Che cos’è l’esame?
L’isterosalpingografia è un’indagine radiografica che fornisce immagini dell’interno dell’utero e delle tube di Falloppio, ottenute dopo l’introduzione di un mezzo di contrasto. Questo esame è particolarmente utile per individuare le cause dell’infertilità e può essere impiegato per valutare pazienti con storia di aborti spontanei ripetuti. Inoltre, permette di localizzare un dispositivo intrauterino (IUD) non rilevabile con un semplice esame pelvico. L’isterosalpingografia può anche evidenziare la presenza di tessuto cicatriziale nelle tube di Falloppio o cambiamenti nella cavità uterina, come polipi o altre escrescenze.
Come mi preparo all’esame?
È importante informare il medico se avete mai avuto reazioni allergiche ai mezzi di contrasto o se avete subito recentemente un’infezione pelvica. Comunicate al vostro medico se c’è la possibilità di essere in gravidanza. In caso di ciclo mestruale regolare, è consigliabile effettuare l’esame entro una settimana dalla fine delle mestruazioni, prima dell’ovulazione, per minimizzare qualsiasi rischio per una eventuale gravidanza precoce. Alcuni medici potrebbero richiedere test per le infezioni pelviche prima della procedura.
In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere antibiotici da assumere prima dell’esame. Sarà necessario firmare un modulo di consenso per autorizzare l’esecuzione dell’esame.
Cosa succede durante l’esecuzione del test?
L’esame si svolge nel reparto di radiologia. Il paziente viene posto supino su un lettino con le ginocchia piegate e i piedi su appositi supporti, in modo simile a un esame pelvico. Di solito, il medico valuta le dimensioni e la forma dell’utero palpando internamente la vagina con due dita e applicando pressione con l’altra mano sul basso ventre. Uno speculum viene utilizzato per dilatare la vagina, consentendo una visione diretta al medico, e potrebbe provocare una leggera pressione.
Dopo aver pulito la vagina e la cervice con un sapone antibatterico, una sottile pinza può essere utilizzata per stabilizzare la cervice mentre il colorante viene introdotto nell’utero. Un tubicino di plastica flessibile viene inserito attraverso la cervice fino all’utero e un piccolo palloncino sulla sua estremità viene gonfiato per mantenere il tubicino in posizione.
Dopo la rimozione dello speculum, il tubicino rimane in sede, con parte di esso esternamente alla vagina. Il medico potrebbe chiedervi di cambiare posizione per migliorare il comfort della procedura. Il colorante radiografico viene quindi iniettato attraverso il tubicino nell’utero, mentre vengono scattate diverse immagini radiografiche visualizzabili su uno schermo dal medico. Potrebbe essere necessario muovere leggermente il bacino o rotolare per migliorare la visibilità delle strutture uterine e delle tube di Falloppio. Al termine della procedura, il palloncino viene sgonfiato e il tubicino rimosso con attenzione.
Quali rischi comporta l’esame?
È normale sperimentare un leggero sanguinamento vaginale e crampi pelvici per alcuni giorni dopo l’esame. In caso di sanguinamento abbondante, febbre o dolore pelvico crescente, contattare immediatamente il medico. Alcune donne possono avere una reazione allergica al mezzo di contrasto. Un rischio significativo di questa procedura è l’infezione, che si verifica in circa 3 su 100 pazienti. La maggior parte dei medici utilizza un mezzo di contrasto idrosolubile, che tende a non provocare irritazioni all’utero.
Come per tutti i raggi X, vi è una minima esposizione alle radiazioni. Quantità elevate di radiazioni possono causare tumori o difetti alla nascita nelle donne in gravidanza. Tuttavia, l’esposizione durante un’isterosalpingografia è troppo bassa per causare danni. È comunque fondamentale assicurarsi di non essere in gravidanza prima di sottoporsi all’esame.
Devo fare qualcosa di particolare dopo la fine dell’esame?
Verrà osservata per circa 30 minuti dopo l’esame per escludere reazioni allergiche al mezzo di contrasto o sanguinamenti eccessivi.
Quanto tempo passa prima che si conosca il risultato dell’esame?
Le immagini possono essere esaminate prontamente dal medico al termine dell’esame, fornendo un’idea iniziale dei risultati. Tuttavia, in genere ci vogliono uno o due giorni per un’analisi dettagliata da parte del radiologo e la consegna di un rapporto ufficiale al medico curante.