Tensioni, fattori scatenanti e come affrontarli

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Tendenze, cause e strategie per affrontarle

Gli scatti d’ira sono una parte normale dello sviluppo infantile, ma questo non significa che siano facili da gestire. I bambini tra 1 e 4 anni sono inclini ai capricci, che risultano stressanti sia per loro che per i genitori. Anche se questa fase è temporanea, imparare a gestirla può rendere gli anni della prima infanzia più sereni.

Perché si verificano i capricci?

I capricci rappresentano il modo in cui i bambini esprimono la frustrazione. Qualsiasi cosa può innescare un capriccio: fame, sazietà, stanchezza, o cambiamenti di routine. Anche se può non sembrare, i bambini non fanno i capricci intenzionalmente, ma possono diventare un comportamento appreso. Se il comportamento viene premiato, i capricci possono continuare anche oltre l’età prescolare.

Nuovi approcci ai capricci

Il pensiero riguardo alla gestione dei capricci si è evoluto. Decenni fa, si consigliava ai genitori di ignorarli per evitare di viziare i figli. Oggi, l’approccio suggerito è differente. Un capriccio è un segnale che il bambino necessita di aiuto per gestire emozioni travolgenti, e spetta ai caregiver offrire tale supporto.

Stabilire i limiti

Un metodo per affrontare i capricci è stabilire limiti chiari. Un limite essenziale da insegnare è che la violenza fisica non è mai accettabile. Se il bambino tende a dare calci o colpire durante i capricci, informarlo che non è accettabile e ripeterlo ogni volta può essere utile. Alla fine, il bambino desidera la vostra approvazione e inizierà a recepire il messaggio.

Non urlare

È importante ricordare che siete voi l’adulto e dovete mantenere la calma. Per farlo, è fondamentale non urlare. Ricordate che i bambini stanno lottando con emozioni intense, quindi mantenere la calma è utile. Se dovesse succedere di urlare, scusatevi, fate un respiro profondo e mostrate il comportamento che vorreste vedere nel vostro bambino.

Lasciare spazio alle emozioni

È utile lasciare che il bambino si arrabbi, stando vicino a lui e offrendo supporto, ma permettendogli di esprimere le proprie emozioni e riprendere il controllo. L’obiettivo è insegnare al bambino a gestire le proprie emozioni in modo sano.

Selezionare le battaglie

Non tutte le situazioni meritano un conflitto. A volte è meglio concedere un po’ di autonomia. Ad esempio, lasciare che il bambino scelga cosa indossare o quale canzone ascoltare in auto può contribuire alla pace familiare. Tuttavia, usate questa strategia con parsimonia per evitare di rinforzare comportamenti indesiderati.

Offrire aiuto e conforto

In alcune situazioni, un bambino può aver bisogno di aiuto per calmarsi. Un modo per farlo è cercare di risolvere la situazione. Se il bambino è frustrato perché non riesce a fare qualcosa, come indossare le scarpe, interrompete ciò che state facendo e aiutatelo a farlo da solo, in modo che si senta incoraggiato. Quando nulla sembra funzionare, un abbraccio può offrire conforto, facendo sentire il bambino sicuro.

Prevenire i capricci

Ci sono diversi modi per prevenire i capricci prima che inizino. I bambini si sentono al sicuro con una routine prevedibile, quindi cercate di rispettare un orario regolare per i pasti e i sonnellini. Assicuratevi che il bambino dorma a sufficienza e pianificate con anticipo per evitare appuntamenti durante il pisolino. Favorire un senso di controllo permettendo al bambino di scegliere i vestiti o il frutto da mangiare a pranzo può essere utile. Ricompensare il buon comportamento ed evitare situazioni che potrebbero scatenare un capriccio è sempre consigliato.

Utilizzare i time-out in modo selettivo

I time-out sono un metodo diffuso per gestire i capricci, ma vanno usati con moderazione. Scegliete un posto tranquillo come un corridoio o un angolo del soggiorno e aspettate che il bambino si tranquillizzi. Una buona regola è un minuto di time-out per ogni anno di età. Quando il bambino si calma, discutete brevemente il motivo del time-out e poi riprendete le attività quotidiane.

Quando ricorrere all’aiuto professionale

Se i capricci peggiorano dopo i 4 anni, se il bambino trattiene il respiro fino a svenire, o se fa del male a se stesso o agli altri, potrebbe essere utile cercare un aiuto professionale. Parlate con il pediatra per discutere ulteriori passi da intraprendere.