Cos’è l’osteosarcoma?
L’osteosarcoma è una neoplasia maligna che origina dalle cellule ossee e provoca una crescita incontrollata di cellule anomale all’interno dell’osso. Nonostante sia il tipo più comune di tumore osseo, è comunque una condizione rara.
Si manifesta solitamente come una massa ossea anomala in un arto, tipicamente nelle vicinanze del ginocchio o della spalla. In rari casi, può manifestarsi nelle ossa pelviche, nella mascella o nelle coste, ed è ancora più raro che si sviluppi nelle dita di mani o piedi. Al momento della diagnosi, tra il 10% e il 20% degli osteosarcomi ha già metastatizzato, generalmente verso i polmoni.
Circa il 50% degli osteosarcomi si sviluppa in persone di età compresa tra i 10 e i 20 anni, spesso durante le fasi di crescita rapida. I soggetti giovani sono maggiormente a rischio se hanno avuto precedenti oncologici o la sindrome di Li-Fraumeni.
Un terzo dei casi colpisce adulti tra i 40 e i 50 anni, ed è leggermente più comune negli uomini. I fattori di rischio per gli adulti includono una precedente storia di malattia di Paget o l’esposizione a radioterapia per il trattamento di altri tumori.
I sintomi dell’osteosarcoma
Il sintomo principale è il dolore persistente, accompagnato da gonfiore a uno degli arti, in particolare nei pressi del ginocchio o della spalla. Il dolore può insorgere anche a riposo e svegliare il paziente durante la notte, inizialmente confondibile con una semplice distorsione o un infortunio sportivo, specialmente nei giovani che praticano sport.
Può formarsi anche un nodulo solido e talvolta dolente su un braccio o una gamba.
Diagnosi
Data la rarità dell’osteosarcoma, il medico inizialmente effettuerà una valutazione dei sintomi per escludere cause più comuni di dolore e gonfiore agli arti, come infortuni sportivi e artrite. L’esame includerà la verifica di segni di calore, gonfiore, tenerezza e mobilità dell’arto.
La diagnosi definitiva spesso richiede una radiografia dell’area colpita. Anche se gli esami del sangue di solito risultano normali, in alcuni pazienti possono emergere livelli elevati di specifici enzimi. Tuttavia, la radiografia può rivelare anomalie tipiche dell’osteosarcoma.
Dopo la conferma radiografica del tumore osseo, il paziente verrà inviato a un centro medico specializzato nel trattamento di questo tipo di tumore. Qui si procederà con una risonanza magnetica per valutare l’estensione del tumore nei nervi, vasi sanguigni e articolazioni circostanti, e con una scansione ossea per controllare eventuali metastasi a livello polmonare, osseo o in altre parti del corpo.
Una biopsia ossea verrà eseguita per confermare la diagnosi prelevando un campione di tessuto per l’analisi laboratoristica.
Corso terapeutico
Un osteosarcoma progredisce fino al trattamento intervenendo. Se non trattato, può diffondersi ai polmoni e ad altre ossa.
Prevenzione dell’osteosarcoma
Al momento, non ci sono metodi conosciuti per prevenire l’osteosarcoma.
Il trattamento
L’approccio terapeutico al trattamento dell’osteosarcoma generalmente prevede tre fasi, comprendenti chemioterapia e chirurgia:
- Chemioterapia iniziale per ridurre la massa tumorale prima dell’intervento chirurgico.
- Chirurgia per rimuovere l’osso tumorale, cercando ove possibile di evitare l’amputazione dell’arto. Le lacune ossee post-escissione sono riempite con innesti ossei o protesi sintetiche, preservando la funzionalità dell’arto. Se il tumore ha metastatizzato al polmone, la massa può essere chirurgicamente asportata.
- Un ulteriore ciclo di chemioterapia segue l’intervento chirurgico.
Nella maggioranza dei casi, i pazienti possono essere trattati mantenendo l’arto. Tuttavia, se il tumore coinvolge vasi sanguigni importanti o articolazioni adiacenti, potrebbe essere necessaria l’amputazione.
Dato che l’osteosarcoma è una malattia rara, è consigliabile rivolgersi a specialisti esperti con esperienza nella gestione di tale patologia.
Quando consultare un medico
Consultate il vostro medico se voi o un familiare avvertite dolore persistente e gonfiore inspiegabile a livello di un osso o articolazione.
Prognosi
Una percentuale compresa tra il 70% e il 90% dei casi di osteosarcoma agli arti può essere trattata con successo attraverso interventi chirurgici conservativi e chemioterapia, senza necessità di amputazione. La prognosi è generalmente favorevole quando il tumore è limitato a un singolo arto. Tuttavia, la previsione a lungo termine peggiora se il cancro si è esteso ai polmoni.