Le 9 principali cause di caduta dei capelli negli uomini
Per molti uomini, la perdita di capelli è una realtà inevitabile. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di una condizione ereditaria, anche altri fattori legati all’alimentazione e allo stile di vita possono contribuire alla calvizie. Esaminiamo insieme i nove fattori più comuni che causano la caduta dei capelli negli uomini.
Ereditarietà
La calvizie maschile, o alopecia androgenetica, rappresenta una delle principali cause di perdita di capelli negli uomini. Si tratta di una condizione ereditaria in cui i capelli vengono persi seguendo un modello ben definito, con un arretramento dell’attaccatura dei capelli che assume una caratteristica forma a “M”. Circa il 70% degli uomini sperimenta una perdita di capelli entro i 60 anni. Gli androgeni, ormoni maschili, sono responsabili dell’inizio del diradamento dei capelli e, sebbene esistano trattamenti, i risultati spesso non sono quelli sperati.
Acconciature strette
Pettinature e trattamenti aggressivi possono danneggiare i capelli. Molti uomini apprezzano lo stile con capelli pettinati all’indietro, chignon, code di cavallo e trecce strette, comprese treccine e dreadlocks. Tutti gli stili che sollecitano il cuoio capelluto possono comportare un assottigliamento dei capelli e, alla fine, calvizie. Anche procedure come il trattamento con cheratina e l’asciugatura possono arrecare danni. Prestare attenzione a come si acconciano i capelli è fondamentale: talvolta le tendenze stilistiche hanno un prezzo.
Stile di vita
Un consumo eccessivo di alcolici può contribuire alla perdita di capelli negli uomini, principalmente a causa di cattive abitudini alimentari, disidratazione, picchi glicemici e aumento degli estrogeni.
Ipotiroidismo
La tiroide è cruciale per le funzioni metaboliche del nostro corpo. Gli ormoni tiroidei sono essenziali per la crescita di capelli e unghie; l’ipotiroidismo – quando la tiroide è meno attiva – può causare caduta dei capelli. Tra i sintomi di questa condizione per gli uomini ci sono fragilità delle unghie e difficoltà di concentrazione.
Lo stress
Lo stress, sia fisico che psicologico, può impattare negativamente sul corpo, portando alla perdita di capelli. A seconda della gravità dello stress, la perdita può manifestarsi entro tre-sei mesi. Mentre lo stress a breve termine non porta a calvizie, quello cronico può sicuramente contribuire alla caduta dei capelli.
Carenza di vitamine e minerali
Una carenza di vitamine e minerali può compromettere la salute dei capelli. Gli uomini che non seguono una dieta bilanciata o che adottano diete restrittive potrebbero riscontrare una perdita di capelli. La carenza di ferro, in particolare, riduce la produzione di globuli rossi, ostacolando la crescita capillare. Una dieta bilanciata, ricca di proteine, ferro, vitamine A, C ed E, acidi grassi omega-3, zinco e selenio può migliorare notevolmente la condizione dei capelli.
Infezioni
Numerose infezioni possono causare la caduta dei capelli. Tra le più comuni c’è la tigna, un’infezione fungina che si sviluppa nel cuoio capelluto o nelle aree circostanti. Altre infezioni come la dermatite possono influire sui capelli, causando infiammazione della pelle. Più rare, ma comunque rilevanti, sono follicolite e sifilide, che possono indurre diradamento capillare. Ogni condizione richiede l’intervento medico per la corretta gestione.
Farmaci e uso di droghe
La perdita di capelli è un effetto collaterale comune di molti trattamenti medici, specialmente se a lungo termine. Sebbene i farmaci siano progettati per trattare determinate condizioni, possono avere effetti negativi sui capelli. Questo è particolarmente comune con anticoagulanti, beta-bloccanti, antitiroidei, anticonvulsivanti, antidepressivi e terapie ormonali. Inoltre, è noto l’effetto della chemioterapia sulla caduta dei capelli.
Il fumo
Tra le varie cause di caduta dei capelli, il fumo è tra le principali. Fumare non solo influisce sulla salute respiratoria, ma danneggia anche i capelli. Il fumo compromette la circolazione del sangue e le sostanze nocive presenti, come il monossido di carbonio e la nicotina, stimolano l’ormone maschile androgeno, danneggiando i follicoli piliferi.