Panoramica sull’anemia

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Che cos’è?

L’anemia si manifesta quando i livelli di globuli rossi nel sangue sono anormalmente bassi.

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I globuli rossi contengono emoglobina, una proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno nel nostro organismo.

La produzione dei globuli rossi avviene nel midollo osseo, e vengono successivamente immessi nel circolo sanguigno. Essi hanno una vita media che varia dai 110 ai 120 giorni, e quelli più vecchi vengono rimossi dalla milza e dal fegato.

L’anemia può derivare da una produzione insufficiente di globuli rossi nel midollo osseo oppure da una loro distruzione o morte più rapida rispetto al normale.

Le cause della ridotta produzione di globuli rossi nel midollo osseo possono comprendere:

  • carenza di ferro dovuta a un insufficiente apporto alimentare, perdite ematiche, o malassorbimento intestinale
  • carenza di vitamina B12, per una dieta vegetariana rigorosa o per l’incapacità di assorbire la vitamina B12 (nota come anemia perniciosa)
  • infezioni particolari, come quella da parvovirus
  • malattie croniche, soprattutto quelle di tipo infiammatorio come l’artrite reumatoide
  • effetti collaterali di certi farmaci, in particolare quelli usati in chemioterapia
  • condizioni del midollo osseo, come l’anemia aplastica.

Quando i globuli rossi vengono distrutti troppo rapidamente, si parla di anemia emolitica. Questo può accadere nei casi in cui

  • la durata di vita dei globuli rossi è anormalmente breve
  • i globuli rossi presentano anomalie
  • globuli rossi sono normali ma vengono distrutti da processi esterni.

Le cause dell’anemia emolitica possono includere:

  • patologie ereditarie dei globuli rossi, come l’anemia falciforme
  • danni fisici ai globuli rossi, che possono verificarsi, ad esempio, durante operazioni di bypass cardiaco o quando il sangue attraversa valvole cardiache artificiali
  • anemia emolitica autoimmune, una condizione in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i propri globuli rossi
  • una milza ingrossata e iperattiva (ipersplenismo), che può catturare e distruggere i globuli rossi prematuramente.

I sintomi

I sintomi dell’anemia possono variare notevolmente. Nei casi lievi, spesso non si osservano sintomi, e la condizione può venire alla luce solo durante degli esami del sangue eseguiti per altri motivi.

In alcune persone, però, l’anemia può manifestarsi in modo evidente con sintomi come:

  • pallore della pelle
  • stanchezza estrema
  • debolezza fisica
  • vertigini
  • senso di disorientamento
  • difficoltà respiratoria.

Diagnosi

Per diagnosticare l’anemia, il medico analizzerà la vostra storia clinica e vi chiederà di descrivere i sintomi che avvertite.

Durante l’esame fisico, il medico cercherà segni caratteristici dell’anemia, come:

  • pelle e unghie pallide
  • battito cardiaco accelerato
  • soffi cardiaci
  • ingrossamento della milza e del fegato.

Seguiranno esami del sangue per:

  • determinare la quantità di globuli rossi
  • valutare le dimensioni e la forma dei globuli rossi
  • misurare il livello di emoglobina
  • verificare il numero di globuli rossi immaturi, che possono essere rilasciati dal midollo osseo per compensare l’anemia.

Potrebbero inoltre essere richiesti test per verificare la presenza di sangue occulto nelle feci, utile per identificare un’anemia causata da perdite ematiche. Altri esami ematici possono verificare la presenza di carenze di ferro o vitaminiche nella dieta.

Gli ulteriori esami diagnostici verranno scelti in base alla causa sospettata dell’anemia.

Durata prevista

La durata dell’anemia varia in funzione della sua causa e della possibilità di correggerla facilmente. Se l’anemia è dovuta a un insufficiente apporto di ferro o vitamina B12, può cominciare a risolversi in pochi giorni dal trattamento.

L’anemia causata da una condizione ereditaria è permanente. L’impatto sulla qualità e durata della vita varia a seconda del tipo di disturbo ereditarietà e della sua gravità. Alcune persone possono non avere alcun sintomo, mentre altre possono soffrire di sintomi gravi e persistenti.

Prevenzione

L’anemia dovuta a carenze nutrizionali può essere prevenuta mediante una dieta equilibrata o l’assunzione di integratori di vitamine e minerali, qualora si sospetti un insufficiente apporto di ferro o B12.

La maggior parte degli altri tipi di anemia non può essere prevenuta.

Il trattamento

Il trattamento dell’anemia varia a seconda della gravità e della causa. Nei casi più gravi può essere necessaria una trasfusione di sangue.

Le carenze di ferro e di vitamina B12 si trattano con integratori, generalmente assunti per via orale.

Se l’anemia è causata da un farmaco, è necessario interrompere l’assunzione del farmaco in questione.

L’anemia emolitica autoimmune viene spesso affrontata inizialmente con farmaci corticosteroidi; se necessario, si ricorre ad altre terapie.

In alcuni casi di anemia emolitica ereditaria, potrebbe essere necessaria la rimozione chirurgica della milza (splenectomia).

Quando rivolgersi a un professionista

Contattate immediatamente il vostro medico se manifestate sintomi di anemia. È importante consultare un medico anche se notate un ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi.

Se nella vostra famiglia esiste una forma ereditaria di anemia, potreste considerare la possibilità di sottoporvi a un test genetico prima di avere figli.

Prognosi

La prognosi dell’anemia varia in base alla causa, alla gravità e allo stato di salute generale del paziente.

L’anemia causata da farmaci o infezioni di solito si risolve rapidamente. L’anemia associata a malattie croniche tende a persistere, ma raramente raggiunge una gravità critica.

Le persone affette da anemia emolitica autoimmune generalmente rispondono bene al trattamento.

Per le anemie ereditarie, la prognosi dipende dal tipo di malattia ereditaria e dalla sua severità.