L’importanza di lavarsi i denti

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L’importanza di spazzolare i denti

Uno studio internazionale del 2016 ha identificato la malattia parodontale grave come l’undicesima patologia più diffusa a livello mondiale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea che la salute orale è un indicatore essenziale del benessere generale, tuttavia il tema dello spazzolamento dei denti è spesso oggetto di discussione tra le comunità dentistiche, mediche e online. La frequenza e il momento ottimale per spazzolare i denti, così come gli ingredienti più efficaci e sicuri contro la placca e la carie, sono argomenti di dibattito. Nonostante ciò, la maggioranza degli esperti è concorde nel ritenere lo spazzolamento quotidiano fondamentale per la salute orale.

Raccomandazioni dell’American Dental Association

I dentisti consigliano ai pazienti di lavarsi i denti due volte al giorno per due minuti con uno spazzolino a setole morbide. Consigliano di pulire accuratamente le superfici masticatorie, esterne e interne dei denti. Queste raccomandazioni si basano sui suggerimenti dell’American Dental Association (ADA), la più antica e grande organizzazione che rappresenta i professionisti della salute dentale. È suggerito di sostituire lo spazzolino ogni tre o quattro mesi poiché le setole usurate diventano meno efficaci nella rimozione della placca e dei residui di cibo. La tecnica di spazzolamento proposta prevede di posizionare lo spazzolino con un angolo di 45 gradi e di muoverlo avanti e indietro con movimenti brevi.

Effetti del mancato spazzolamento dei denti

La bocca umana ospita circa 700 ceppi diversi di batteri. Sebbene molti di essi siano innocui, lo Streptococcus mutans e il Porphyromonas gingivalis possono causare problemi di salute come malattie gengivali ed erosione dello smalto, producendo acidi che danneggiano il rivestimento dei denti e creano cavità. Lo spazzolamento serve a rimuovere questi batteri riducendo i loro effetti dannosi. Inoltre, anche la placca può formarsi sui denti: si tratta di una pellicola incolore e appiccicosa composta da batteri e zuccheri che aderisce ai denti fino a quando lo spazzolamento non la rimuove.

Scarsa igiene dentale e malattie cardiache

Molti medici e odontoiatri concordano sul fatto che una scarsa igiene dentale può portare alla malattia parodontale, che a sua volta può favorire lo sviluppo di malattie e infezioni in grado di colpire il cuore.

  • Sebbene uno studio del 2012 condotto dall’American Heart Association abbia concluso che una cattiva salute orale non causa direttamente malattie cardiache, altri studi dimostrano che la parodontite aumenta il rischio.
  • Una scarsa salute dentale può aumentare il numero di batteri nel flusso sanguigno, incrementando il rischio di infezioni batteriche che possono colpire le valvole cardiache. Livelli elevati di batteri nel sangue aumentano anche le probabilità di sviluppare l’endocardite, un’infezione del rivestimento interno del cuore.

Altre condizioni influenzate dalla salute dei denti

Le persone con diabete hanno maggiori probabilità di sviluppare infezioni parodontali poiché il diabete riduce la capacità dell’organismo di difendersi dalle infezioni. Inoltre, le malattie gengivali si riscontrano più frequentemente tra coloro che convivono con il diabete. Gli studi dimostrano che la malattia parodontale è legata a uno scarso controllo della glicemia. Ci sono anche evidenze che l’osteoporosi, una malattia che causa l’indebolimento delle ossa, possa essere associata a una scarsa cura orale e alla malattia parodontale, che può portare alla perdita dei denti. I ricercatori hanno inoltre collegato malattie come i tumori della testa e del collo, la polmonite, i disordini alimentari e i disturbi del sistema immunitario a una diminuzione della salute orale.

Effetti negativi dello spazzolamento

Spazzolare troppo presto dopo aver consumato cibi ad alto contenuto di acidi può portare alla rimozione di piccole particelle di smalto, indebolendo ulteriormente i denti. I dentisti consigliano di attendere almeno un’ora prima di spazzolare i denti dopo il consumo di tali alimenti. Un altro effetto negativo è lo spazzolamento troppo energico, che può causare “abrasione da spazzolino”. Questo tipo di spazzolamento eccessivo può consumare lo smalto dei denti e causare il ritiro delle gengive. Sebbene si sia ipotizzato che il semplice gesto di spazzolare possa danneggiare i denti, uno studio pubblicato sull’International Dental Journal afferma che non ci sono prove a sostegno di questa affermazione. Tuttavia, in alcuni individui, lo spazzolamento dei denti può causare abrasioni gengivali.

