Sintomi, cause e trattamenti dell’ipossiemia
L’ossigeno è vitale per la sopravvivenza. L’ipossiemia è una condizione pericolosa che si manifesta quando il sangue presenta una carenza di ossigeno. Se il corpo non riceve un’adeguata quantità di ossigeno, può subire danni agli organi in pochi minuti. Continuate a leggere per conoscere meglio i sintomi e le cause di questa condizione, in modo da poterla riconoscere rapidamente e cercare un trattamento immediato se necessario. È fondamentale chiamare il 911 in caso di difficoltà respiratorie.
Sintomi dell’ipossiemia
I sintomi dell’ipossiemia possono variare tra gli individui, ma alcuni segnali comuni includono tachicardia, tosse, sudorazione, respirazione rapida, cambiamenti del colore della pelle (come pallore o cianosi) e confusione mentale. Se si manifestano più di questi sintomi, è opportuno consultare immediatamente un medico.
Che cos’è l’ipossiemia?
L’ipossiemia si verifica quando il flusso sanguigno arterioso contiene una ridotta quantità di ossigeno. L’emoglobina, che è responsabile del trasporto di ossigeno ai tessuti e agli organi attraverso i globuli rossi, risulta compromessa. Questa condizione può causare danni ai tessuti e agli organi. L’ipossiemia è pericolosa e, nei casi più gravi, può portare all’ipossia cerebrale, con conseguenti danni al cervello o morte.
Condizioni associate all’ipossiemia
L’ipossiemia può essere causata da diversi fattori, tutti accomunati dalla mancanza di ossigeno essenziale. Tra le cause figurano le ostruzioni o i danni ai polmoni, anomalie nella circolazione sanguigna, iperventilazione, respirazione tramite la bocca, respirazione superficiale e debolezza muscolare. In presenza di una di queste condizioni, è importante consultare un medico.
Malattie mediche associate
Alcune patologie possono incrementare il rischio di ipossiemia a causa della riduzione del flusso d’aria, tra queste:
● ictus
● epilessia
● problemi respiratori
● fibrosi cistica
● diabete
● BPCO
● bronchite
● enfisema
● apnea notturna
● SIDS
● cifosi
● scoliosi
Le probabilità di soffrire di ipossiemia sono maggiori se si soffre di uno di questi disturbi.
Shunt sanguigno
Lo shunt si verifica quando il sangue evita la circolazione polmonare e non viene ossigenato dagli alveoli. Lo shunt può aver luogo nei polmoni o nel cuore, e l’ossigeno da solo non può risolvere il problema. Lo shunt anatomico si verifica nella circolazione bronchiale, che porta il sangue ai tessuti polmonari. Lo shunt fisiologico avviene a causa della gravità, poiché la massima concentrazione di sangue si trova alla base dei polmoni, mentre la pressione dei gas è più alta agli apici, e la respirazione superficiale potrebbe non ossigenare adeguatamente gli alveoli. Gli shunt possono verificarsi anche in condizioni patologiche.
Trattamento dell’ipossiemia
È fondamentale recarsi in ospedale in caso di ipossiemia. Il personale medico può monitorare i livelli di ossigeno e intraprendere le azioni necessarie per ripristinarli alla normalità. Solitamente, una maschera d’ossigeno può essere efficace, ma è essenziale riportare al più presto il livello di ossigeno del corpo a valori adeguati una volta comparsi i sintomi.
Dispositivi di respirazione oltre alle maschere di ossigeno
Se la maschera di ossigeno non è sufficiente, possono essere impiegati altri dispositivi medici. Gli inalatori per l’asma e i farmaci possono essere utili. In alcuni casi, il medico potrebbe inserire una flebo per somministrare i farmaci necessari. Gli steroidi possono ridurre l’infiammazione polmonare. Se queste misure non sono efficaci, potrebbe essere necessario l’uso di una macchina per la respirazione fino a quando l’ossigeno nel corpo non si stabilizza.
Prevenzione dell’ipossiemia
Seguite scrupolosamente eventuali trattamenti respiratori prescritti, come inalatori, farmaci o macchine per la respirazione. Altri modi per prevenire l’ipossiemia includono una dieta sana, attività fisica regolare, l’evitamento di fattori scatenanti noti e l’uso di inalatori di emergenza e farmaci adeguati.
Capire l’ipossiemia
Comprendere l’ipossiemia implica valutare la differenza tra i livelli di ossigeno arterioso e alveolare, nota come gradiente A-a, di solito ridotto. L’ossigeno nell’aria alveolare è proporzionale alla sua frazione nell’aria. La pressione parziale dell’ossigeno arterioso viene misurata analizzando i gas nel sangue. Con le vie aeree che diluiscono e umidificano l’aria inspirata, la pressione del vapore acqueo riduce la pressione barometrica dell’aria.
Ipossiemia o ipossia
L’ipossiemia riferisce ad una tensione di ossigeno arteriosa o pressione parziale di ossigeno inferiore al normale, che può condurre all’ipossia. L’ipossia è una riduzione dell’ossigeno disponibile per i tessuti, non misurabile con analisi di laboratorio. In entrambi i casi, l’ossigeno presente non è sufficiente per le funzioni vitali.