Quando un coagulo di sangue può causare un’embolia polmonare?

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Quando un coagulo di sangue può causare un’embolia polmonare?

Un trombo è un coagulo di sangue che si forma all’interno di una vena e vi rimane ancorato. Quando questo coagulo si stacca e viaggia per il sistema vascolare, prende il nome di embolo. Un’embolia polmonare si verifica quando un embolo arriva nei polmoni e ostruisce un’arteria. Questa condizione è estremamente grave e può mettere a rischio la vita, specialmente se l’embolo è di grandi dimensioni o se ci sono più ostruzioni.

Sintomi comuni

I sintomi di un’embolia polmonare variano in base alla dimensione del coagulo, alla parte di polmone interessata e alla presenza di altri problemi cardiaci o polmonari. Tra i segni più comuni vi sono una rapida comparsa di mancanza di respiro che peggiora con l’attività fisica, dolore al petto e tosse che può produrre sangue. Tuttavia, circa il 50% delle persone con embolia polmonare può non presentare alcun sintomo evidente.

Sintomi aggiuntivi

A seconda della gravità, potrebbero emergere ulteriori sintomi: pelle fredda e umida, colorazione blu delle labbra o della pelle (cianosi), febbre, sudorazione eccessiva, vertigini, o battito cardiaco rapido o irregolare. Potrebbero verificarsi anche gonfiore o dolore a uno o entrambi i polpacci, segnalando una possibile trombosi venosa profonda, origine possibile del coagulo.

Cause

La principale causa di embolia polmonare è la trombosi venosa profonda. Questi coaguli si formano solitamente nelle gambe e, se staccati, possono viaggiare fino ai polmoni. L’embolia polmonare può essere causata da uno o più coaguli che bloccano un’arteria, ma ostruzioni possono anche derivare da altri materiali come bolle d’aria, frammenti di tumore o grasso da ossa fratturate. Se l’ostruzione provoca la morte del tessuto polmonare, si parla di infarto polmonare.

Condizioni mediche e fattori di rischio

Diverse condizioni mediche possono aumentare il rischio di embolia polmonare, tra cui malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e i trattamenti chemioterapici. Anche gli interventi chirurgici rappresentano un rischio significativo per la formazione di coaguli, motivo per cui in ambiente ospedaliero si adottano misure preventive. Gli individui con una storia familiare di coaguli o embolie sono inoltre più a rischio.

Altri fattori di rischio

I fattori che aumentano il rischio di embolia polmonare includono periodi di prolungata inattività, come nel caso di riposo a letto dopo un intervento o lunghi viaggi in auto o aereo. Anche sovrappeso, fumo, uso di contraccettivi orali, gravidanza e terapia ormonale sostitutiva aumentano il rischio di sviluppare coaguli sanguigni.

Diagnosi

Diagnosticare un’embolia polmonare può essere difficile, soprattutto in assenza di sintomi specifici. Gli esami più comuni comprendono TAC, risonanze magnetiche, angiografie per monitorare il flusso sanguigno e ecografie degli arti inferiori per rilevare trombi. Il medico potrebbe anche eseguire test del sangue per verificare i livelli di anidride carbonica e ossigeno nel sangue e i fattori di coagulazione.

Trattamento

Il trattamento dell’embolia polmonare generalmente richiede ospedalizzazione e sorveglianza continua. Vengono somministrati anticoagulanti per prevenire la formazione di ulteriori coaguli. In situazioni di emergenza, la trombolisi può dissolvere i coaguli esistenti. Gli esami del sangue aiutano a monitorare i tempi di coagulazione e a orientare il trattamento.

Altri interventi

I medici possono raccomandare l’uso di calze a compressione per prevenire la trombosi venosa profonda. Queste calze aiutano a mantenere il flusso sanguigno evitando il ristagno nelle gambe. In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico per rimuovere l’embolo o installare un filtro per prevenire il passaggio di coaguli ai polmoni. Tali misure, però, non eliminano il rischio di nuovi coaguli.

Complicazioni

L’embolia polmonare è potenzialmente letale se non diagnosticata e trattata; in questi casi, circa un terzo delle persone colpite non sopravvive. Questa condizione può portare a ipertensione polmonare, forzando il cuore a lavorare di più per spingere il sangue attraverso i polmoni e causando danni cardiaci a lungo termine.

Prevenzione

La prevenzione dell’embolia polmonare si basa principalmente sulla prevenzione dei coaguli di sangue, in particolare quelli associati alla trombosi venosa profonda. Gli ospedali adottano misure per ridurre il rischio di coaguli nei pazienti tramite anticoagulanti, calze compressive ed elevazione delle gambe nei pazienti allettati. Anche se lo sviluppo di coaguli durante i viaggi è raro, è consigliato alle persone a rischio di rimanere idratate e di fare pause frequenti per muoversi.