Spazzolini manuali vs. spazzolini elettrici

Un dibattito persistente nelle comunità online e odontoiatriche riguarda la scelta tra spazzolini manuali ed elettrici per un’efficace igiene dentale. Una revisione del 2014, condotta dal Cochrane Oral Health Group, ha analizzato 56 studi pubblicati tra il 1964 e il 2011 sull’efficacia degli spazzolini elettrici rispetto a quelli manuali. Complessivamente, lo studio ha mostrato una riduzione dell’11% della placca dopo un mese di utilizzo degli spazzolini elettrici, percentuale che è salita al 21% dopo tre mesi. La revisione ha concluso che gli spazzolini elettrici sono più efficaci nel rimuovere la placca e nel ridurre la gengivite rispetto a quelli manuali. Altri studi dimostrano che gli spazzolini elettrici con testine oscillanti sono i più efficaci.

Dentifricio

I dentisti raccomandano di utilizzare una quantità di dentifricio delle dimensioni di un pisello, con almeno 1000 parti per milione di fluoro. L’utilizzo di un dentifricio approvato dall’ADA è consigliato come parte di una corretta routine di igiene orale. La maggior parte dei dentifrici sbiancanti contiene solo minime quantità di ingredienti sbiancanti, rendendo improbabile un miglioramento rapido del bianco dei denti. Tuttavia, l’uso prolungato di un dentifricio sbiancante potrebbe causare sensibilità dentale. Alcuni dentifrici contengono ingredienti che possono causare irritazioni o reazioni allergiche, sebbene questi casi siano rari. I tubetti di dentifricio con oli essenziali come menta, cannella o menta piperita possono causare dermatite da contatto o cheilite, un’infiammazione delle labbra.

Dentifricio con o senza fluoro?

Secondo l’ADA, il fluoro aiuta a ripristinare lo smalto dei denti non ancora danneggiato. Sebbene l’ADA raccomandi di usare un dentifricio al fluoro, esistono opinioni divergenti. Il fluoro presente nel dentifricio riduce il processo di demineralizzazione, fase iniziale della carie. Tuttavia, i bambini che ingeriscono quantità eccessive di dentifricio al fluoro possono sviluppare la fluorosi, che provoca macchie bianche o scure sui denti. I dentifrici naturali non offrono la stessa protezione contro la carie rispetto a quelli al fluoro. Alcuni studi suggeriscono l’uso dell’olio di cocco come alternativa naturale per creare un dentifricio efficace senza fluoro. L’acido laurico presente nel cocco risulta particolarmente efficace nell’eliminare lo Streptococcus mutans, uno dei principali responsabili della carie.

Risciacquare o non risciacquare

Risciacquare la bocca dopo aver lavato i denti è una pratica comune per molti, ma potrebbe ridurre i benefici protettivi del fluoro contenuto nel dentifricio. Il risciacquo elimina il fluoro, impedendo a denti e gengive di assorbirlo efficacemente. I dentisti consigliano di non risciacquare la bocca subito dopo lo spazzolamento, consentendo al fluoro di rimineralizzare i denti. Inoltre, suggeriscono di evitare di mangiare o bere entro 30 minuti dallo spazzolamento. Spazzolare i denti poco prima di andare a letto può aiutare a osservare questa indicazione.

Spazzolamento e denti sensibili

La sensibilità dentale può derivare da smalto consumato o radici esposte, ma anche da carie, crepe nei denti, vecchie otturazioni o malattie gengivali. Per le persone con questo problema, esistono dentifrici da banco specifici e spazzolini con setole morbide. Se queste soluzioni non alleviano la sensibilità, il dentista può prescrivere dentifrici desensibilizzanti e trattamenti con fluoro per rafforzare lo smalto dei denti.