Mammografia

Che cos’è?

La mammografia è un esame radiologico che fornisce immagini dei tessuti molli del seno. Si tratta di una procedura di screening estremamente utile per individuare precocemente il cancro al seno, anche fino a due anni prima che un nodulo possa essere percepito al tatto. Per le donne tra i 50 e i 74 anni con un rischio medio di cancro al seno, la United States Preventive Services Task Force (USPSTF) consiglia di eseguire una mammografia ogni due anni. Altre associazioni e organizzazioni mediche raccomandano mammografie annuali.

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Per quanto riguarda le donne tra i 40 e i 50 anni, i benefici della mammografia per quelle con rischio medio di cancro al seno sono ancora oggetto di discussione. L’USPSTF non raccomanda uno screening di routine per questa fascia di età. Tuttavia, l’American Cancer Society, l’American College of Radiology e l’American College of Obstetrics and Gynecology suggeriscono di iniziare lo screening con mammografie a partire dai 40 anni. Al contrario, l’American Cancer Society consiglia di iniziare a 45 anni.

Se una donna ha una madre, sorella o figlia che ha avuto un cancro al seno, il medico potrebbe suggerire di avviare la mammografia prima dei 40 anni.

La mammografia è un esame rapido e solitamente indolore, che dura generalmente meno di 30 minuti, a seconda del numero di immagini necessarie. Le radiografie vere e proprie richiedono solo pochi secondi, ma è necessario del tempo per posizionare correttamente il seno e il corpo per ciascuna immagine.

È importante notare che la mammografia può non rilevare il cancro al seno nel 5%-10% dei casi, e tale percentuale può salire fino al 30% nelle donne con seni densi (spesso donne in premenopausa).

Non è raro che una mammografia rilevi un’anomalia che richieda ulteriori indagini. La maggior parte dei centri eseguirà immediatamente immagini dettagliate dell’area in questione o utilizzerà un’ecografia per ottenere una visuale diversa. La maggior parte delle anomalie rilevate durante una mammografia non si traduce in tumori maligni.

In alcuni casi, il medico potrebbe decidere di eseguire una biopsia con ago sottile sulla zona sospetta per determinare se è maligna. Durante questa procedura, le cellule della zona sospetta vengono raccolte tramite un ago e posizionate su un vetrino per essere osservate al microscopio in laboratorio.

A cosa serve

La mammografia è utilizzata come esame di screening per il cancro al seno. Nessuna strategia di screening è infallibile nel rilevare tutti i tumori al seno. Per precauzione, si può scegliere di effettuare un autoesame del seno mensilmente e consultare un medico per un controllo professionale annuale.

La mammografia è utile anche per stabilire se un nodulo è una cisti o un tumore e per determinare se un tumore è più probabilmente benigno o maligno. Tuttavia, la mammografia non è sempre conclusiva. Un nodulo percepibile dal paziente o dal medico potrebbe essere canceroso anche se non visibile alla mammografia.

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Preparazione

Il giorno dell’esame, è consigliabile non utilizzare deodoranti, polveri, lozioni, profumi o creme sul seno o sotto le braccia, poiché alcune sostanze chimiche possono creare immagini anomale nella mammografia, inducendo all’errore l’interpretazione dei risultati.

Alcune donne trovano scomoda la compressione del seno necessaria durante l’esame. Se il seno risulta particolarmente sensibile, si consiglia di programmare la mammografia qualche giorno dopo la fine del ciclo mestruale, quando il seno è generalmente meno dolente.

Per alleviare un eventuale fastidio, si può chiedere al medico l’assunzione di Tylenol o Advil circa un’ora prima della mammografia. Evitare inoltre bevande contenenti caffeina per due giorni prima dell’esame. Anche questo può aiutare a ridurre la sensibilità della mammella.

Poiché sarà necessario spogliarsi dalla vita in su per l’esame, è più conveniente indossare un abbigliamento a due pezzi privo di gioielli al collo.

Se in passato sono state effettuate altre mammografie presso diversi centri, portare con sé le copie dei precedenti esami il giorno dell’esame. Ciò permetterà al radiologo di confrontare le nuove immagini con quelle vecchie per rilevare eventuali cambiamenti.

Se si prova ansia o preoccupazione per l’esame, oppure si hanno domande sulla procedura, è utile discuterne con il medico prima del test. Quando si arriva al centro di radiologia, il tecnico radiologo sarà a disposizione per rispondere a molte di queste domande.

Come viene eseguita

La mammografia viene solitamente eseguita in ambulatori radiologici o reparti radiologici ospedalieri.

Se si hanno protesi mammarie, è importante informarne il personale all’arrivo, poiché le protesi influenzano il modo in cui la mammografia viene eseguita e analizzata. Durante la mammografia, il seno con protesi deve essere compresso con attenzione per evitare danni alle protesi e deve essere posizionato diversamente per ottenere immagini corrette.

All’arrivo, verrà richiesto di togliere gli indumenti dalla vita in su, compresi eventuali gioielli, e di indossare un camice da ospedale. Ogni seno sarà esaminato separatamente e sarà necessario trattenere il respiro per alcuni secondi durante l’acquisizione delle immagini.

In alcune fasi, il seno sarà brevemente compresso tra due piastre di plastica per distendere il tessuto mammario, consentendo una migliore visualizzazione delle aree più dense del seno. A seconda della sensibilità e delle dimensioni del seno, potreste avvertire un lieve disagio durante la compressione, ma non dovrebbe essere doloroso.

Dopo l’acquisizione di tutte le immagini, si può rivestire. In alcuni centri potrebbero chiedere di attendere lo sviluppo delle pellicole, in caso fosse necessaria una nuova acquisizione per una visuale non chiara.

Follow-up

Dopo la mammografia, si può riprendere le normali attività quotidiane. È opportuno contattare il centro entro alcuni giorni per ottenere i risultati dell’esame o consultare il proprio medico. Anche se potrebbe essere fornita una lettura preliminare il giorno dell’esame, è fondamentale verificare i risultati definitivi qualche giorno dopo. Alcuni centri potrebbero inviare i risultati per posta.

Rischi

La quantità di radiazioni utilizzata in una mammografia è molto bassa, paragonabile a quella di una radiografia dentale. Pertanto, il rischio associato all’esame è minimo e non vi sono evidenze che la piccola dose di radiazioni utilizzata possa causare il cancro.

Quando rivolgersi a un professionista

Se si è riluttanti a sottoporsi a una mammografia, è importante contattare lo studio del medico. Il personale specializzato può aiutare a ridurre l’ansia legata all’esame e suggerire strategie per minimizzare il disagio della compressione del seno.