Sintomi e cause della cheratosi solare
Prendersi cura della propria pelle e individuare tempestivamente i primi segnali di cheratosi solare è fondamentale. La cheratosi attinica appare come una zona cutanea ruvida e squamosa che si sviluppa dopo anni di esposizione al sole. Conosciuta anche come cheratosi attinica, questa condizione può evolversi in forme più avanzate che preludono a problematiche più serie. La zona interessata tende a crescere lentamente e non è solitamente accompagnata da ulteriori sintomi.
I sintomi
Per identificare la cheratosi solare, è utile riconoscere i seguenti sintomi:
- Pizzicore o prurito che anticipano l’insorgenza della condizione
- Alterazioni di colore, tra cui rosso, marrone o rosa
- Superficie cutanea secca e squamosa
- Dimensione inferiore a 2,5 centimetri
- Macchia piana o leggermente rilevata
- A volte, aspetto ruvido o verrucoso
Ridurre il rischio evitando la luce diretta del sole
Anche se inizialmente non destano preoccupazioni, le lesioni da cheratosi solare possono evolversi in condizioni più serie. La migliore prevenzione consiste nel limitare l’esposizione al sole e ai dannosi raggi ultravioletti, facendo particolare attenzione a zone più esposte come labbra, viso, cuoio capelluto, orecchie, mani, collo e avambracci.
Quando è necessario rivolgersi a un medico?
È importante essere cauti. Consultate un medico o un dermatologo se avete dubbi. La cheratosi solare può essere difficile da distinguere da lesioni precancerose o cancerose avanzate. Fate esaminare al vostro medico qualunque nuova lesione, specialmente se persiste, si ingrandisce o sanguina. Controllate regolarmente la pelle, soprattutto nei mesi estivi, per eventuali lentiggini, escrescenze o nei che si modificano.
Le cause
Anche se le cause precise non sono del tutto chiare, si sa che la cheratosi solare è la più comune lesione cutanea precancerosa. Si sviluppa sulla pelle esposta di frequente alla luce solare o a sorgenti di raggi UV artificiali, come le lampade abbronzanti. In alcuni casi, un’esposizione prolungata ai raggi X può favorire la comparsa di cheratosi solare.
Complicazioni
La cheratosi solare trattata precocemente è generalmente risolvibile. Tuttavia, tende a recidivare, quindi è essenziale monitorarla e proseguire con ulteriori cure se necessario. Senza trattamento, alcune cheratosi solari possono evolvere in carcinoma a cellule squamose, un tipo di cancro della pelle trattabile efficacemente se identificato in tempo.
Usare la protezione solare
L’uso della protezione solare è fondamentale per ridurre il rischio di cheratosi attiniche. Applicate una crema solare ad ampio spettro, con un SPF di almeno 15. L’Accademia Americana di Dermatologia raccomanda un SPF di 30 o superiore. Utilizzate anche un balsamo per labbra protettivo e riapplicatelo spesso, specialmente dopo il contatto con acqua o sudore.
Copritevi
Se amate il sole o vivete in zone tropicali, evitare completamente l’esposizione al sole può essere difficile. In questi casi, proteggetevi indossando un cappello a tesa larga, che offre maggiore copertura rispetto a cappellini da baseball o visiere. Cercate abbigliamento progettato specificamente per proteggere la pelle dagli UV.
Calvizie
Gli uomini calvi o con calvizie parziale devono prestare particolare attenzione all’esposizione solare, poiché il cuoio capelluto è una zona frequentemente colpita dalla cheratosi attinica. Il rischio è maggiore per chi ha una significativa perdita di capelli.
Pigmentazione della pelle
La melanina determina il colore della pelle e chi ha carnagione chiara è più suscettibile alla cheratosi solare. Le persone con pelle chiara o che si scottano facilmente dovrebbero adottare ulteriori precauzioni per proteggersi dai raggi UV.
Sistema immunitario indebolito
Un sistema immunitario compromesso, dovuto a condizioni come AIDS, chemioterapia, trapianto di organi o altre situazioni, aumenta la vulnerabilità ai danni dei raggi UV e quindi alla cheratosi attinica. Ricordate che l’esposizione frequente ai raggi UV può sopprimere ulteriormente il sistema immunitario, peggiorando la capacità dell’organismo di guarire dai danni.