Sintomi e trattamenti dell’intussuscezione
L’intussuscezione è una condizione medica seria in cui una parte dell’intestino si ripiega su sé stessa scivolando in una sezione contigua, un fenomeno a volte indicato come “telescopizzazione”. Questo può provocare un’ostruzione intestinale parziale o completa, interrompendo anche l’afflusso di sangue a una porzione dell’intestino.
1. Sintomo: forte dolore addominale
I bambini affetti da intussuscezione possono improvvisamente iniziare a piangere a causa di intensi dolori addominali. Il neonato o il bambino può rannicchiarsi portando le gambe al petto. Questo dolore è di solito intermittente, manifestandosi ogni 15-20 minuti. Col passare del tempo, gli episodi dolorosi possono diventare più prolungati.
2. Sintomo: vomito
Inizialmente, i conati di vomito possono essere riflessi e non accompagnati da nausea. Tuttavia, con il progredire del disturbo e il potenziale sviluppo di un’ostruzione intestinale, il paziente può iniziare a provare nausea. Un bambino che vomita ripetutamente deve essere portato alla valutazione medica il prima possibile.
3. Sintomo: sangue e muco nelle feci
Le feci di una persona colpita da intussuscezione possono essere descritte come “feci di gelatina di ribes” per il loro aspetto caratteristico. Il paziente potrebbe emettere feci che contengono sangue, muco e frammenti di mucosa. Anche la diarrea può essere un segnale precoce di intussuscezione.
4. Sintomo: letargia
Una persona affetta da intussuscezione può apparire eccessivamente stanca, debole e priva di energia. A volte, questo è l’unico sintomo presente, il che può complicare la diagnosi, specialmente nei bambini più piccoli.
5. Sintomo: massa addominale
Nei casi più gravi o se è presente un’ostruzione intestinale completa, potrebbe essere possibile percepire una massa addominale. Questa massa può essere più facilmente osservabile tra un episodio di dolore e l’altro, quando il neonato o il bambino non contrae i muscoli addominali o non porta le ginocchia al petto.
L’addome può anche apparire gonfio o disteso.
6. Sintomo: febbre
Se insieme ai sintomi sopra elencati si manifesta anche la febbre, è importante raggiungere il più vicino pronto soccorso.
La febbre di per sé non è un sintomo diretto di intussuscezione, ma segnala un’infezione nel corpo. Se l’intestino diventa necrotico (cioè se il tessuto muore), ciò può causare una perforazione intestinale che può portare a infezioni e sepsi.
7. Trattamento: Clistere
Per i bambini piccoli con intussuscezione, un clistere con aria o bario è il primo trattamento praticato. Questa procedura consiste nel riempire il colon con un materiale di contrasto visibile ai raggi X. Questo non solo conferma la diagnosi, ma spesso risolve anche il problema stesso.
Nel 90% dei casi, i bambini tra i 5 mesi e i 3 anni rispondono positivamente a trattamenti non invasivi come il clistere di aria o di bario.
In circa il 10% dei casi, l’intussuscezione può ripresentarsi entro 24 ore e richiedere l’ulteriore ripetizione del trattamento.
8. Trattamento: Chirurgia
Se l’intussuscezione è causata da un problema clinico sottostante, se coinvolge l’intestino tenue o si verifica nei bambini oltre i tre anni o negli adulti, può rendersi necessario un intervento chirurgico.
Il chirurgo aprirà l’addome per valutare la situazione e, se possibile, ricomporrà manualmente l’intestino. Se questo non risulta fattibile, il chirurgo può tentare di risolvere l’intussuscezione separando i segmenti intestinali con apposite pinze.
Nei casi più gravi, in cui si è verificata necrosi, il chirurgo procederà alla resezione o alla rimozione del tessuto intestinale danneggiato o morto.
Se sospetti che il tuo bambino possa avere un’intussuscezione, non esitare a consultare un medico. Se diagnosticata tempestivamente, la prognosi è molto favorevole.