utenti, molti continuano comunque a fumare anche sigarette tradizionali.
Le sigarette elettroniche sono sicure?
La composizione del vapore delle sigarette elettroniche varia notevolmente tra i diversi prodotti, rendendo complicato lo studio degli effetti sulla salute. Alcuni additivi vengono comunemente utilizzati in prodotti quotidiani, ma l’inalazione comporta rischi non ancora completamente studiati. Il glicole propilenico e la glicerina, ad esempio, sono ingredienti comuni anche nell’industria alimentare e cosmetica, ma il primo si trova anche in antigelo e solventi per vernici. Quando vengono riscaldati, questi liquidi possono produrre sostanze chimiche tossiche come formaldeide, acetaldeide e metalli pesanti come nichel, stagno e piombo. Le particelle ultrafini generano la potenziale inalazione di sostanze chimiche nel profondo dei polmoni. Benchè le sigarette elettroniche contengano livelli inferiori di sostanze tossiche rispetto alle sigarette convenzionali, non è detto che tali livelli siano sicuri. Anche la quantità di nicotina rappresenta un quesito importante. In confronto al fumo tradizionale, il vapore delle e-cigarette è meno denso di sostanze chimiche tossiche ma non ci sono prove conclusive che indichino la sicurezza del loro uso sul lungo termine.
Effetti a breve termine
Le sigarette elettroniche sembrano presentare meno rischi a breve termine rispetto alle sigarette di tabacco, ma non sono prive di effetti negativi. Il glicole propilenico può seccare la bocca e la gola, mentre altri effetti collaterali possono includere tosse, difficoltà respiratorie, mal di testa, irritazione orale e oculare, dolore addominale, nausea e vomito.
Effetti a lungo termine
Gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche sono tuttora sconosciuti. La nicotina può incrementare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna e ridurre l’apporto di ossigeno al cuore, potenziando il rischio di attacchi cardiaci. Nei polmoni, l’inalazione di nicotina può causare incremento dell’infiammazione e malattie polmonari croniche. C’è una certa preoccupazione anche per la salute orale, dato che la nicotina può danneggiare i tessuti gengivali e portare a malattie parodontali.
Malattie da vaping
Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone sono stati riportati numerosi casi di gravi patologie polmonari associate all’uso di sigarette elettroniche, noti come lesioni polmonari associate al vaping (VAPI). In molti di questi casi, le sigarette elettroniche contenevano tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo della cannabis che provoca effetti psicoattivi nelle persone. Queste malattie hanno colpito principalmente giovani adulti, precedentemente sani, al di sotto dei 20 anni, che manifestavano sintomi come tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie, dolori al petto e febbre entro una settimana dall’uso delle sigarette elettroniche. Altri sintomi includevano nausea, vomito, dolore addominale e diarrea. La maggior parte delle persone si è ristabilita nel giro di settimane, ma in alcuni casi i sintomi si sono aggravati portando a insufficienza respiratoria e, sfortunatamente, al decesso.
La causa della malattia da vaping
Attualmente, le cause esatte delle malattie associate al vaping non sono del tutto chiare. Gli esperti ipotizzano un collegamento con il vaping di oli a base di cannabis. In particolare, l’acetato di vitamina E, usato insieme al THC, è sospettato di contribuire in modo significativo ai rischi. Anche l’acquisto di sigarette elettroniche da fonti non ufficiali e rivenditori online è correlato alla maggior parte dei casi di VAPI.
Sigarette elettroniche e giovani
A differenza delle sigarette tradizionali, le sigarette elettroniche non sono soggette a restrizioni d’età universali, e ricerche indicano un incremento significativo del loro uso tra i giovani che non hanno mai fumato in precedenza. L’attrattiva dei sapori fruttati e dolci e il loro basso costo sono particolarmente accattivanti per i più giovani. Inoltre, la mancanza di un divieto di utilizzo in spazi pubblici può incoraggiare la loro accettazione sociale, aumentando così l’esposizione dei giovani alla nicotina. Gli esperti temono che l’uso di sigarette elettroniche possa indurre al consumo di sigarette tradizionali. Inoltre, si è scoperto che la nicotina può compromettere lo sviluppo cerebrale, influendo negativamente su apprendimento, attenzione, umore e controllo degli impulsi, fino ai 25 anni di età.
Gravidanza e fumo passivo
La nicotina è nociva in qualsiasi quantità durante la gravidanza, poiché può attraversare la placenta e interferire con lo sviluppo del cervello del feto. Pertanto, le donne in gravidanza dovrebbero evitare sia l’uso diretto delle sigarette elettroniche che l’esposizione al vapore passivo. Le informazioni disponibili riguardo agli effetti delle altre sostanze chimiche presenti nelle sigarette elettroniche sulla salute delle donne incinte e dei loro bambini sono limitate. Per tutelare la salute dei neonati, le madri devono fare attenzione ad evitare l’esposizione al fumo e al vapore passivo.
Dispositivi difettosi e incidenti
La regolamentazione della produzione di sigarette elettroniche è carente, e dispositivi difettosi possono causare esplosioni o incendi, soprattutto durante la ricarica, in particolare se acquistati da fonti non sicure. Inoltre, i liquidi delle sigarette elettroniche sono pericolosi se ingeriti e devono essere tenuti lontani dalla portata dei bambini, poiché le fuoriuscite potrebbero causare irritazioni cutanee a causa della concentrazione di sostanze chimiche.