Tutto sui muscoli delle braccia

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Tutto sui muscoli delle braccia

I muscoli delle braccia sono fondamentali per una vasta gamma di movimenti, da quelli di precisione, come dipingere, a quelli che richiedono forza, come sollevare pesi. Questi muscoli si ancorano alle ossa delle braccia: l’omero nella parte superiore del braccio e il radio e l’ulna nell’avambraccio.

Movimenti dei muscoli del braccio

  • Flessione: avvicinamento di due parti del corpo, ad esempio quando si piega il gomito avvicinando l’avambraccio al braccio.
  • Estensione: allontanamento di due parti del corpo, come quando si raddrizza il braccio.
  • Abduzione: movimento che allontana un arto dal centro del corpo, come sollevare il braccio lateralmente.
  • Adduzione: movimento verso il centro del corpo, come quando si porta la mano al petto.
  • Pronazione: rotazione dell’avambraccio che porta il palmo verso il basso.
  • Supinazione: rotazione dell’avambraccio che porta il palmo verso l’alto.

Compartimento anteriore, braccio superiore

Il compartimento anteriore del braccio superiore include tre muscoli disposti davanti all’omero. Il bicipite brachiale, composto da due capi (lungo e corto), è responsabile della flessione dell’avambraccio e del braccio, nonché dell’adduzione del braccio. Il muscolo brachiale, situato sotto il bicipite, partecipa alla flessione dell’avambraccio e collega l’omero all’ulna, essendo il più potente tra i flessori del gomito. Il muscolo coracobrachiale, invece, si trova sul lato interno dell’omero ed è impegnato nell’elevare e addurre il braccio.

Compartimento posteriore, braccio superiore

I due muscoli del compartimento posteriore del braccio superiore si trovano dietro l’omero. Il tricipite brachiale stabilizza l’articolazione della spalla e partecipa all’estensione e alla flessione dell’avambraccio, grazie ai suoi tre capi. L’anconeo è un’estensione del tricipite situata vicino al gomito e contribuisce all’estensione del gomito e alla rotazione dell’avambraccio.

Compartimento anteriore dell’avambraccio: Strato superficiale

I muscoli del compartimento anteriore dell’avambraccio sono principalmente responsabili della rotazione dell’avambraccio e della flessione del polso e delle dita. Nello strato superficiale si trovano quattro muscoli: il flessore carpi ulnaris, che flette e adduce il polso; il palmaris longus, responsabile della flessione dell’articolazione del polso; il flessore carpi radialis, che adduce e flette il polso; e il pronator teres, che facilita la pronazione e la supinazione dell’avambraccio.

Comparto anteriore, avambraccio: strato intermedio e comparto profondo

Nello strato intermedio del compartimento anteriore dell’avambraccio si trova il flessore digitorum superficialis, che estende dall’avambraccio alle dita e partecipa alla loro flessione. Nel comparto profondo, i tre muscoli principali sono: il flexor digitorum profundus, che flette le articolazioni distali delle dita, il flexor pollicis longus, che flette il pollice, e il pronator quadratus, responsabile della rotazione dell’avambraccio, similmente al pronator teres.

Compartimento posteriore dell’avambraccio: Strato superficiale

Il compartimento posteriore dell’avambraccio, nello strato superficiale, include cinque muscoli. Il brachioradiale connette l’omero e il radio, favorendo la flessione del gomito. L’estensore carpi radialis longus, che collega l’omero alla mano, abduce ed estende la mano al polso. L’estensore carpi radialis brevis abduce la mano ed è più corto e largo rispetto all’estensore carpi radialis longus. L’estensore digitorum è un muscolo che estende le dita e il polso, mentre l’estensore carpi ulnari adduce il polso.

Compartimento posteriore, avambraccio: Compartimento profondo

In questo compartimento, i muscoli svolgono varie funzioni. Il supinatore facilita la rotazione dell’avambraccio. Gli estensori dell’indice partecipano all’estensione dell’indice. Altri muscoli si occupano dei movimenti del pollice: l’abduttore pollicis longus agisce come abduttore, mentre gli estensori pollicis brevis e longus funzionano come estensori.

I muscoli si collegano all’osso

Le tre ossa del braccio, l’omero, il radio e l’ulna, sono connesse ai muscoli tramite i tendini, strutture bianche, dure e fibrose che possono sostenere forti tensioni. I tendini servono a trasmettere le forze prodotte dai muscoli. Un esempio è il muscolo bicipite, che è collegato tramite tre tendini alla spalla e al gomito.

Mantenere in salute i muscoli del braccio

Esercizi che coinvolgono tutti i movimenti che le braccia possono compiere sono essenziali per rafforzare i muscoli del braccio. È anche fondamentale allungare questi muscoli e fare pause dalle attività ripetitive o statiche, per prevenire la formazione di contratture muscolari.

Condizioni e lesioni dei muscoli del braccio

Tra le lesioni muscolari più diffuse troviamo strappi e lacerazioni. Alcuni dolori muscolari possono essere diagnosticati come sindrome del tunnel carpale o tendinite. In alcuni casi, quando i trattamenti standard non risultano efficaci, i disturbi potrebbero essere dovuti a piccoli nodi di tensione o punti trigger nei muscoli.