Sarcopenia: Prevenzione e trattamento della perdita muscolare dovuta all’età
La sarcopenia, ovvero la perdita muscolare legata all’età, è un aspetto naturale del processo di invecchiamento. Con l’allungarsi della vita media, la sarcopenia sta diventando un problema sempre più rilevante, influenzando la salute, il benessere e la qualità della vita degli anziani. Tuttavia, la perdita di massa muscolare non è irreversibile e può essere recuperata e mantenuta con adeguati interventi.
Prevalenza
A partire dai 30 anni, le persone possono iniziare a perdere dallo 0,1% allo 0,5% della massa muscolare ogni anno. Dopo i 50 anni, questa percentuale aumenta all’1-2% annuale. La sarcopenia colpisce fino al 50% degli individui oltre gli 80 anni e circa il 33% di coloro che vivono in strutture di assistenza a lungo termine.
Diagnosi
La diagnosi di sarcopenia richiede l’osservazione di una riduzione sia della massa muscolare che della funzione muscolare. I medici valutano quest’ultima analizzando la capacità di mantenere la posizione eretta con i piedi uniti, il tempo necessario per percorrere otto piedi e il tempo impiegato a sedersi e alzarsi da una sedia per cinque volte. La misurazione della massa muscolare è più complessa, richiedendo tecniche come la risonanza magnetica e la tomografia assiale computerizzata. Esistono anche alcuni biomarcatori utili per una diagnosi precoce.
Degenerazione neuromuscolare
Una delle cause più studiate della sarcopenia è la degenerazione neuromuscolare. L’invecchiamento provoca una graduale e irreversibile perdita di neuroni, che tra le altre cose determina la denervazione delle fibre muscolari. L’atrofia muscolare svolge un ruolo significativo in questo processo, insieme all’aumento di tessuti adiposi e connettivi nelle fibre muscolari.
Livelli ormonali
L’invecchiamento comporta anche un calo degli ormoni come il testosterone e gli ormoni della crescita, portando a cambiamenti nella composizione corporea, tra cui la riduzione della massa magra e della densità ossea. Inoltre, livelli aumentati di cortisolo e livelli inadeguati di vitamina D sono stati associati a debolezza ossea e muscolare, contribuendo a incidenti e diminuendo l’attività fisica, aggravando ulteriormente la perdita muscolare.
Sensibilità all’insulina
La sensibilità all’insulina è un fattore che incide sulla sarcopenia, colpendo più gli arti inferiori rispetto a quelli superiori. L’inattività fisica rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di insulino-resistenza e conseguente sarcopenia. Per comprendere appieno la sarcopenia, è necessario approfondire le ricerche sulle differenze nell’utilizzo del glucosio tra gli arti superiori e inferiori. Fattori come l’invecchiamento, l’infiammazione e l’obesità contribuiscono alla resistenza all’insulina, influenzando significativamente la sarcopenia e altre condizioni legate all’età.
Infiammazione e stress ossidativo
Infiammazione e stress ossidativo giocano un ruolo nella progressione della sarcopenia. L’invecchiamento è associato a uno stato di infiammazione cronica di basso grado, che secondo gli esperti predispone gli anziani alla perdita di massa muscolare. Inoltre, l’aumento dello stress ossidativo potrebbe causare mutazioni mitocondriali legate all’età e ostacolare l’eliminazione delle cellule mitocondriali disfunzionali, determinando una diminuzione delle fibre muscolari di tipo II, più grandi ma meno resistenti rispetto a quelle di tipo I.
I rischi
La sarcopenia incide sugli anziani in diversi modi, compromettendo la mobilità e la qualità della vita. Una massa muscolare inferiore aumenta il rischio di cadute e fratture. Un rapporto del 2015 ha rivelato che le persone con sarcopenia hanno un rischio più che doppio di subire fratture da cadute a basso impatto, tra cui fratture di gambe, anche, braccia e clavicole, rispetto a chi non ne è affetto.
Lo stile di vita e il rischio di sarcopenia
Il trattamento della sarcopenia si concentra su cambiamenti comportamentali. L’invecchiamento spesso riduce l’appetito a causa di diversi fattori, come la diminuzione delle percezioni del gusto e dell’olfatto o il peggioramento di problemi gastrointestinali. Una ridotta assunzione di cibo, in particolare di proteine, contribuisce al progresso e alla gravità della sarcopenia. Anche l’inattività fisica accelera la perdita di massa muscolare, rendendo l’esercizio fisico adeguato una componente essenziale del trattamento.
Allenamento di resistenza
L’allenamento di resistenza progressivo è uno degli interventi più efficaci nel trattamento della sarcopenia. Consiste nel praticare esercizi contro una resistenza crescente due o tre volte alla settimana per un minimo di otto settimane. Il numero di ripetizioni e serie deve aumentare progressivamente in base al miglioramento dell’individuo. La velocità del cammino e la capacità di alzarsi e sedersi possono essere indicatori dei progressi.
Potenza e forza muscolare
Nel trattamento della sarcopenia, è fondamentale concentrarsi sullo sviluppo della forza e della potenza muscolare. La potenza, definita come efficienza e rapidità dei movimenti muscolari, risulta particolarmente utile nelle attività quotidiane. È importante focalizzarsi sul potenziamento muscolare degli arti inferiori, i più colpiti dalla sarcopenia e fondamentali per mantenere la mobilità.