La fase luteale del ciclo mestruale

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La fase luteale del ciclo mestruale

La fase luteale rappresenta la seconda fase del ciclo mestruale. Conosciuta anche come fase secretoria, si manifesta successivamente all’ovulazione. Solitamente, questa fase ha una durata di circa 14 giorni e termina con l’inizio del ciclo mestruale. Riveste un’importanza fondamentale per la fertilità, poiché una durata anomala, sia troppo breve che troppo lunga, può indicare la presenza di problemi che potrebbero influenzare la capacità di concepimento della donna.

Fase follicolare o proliferativa

La fase follicolare o proliferativa è il periodo iniziale del ciclo mestruale, precedendo l’ovulazione e l’inizio della fase luteale. Questa fase comincia il primo giorno del ciclo mestruale o il primo giorno di sanguinamento. Durante questo periodo, i follicoli ovarici maturano, preparandosi per l’ovulazione. Inoltre, questo stadio funge da miglior ambiente per gli spermatozoi, favorendo il processo di fecondazione.

Ovulazione

L’ovulazione si verifica immediatamente prima della fase luteale. Durante questo processo, livelli elevati di ormone follicolo-stimolante e ormone luteinizzante segnalano alle ovaie di rilasciare un ovocita dal follicolo maturo. I cambiamenti iniziati nella fase follicolare proseguono, determinando un aumento della produzione di muco cervicale, che diventa più ospitale per gli spermatozoi.

La fase luteale o secretoria

La fase luteale si sviluppa successivamente all’ovulazione. In tale fase, il follicolo, una volta rotto per ovulare, si trasforma nel corpo luteo, una struttura che produce progesterone, l’ormone responsabile di numerosi cambiamenti nel corpo. L’endometrio si ispessisce per prepararsi ad accogliere un eventuale embrione, mentre la temperatura corporea della donna subisce un innalzamento. Molte donne monitorano questo cambiamento termico per prevedere l’ovulazione.

Ormoni nella fase luteale

Durante i periodi di fase proliferativa e l’ovulazione, il muco cervicale è acquoso, creando un ambiente favorevole agli spermatozoi e aumentando le probabilità di fecondazione. Tuttavia, nella fase luteale il muco cervicale si ispessisce per prevenire l’ingresso di batteri nell’utero, poiché la finestra fertile si è ormai chiusa.

Corpo luteo

Durante la fase luteale, il corpo luteo svolge un ruolo cruciale nella fertilità. Se l’ovocita non viene fecondato o se l’embrione non si impianta, il corpo luteo degenera dopo 14 giorni. Conseguentemente, i livelli di progesterone e di estrogeni diminuiscono, la fase luteale si conclude e il ciclo mestruale riprende con l’inizio delle mestruazioni.

Il corpo luteo in gravidanza

Qualora si verifichi una gravidanza, la fase luteale può durare più del consueto poiché il ciclo mestruale successivo non inizia. L’allungamento della fase luteale causa un ritardo delle mestruazioni, uno dei primi indicatori di una gravidanza iniziale. Se l’ovocita è fecondato, l’embrione produce la gonadotropina corionica umana (HCG), la quale segnala al corpo luteo di continuare a secernere progesterone per mantenere il rivestimento endometriale fino all’inizio della produzione di progesterone da parte della placenta, solitamente intorno alla dodicesima settimana di gravidanza.

Fase luteale breve

Una fase luteale breve può essere un indicatore di una alterazione della fase luteale, nota come LFD. Questa disfunzione implica che il rivestimento endometriale non riesca a sostenere un embrione pronto per l’impianto. Di conseguenza, l’utero non è in grado di adeguarsi per accogliere una gravidanza, comportando difficoltà nel concepimento o nel mantenimento della gravidanza.

Segni di carenza della fase luteale

La LPD è una condizione ancora poco compresa. I sintomi possono includere un insufficiente aumento della temperatura corporea basale, una fase luteale inferiore a nove giorni, spotting premestruale, irregolarità nel sanguinamento mestruale, infertilità e aborti ricorrenti. Tuttavia, non è stata confermata come una causa certa di infertilità.

Fasi luteali brevi e fertilità

Uno studio ha rilevato che i cicli mestruali isolati con fase luteale breve possono essere piuttosto comuni, presente nel 18% dei cicli esaminati. È stato riscontrato che le donne fumatrici hanno una maggiore incidenza di fasi luteali ridotte. Sebbene le donne con una fase luteale breve abbiano mostrato una fertilità ridotta nei primi sei mesi dello studio, non vi sono state differenze significative dopo 12 mesi, suggerendo che una fase luteale breve isolata non influisce sulla fertilità a lungo termine.

Fase luteale lunga

Una lunga fase luteale può presagire una gravidanza, ma spesso indica anovulazione, ovvero assenza di ovulazione, che può dipendere da varie cause, tra cui la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). L’anovulazione si può osservare anche nelle giovani donne che iniziano le mestruazioni e in quelle più mature che attraversano i cambiamenti ormonali della perimenopausa.