Che cos’è la tossicità da vitamina D? Devo preoccuparmi nell’assumere integratori?
La tossicità da vitamina D, nota anche come ipervitaminosi D, è una condizione rara ma potenzialmente grave che si manifesta quando si accumulano quantità eccessive di vitamina D nel corpo.
Questa tossicità è generalmente causata da un uso eccessivo di integratori di vitamina D, piuttosto che dalla dieta o dall’esposizione al sole. Infatti, il corpo regola autonomamente la quantità di vitamina D prodotta attraverso l’esposizione alla luce solare e anche gli alimenti arricchiti di vitamina D non ne contengono quantità elevate.
La principale conseguenza della tossicità da vitamina D è l’ipercalcemia, ovvero l’accumulo di calcio nel sangue, che può provocare nausea, vomito, debolezza e frequente minzione. Se non trattata, la tossicità da vitamina D può portare a dolore osseo e problemi renali, come la formazione di calcoli urinari di calcio.
Il trattamento prevede la sospensione dell’assunzione di vitamina D e la riduzione dell’apporto di calcio nella dieta. Il medico può anche prescrivere somministrazioni endovenose di liquidi e farmaci come corticosteroidi o bifosfonati.
È stato dimostrato che assumere 60.000 unità internazionali (UI) di vitamina D al giorno per diversi mesi può provocare tossicità. Questo livello è molte volte superiore alla dose giornaliera raccomandata (RDA) per la maggior parte degli adulti, che è di 600 UI di vitamina D al giorno.
Dosi superiori alla RDA possono essere talvolta prescritte per trattare specifiche carenze di vitamina D, ma solo sotto supervisione medica e per un tempo determinato. È essenziale monitorare i livelli di vitamina D nel sangue quando si assumono dosi elevate.
Come sempre, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare a prendere integratori vitaminici e minerali.